Se Crepascolo avesse messo qualche commento si sarebbe potuto dare la colpa a lui (cfr. riferimenti a Leonard Cohen nei commenti prima che si sapesse che era morto).
Io lo sapevo. I fratelli Coen si stavano lamentando delle difficoltà incontrate nel tentativo di convincere una major a produrre un film sul personaggio di Tamburo e Lib con John Turturro nel ruolo di Lubna e Frances McDormand in quello del coatto sintetico quando Frances ha ricevuto uno sms di Michael Stipe che si chiedeva se non era il caso di levare dal tube la cover dei REM di First We Take Manhattan. Bill Murray ha realizzato immediatamente cosa stava succedendo, ha fatto il suo musetto da Mona Lisa e ha detto che Leo da qualche parte li avrebbe perdonati x quello che avevano fatto al suo song.
Credo di essere io a portare iella: anni fa ero arrivato al penultimo capitolo de La Versione di Barney quando lessi che Mordecai Richler era ormai dove non poteva apprezzare le traduzioni Adelphi di romanzi suoi meno celebrati. Uno shock. Per parecchio tempo mi risolsi a leggere solo prosa di gente già altrove, come Poe o Kafka. E sarei ancora su quella strada se non mi fossi addormentato poco dopo il crepuscolo sul capitolo della biblio di Don Ferrante e non avessi sognato Marco Ferreri che mi andava spiegando come Il Nome della Rosa piuttosto che Death Note raccontavano dello stesso sogno proibito del murder by the book, ma nessuno aveva ancora teorizzato la capacità di piallare l'autore di un libro. Mi svegliai di soprassalto e lanciai da parte le mie Miele mailomanariche di pezza. Decisi di consultare un esorcista e ne trovai uno che pagai poco meno del riscatto di un re. Riuscì a guarirmi dal mio dono non richiesto, ma la natura non ammette vuoti e da allora ogni tanto affiora qualche opera dell'ingegno con nomi come IL Morto o gli Orfani. So goes life.
Tutta colpa mia, temo. Praticamente ho vissuto la saga di Fenice Nera. Ho spurgato il mio lato oscuro della Forza. Oggi sono un uomo nuovo capace di immaginare la saga di Sangue Navajo di Tex scritta da Altan e disegnata da Andi Watson. O viceversa. Mi commuovo per un micio che si azzuffa con un gomitolo. Altrove creativi fuor di sesto sognano zombies e vampiri e alieni birichini. Se potessi avocare a me il nero che ho emesso, Kirkman e gli altri prenderebbero a scrivere solo di cose come La Pimpa Invincibile.
Già la prima parola rende mitica la canzone.
RispondiEliminaGrande Ranx :)
Moz-
Le prime due, nevvero?
EliminaSì, io l'ho intesa come un'unica parola composta XD
EliminaMoz-
Boh! Mi ha fatto venire in mente il film "Accion Mutante" :D
RispondiEliminaTambien Gino Gavioli ha muerto.
RispondiEliminaL'ho scoperto per caso mezz'ora fa. :(
Se Crepascolo avesse messo qualche commento si sarebbe potuto dare la colpa a lui (cfr. riferimenti a Leonard Cohen nei commenti prima che si sapesse che era morto).
EliminaIo lo sapevo. I fratelli Coen si stavano lamentando delle difficoltà incontrate nel tentativo di convincere una major a produrre un film sul personaggio di Tamburo e Lib con John Turturro nel ruolo di Lubna e Frances McDormand in quello del coatto sintetico quando Frances ha ricevuto uno sms di Michael Stipe che si chiedeva se non era il caso di levare dal tube la cover dei REM di First We Take Manhattan. Bill Murray ha realizzato immediatamente cosa stava succedendo, ha fatto il suo musetto da Mona Lisa e ha detto che Leo da qualche parte li avrebbe perdonati x quello che avevano fatto al suo song.
RispondiEliminaPensa le grattate di coglioni (cit.) tra i fratelli Coen, McDormand, Turturro e Murray!
EliminaCredo di essere io a portare iella: anni fa ero arrivato al penultimo capitolo de La Versione di Barney quando lessi che Mordecai Richler era ormai dove non poteva apprezzare le traduzioni Adelphi di romanzi suoi meno celebrati. Uno shock. Per parecchio tempo mi risolsi a leggere solo prosa di gente già altrove, come Poe o Kafka. E sarei ancora su quella strada se non mi fossi addormentato poco dopo il crepuscolo sul capitolo della biblio di Don Ferrante e non avessi sognato Marco Ferreri che mi andava spiegando come Il Nome della Rosa piuttosto che Death Note raccontavano dello stesso sogno proibito del murder by the book, ma nessuno aveva ancora teorizzato la capacità di piallare l'autore di un libro. Mi svegliai di soprassalto e lanciai da parte le mie Miele mailomanariche di pezza. Decisi di consultare un esorcista e ne trovai uno che pagai poco meno del riscatto di un re. Riuscì a guarirmi dal mio dono non richiesto, ma la natura non ammette vuoti e da allora ogni tanto affiora qualche opera dell'ingegno con nomi come IL Morto o gli Orfani. So goes life.
RispondiEliminaPerò ci sono pure The Walking Dead...
EliminaTutta colpa mia, temo. Praticamente ho vissuto la saga di Fenice Nera. Ho spurgato il mio lato oscuro della Forza. Oggi sono un uomo nuovo capace di immaginare la saga di Sangue Navajo di Tex scritta da Altan e disegnata da Andi Watson. O viceversa. Mi commuovo per un micio che si azzuffa con un gomitolo. Altrove creativi fuor di sesto sognano zombies e vampiri e alieni birichini. Se potessi avocare a me il nero che ho emesso, Kirkman e gli altri prenderebbero a scrivere solo di cose come La Pimpa Invincibile.
RispondiEliminaSo goes death.
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