Veramente ammirevoli questi della
IT Comics. Oltre a presentare dei prodotti pregevoli con una buona cura
editoriale, come ho già avuto modo di constatare,
hanno dimostrato durante l’ultima Lucca un’ottima organizzazione e una grande
inventiva nel vendere i loro prodotti. In pratica ogni fascicolo si poteva
comprare in tre diverse versioni: quella normale a 3 euro, incellofanata con
sketch a parte già fatto a 10 euro e con uno sketch personalizzato secondo le
richieste dell’acquirente a 50 euro. A questo andrebbe aggiunto che lo stand IT
Comics era molto ben organizzato e se si chiedeva qualcosa a qualcuno degli
operatori la risposta era competente e trasmetteva addirittura entusiasmo per
il lavoro, cosa che non si può certo dire degli stand di molti altri editori
più blasonati.
La mia attenzione si è
concentrata su The Believers, di cui
ho potuto sincerarmi dal vivo che la copertina non era uno specchietto per le
allodole (timore che mi aveva fatto desistere dall’ordinarlo dall’Anteprima): anche i disegni interni di
Locatelli sono infatti minuziosi e acquerellati. La storia ideata da Andrea Pau
è piuttosto originale: agli albori di un XX secolo alternativo la Società
Forteana cerca di fomentare le ostilità tra Slavi e Austriaci inserendo false
notizie nel tessuto informatico progenitore di internet che tutti leggono. La
fotografa Penelope Podolsky e il suo compagno giornalista Gustav vengono in
contatto con il Pig Club, tra cui militano la pistolera Annie Oakley
(personaggio realmente esistito, a voler credere agli autori) e il Conte
Vassilij Vasiliev, il cui scopo è quello di smantellare la rete dei criminali.
La mia copia e il mio sketch allegato da 10 € |
L’ambientazione è quindi uno
steampunk con pennellate di critica ai costumi contemporanei, ma l’aspetto più
moralista di disprezzo verso i complottisti e i drogati di “like” non è per
fortuna preponderante e la storia procede spedita e coinvolgente tra colpi di
scena, molta azione e scene spettacolari.
Come nel caso delle altre due serie che ho letto finora
anche The Believers mette parecchia
carne al fuoco e si legge con piacere, ma lascia un senso di incompiutezza (programmata
quanto si vuole) con un cliffhanger che
chissà quando avrà seguito. Voglio comunque essere ottimista e spero che il
secondo episodio esca presto.
Annie Oakley era una star del Magical Mystery Wild West Buffalo Bill Amazing show. Era capace di centrare una cover di un albo di Tex di Boselli e Letteri del 1997 sparando una pallottola magica cento e passa anni prima. Con tanti saluti a Lee Oswald e a quella storia di Morrison con Bats e Darkseid. Una sua parodia è anche in una storia del Jonah Hex di Lansdale/Truman in cui è una parodia dello show di Buffalo Bill. Alta come un bimbo dell'ultimo anno di primaria, nei dagherrotipi ha qualcosa della Magnani e qualcosa di Amy Winehouse. Mailo Manari sta lavorando ad una specie di ultimate tutto ricominciò con una estate indiana con Annie Oakley che è una bianca rapita dai pellirossa che ne fanno una specie di sniper per i tatankas che pascolano beati nel crepuscolo. Mailo è uso da tempo rifarsi a facce prese dal vero e da Cinelandia ( Delon per Bergman for istance ) e la sua Annie Oakley sarà Sabrina Impacciatore. In grande formato e con stucchevoli colori a computer. Per la prossima Lucca. Stay tuned.
RispondiEliminaDi Leggeri Allagalla ha pubblicato un vecchio fumetto. Corri subito a comprarlo, Graziano.
EliminaGrazie, ma se fossi davvero Graziano, probabilmente qualcuno lo compererebbe per me e me lo regalerebbe sperando che a mia volta ceda un originale di Nick Mari quando era ancora Mikemignolaoriented. Letteri mi piaceva comunque molto quando ero un bimbo in cui la nevrastenìa era ancora sotto controllo. Ora - ed ammetto che è davvero un peccato - è tutto stealth sotto la famigerata linea Kevin O'Neill...
RispondiEliminaPiccola realtà editrice molto interessante. Mi ero ripromesso di recuperare Sockman e Josf (che a dire il vero non so se è già stato dato alle stampe).
RispondiEliminaComunque la storia dello sketch incorporato non è male.
P.S.: Ma quindi è scoop? Crepascolo è proprio Graziano Origa? Incredibile. Non posso proprio crederci.
Sì, anche Josif è già uscito, il bello di IT Comica è che hanno già distribuito i volumi senza aspettare Lucca.
EliminaNon sono Graziano Origa e spero che il vero Graz non stia leggendo queste righe. Probabilmente è una persona di spirito, ma non si sa mai. Una volta, altrove, sono stato scambiato x Max Brighel. Mi pare fosse nel blog di Doc Manhattan.
RispondiEliminaNo, ti confondi: all'epoca venisti scambiato per Brighella, la maschera tipica di non ricordo quale regione.
EliminaOriga-No?
RispondiEliminaOriga-Mi, direbbe un veneto.
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