Ancora tre numeri e avrò la
collezione completa de Il Morto. Con
questo settimo episodio datato luglio 2012 la serie finalmente decolla. Alle
matite (inchiostrate da Francesco Triscari) arriva infatti l’ottimo Simone
Bossolo, che mi stupisco di non aver più visto al lavoro sulla serie. Forse in
considerazione dell’alta qualità del suo lavoro è stato cooptato da altre case
editrici più grosse della Menhir.
Anche i testi sono di livello
elevato, comunque. Peg e il suo ritrovato commilitone Cardelli intercettano un
altro ex militare del loro gruppo e con lui un pezzo del loro passato. Scoprono
così che anni prima il maggiore Peg aveva imposto al gruppo il finanziamento
della costruzione di un sepolcro per accogliere le loro spoglie una volta che
fossero deceduti. Inoltre spunta dal passato anche una misteriosa cassetta di
ferro che lo stesso Peg avrebbe dovuto custodire: i protagonisti fanno due più
due e al cimitero recuperano questa cassetta con i pericolosissimi documenti
che contiene, non senza le proverbiali difficoltà e gli agguati del caso.
Nel mentre continuano le indagini
di Gambisi & co. per scoprire l’identità del Morto.
La narrazione di questo episodio
è frenetica e coinvolgente, con parecchi colpi di scena, trovate originali e
nuovi personaggi in gioco. Il sarcasmo di alcune battute e di alcune situazioni
ricorda il Kriminal migliore.
In appendice una storia breve di H. W. Grungle a firma Francesco Marelli
e Diego Marchese, molto simpatica.
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