Il quarto volume della saga Love
presenta il protagonista più originale di tutti: un dinosauro. Nella
fattispecie si tratta di un Bambiraptor Feinbergi ed è probabile che sia stata
una scelta meditata per il suo valore simbolico: quasi non più rettile ma non
ancora uccello, è un po’ la metafora del periodo che stanno vivendo i dinosauri
in questa fase della loro storia.
Il piccolo dinosauro è braccato
da un Quetzacouatlus e quindi si ritira a più miti consigli al seguito di un Isisaurus
Colberti che data la sua stazza a malapena (anzi, sembra proprio per niente) si
accorge della sua presenza e gli offre inconsapevolmente la protezione di cui
ha bisogno. Nel corso della vicenda si allontaneranno e si riavvicineranno
diverse volte ed entreranno in scena molti altri dinosauri.
Mai come negli altri capitoli c’è
infatti una tale varietà di specie animali e giustamente il titolo di questo volume
è al plurale e non più al singolare come i precedenti. Ma forse è una scelta
dettata dal fatto che alla fine I
Dinosauri è una specie di buddy movie,
sicuramente il capitolo più divertente della serie pur se non mancano nemmeno
qui momenti assai drammatici.
Come al solito i disegni di Federico
Bertolucci sono uno spettacolo, tanto più che qui si scatena con diverse tavole
doppie, ma mi è sembrato che abbia usato un piglio più caricaturale (e fin qui
niente di male, anzi) e si sia affidato più che altrove al computer: oltre alle
pennellate digitali a volte pesantine e agli effetti fotorealistici che non
c’azzeccano molto col suo stile, forse ha esagerato un po’ con i rami sfocati a
fare da recadrage. Oltre che spettacolari
le sue vignette rimangono comunque espressive e molto dinamiche.
In appendice c’è una ricchissima
selezione di sketch e prove, anche questi fatti con il computer o la tavoletta
grafica, che compensa con le sue oltre venti pagine la lunghezza ridotta de I Dinosauri rispetto agli altri volumi
della serie: solo 55 tavole di fumetto. Grazie a questa sezione si può vedere
concretamente il lavoro di scrupolosa documentazione effettuato da Brrémaud e
Bertolucci e ho imparato i nomi dei dinosauri che ho snocciolato sopra con
tanta sicumera senza averli mai sentiti nominare prima.
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