mercoledì 23 novembre 2016

Il Cavaliere della Porta

Non ho più l’età per i librogame ma d’altra parte comprerei qualsiasi cosa abbia scritto sopra Kata Kumbas e quindi alla fine ho preso pure Il Cavaliere della Porta. Il prezzo, 19,90€, non è proprio economico ma d’altra parte si tratta di un prodotto che più di nicchia non si può.
In questa (prima?) avventura il protagonista Ugger torna su Laìtia dopo trent’anni dalla sua ultima apparizione e trova le cose molto cambiate: prima deve raccapezzarsi e capire cosa fare (recuperando sperabilmente dell’equipaggiamento utile nel mentre), poi dovrà visitare la città di Torviero (Orvieto?) per impedire un infausto matrimonio e raccogliere ulteriori informazioni e oggetti, dopodiché dovrà raggiungere il castello dei cattivi e infine, una volta perlustrato a fondo il loro covo, sconfiggerli.
Non mi intendo molto di librogame ma mi sembra che Il Cavaliere della Porta sia strutturato molto bene, con blocchi tematici ben definiti e senza “loop” tra i paragrafi – almeno, per quanto l’ho letto/giocato io. Il sistema di gioco inoltre è molto originale e non prevede il tiro di alcun dado ma la possibilità di attingere a delle riserve di bonus (Energia e Fato) qualora il lettore voglia superare una prova che prevede un punteggio più alto della caratteristica che viene “sfidata” in quel momento tra Forza, Astuzia e Saggezza.
Lo stile di Umberto Pignatelli è schietto e divertente pur non scadendo mai nel grossolano o nel ridanciano più facile. D’altra parte una delle ispirazioni dichiarate dell’autore è il J. H. Brennan di Alla Corte di Re Artù. Purtroppo tra le fonti di ispirazione c’è anche (anzi, soprattutto) il romanzo di Poul Anderson Tre Cuori e Tre Leoni che per quanto possa avere delle affinità tematiche con alcuni elementi di Kata Kumbas (un “alieno” che si trova catapultato in un mondo medioevale) mi risulta un po’ troppo distante dal mio modo italocentrico di intendere questa ambientazione. E pensare che io credevo che il nome del protagonista, Ugger, fosse un omaggio al paladino Ruggero…
Come nel caso del manuale base e di molte delle nuove avventure neanche stavolta c’è quindi un rimando diretto al folklore e alla tradizione italiana.
Idea molto simpatica e originale, la storia non procede solo con la scelta dei paragrafi da uno all’altro ma anche individuando i numeri nascosti nei disegni di Francesca Baerald, autrice anche della bella copertina e giustamente indicata come coautrice.

5 commenti:

  1. Immagino non ti sia sfuggito l'intento satirico degli autori. Ti dico in confidenza che il Pigna e la Rald hanno discusso a lungo sulla opportunità di chiamarlo il Cav alla porta - con il riferimento alla leadership che millanta il Barba Salvo - e che un capitolo poi accantonato del librogame raccontava di un viaggio a Paris e non a Orvieto - con un riferimento allo sconfitto candidato sindaco di Milano che ha preso recentemente una porta in faccia dal Cav - ma immagino che il dinamico duo abbia scelto di non calcare troppo la mano con il rischio di vendere il librogame solo al 40% degli elettori ovvero la metà scarsa della metà dei ns concittadini cosa che avrebbe fatto lievitare il prezzo. Pazienza.

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  2. Ci sono più cose in cielo ed in Terra, come diceva il Bardo. Immagino non ti sia sfuggito che Baerald letto velocemente mentre ascolti Leo che canta Firts We take Manhattan suona come la parola Bardo.

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  3. Grazie Luca per la bella recensione, a nome mio e di tutto il team! Sono contento che il libro ti sia piaciuto!

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