Mi permetto di integrare il
divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti
d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui
ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo
originale.
Prima di dedicarsi al Giornale Pop Sauro Pennacchioli (sceneggiatore di vari
fumetti fra cui Martin Mystère e
creatore del bonellide Balboa per
Play Press) aggiornava con maggior frequenza il suo blog,
in cui parla di fumetti e attraverso il quale sono venuto a conoscenza di altri
casi che posso includere nel computo dei fumettisti d’invenzione:
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)
(Stati Uniti 1943, in Crack Comics, © Quality Comics,
umorismo)
Al Stahl
Back-up feature apparsa in 6 numeri di Crack Comics, Inkie ha
per protagonisti gli autori del personaggio omonimo (oltre a Stahl anche Jack
Cole): il ragazzino di carta prende vita nel corso delle storie e appare nel
mondo “reale” per aiutare i suoi disegnatori nei guai in cui si cacciano,
oppure ne crea lui in prima persona.
Da non confondersi con l’Inky citato da Castelli alle pag. 59 del
suo libro alla voce IN LOVE.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS (pag. 24)
OPERAZIONE GODZILLA
(Italia 1992, in Zona X, © Sergio Bonelli Editore,
fantascienza)
Sauro Pennacchioli (T), Gino Vercelli (D)
Storia autoconclusiva presentata
nell’antologico Zona X. Questo il
riassunto dalla viva voce dello sceneggiatore:
Questa storia, scritta da me e disegnata da Gino Vercelli, è ambientata
in un vicino futuro. Due giovani americani fanno un giro in motoscafo nelle
acque della Micronesia. Negli anni precedenti c'era stata una grave crisi
economica. I giapponesi divennero il capro espiatorio (alla fine degli anni
ottanta, quando ho scritto l'episodio, il Giappone era all'apice della potenza
economica) e loro, per la seconda volta nella storia, si isolarono dal resto
del mondo.
I gerarchi del governo dittatoriale hanno i nomi degli autori dei
manga: quando ho scritto la storia, erano ancora sconosciuti da noi. Il
tiranno, in origine, era un autore di fumetti che realizzò una storia sulla
conquista dell'America da parte dei giapponesi. Adesso intenderebbe metterla in
pratica tale e quale. Sì, avete proprio ragione, Naoki Urasawa mi ha copiato
l'idea con 20th Century Boys!
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Stati Uniti 1974, in Comix Book, © Magazine Management Co.
Inc., satira)
Denis Kitchen
Storiellina con piglio satirico
realizzata a mo’ di presentazione in cui Denis Kitchen (supervisore della
testata) spiega come è nato il progetto della rivista Comix Book. Tra le personalità coinvolte si possono riconoscere
Will Eisner e Stan Lee, editore della Marvel che commissionò il progetto della
rivista all’autore underground Kitchen
sperando di allargare il bacino d’utenza dei lettori Marvel.
Così non fu e la testata venne
chiusa con il numero 3, per essere poi ripresa dalla Kitchen Sink Press di
Denis Kitchen che ne pubblicò altri due numeri nel 1976 con materiale già
pronto avanzato dalla precedente gestione.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
PERKINS’ PANTOMIME (PERKINS)
(Inghilterra 1968, in Sunday Times, © The Register and Tribune
Syndicate, striscia umoristica)
John Meredith Miles
Striscia umoristica muta e metanarrativa
che ha per protagonista un omino coi baffi, in cui vengono sfruttate le
convenzioni del linguaggio dei fumetti a scopo umoristico.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Stati Uniti 1962, © Marvel
Comics Group, supereroi)
Stan Lee [Stanley Martin Lieber]
(T), Jack Kirby [Jacob Kurtzberg] (D)
Durante un volo spaziale
sperimentale quattro persone vengono investite dai raggi cosmici ottenendo
superpoteri. È l’inizio del Marvel Universe.
The Trial of Reed
Richards in Fantastic Four 262 (1984). John Byrne
L’autore John Byrne fa
un’apparizione speciale (insieme ad altri membri della redazione Marvel)
convocato nientemeno che dall’Osservatore, entità onnisciente dell’universo Marvel.
Lascio la parola a Sauro
Pennacchioli: Reed Richards viene
giustamente processato perché ha lasciato quel fognone di Galactus libero di
ingoiarsi altri mondi. Byrne lo fa assolvere perché Galactus sarebbe solo un
elemento naturale del cosmo. Con questa logica del cazzo Fleming finirebbe male
per avere debellato i batteri con la penicillina, esseri altrettanto naturali.
E poi avrei voluto vedere se, invece del pianeta degli orridi skrull, Galactus
avesse digerito quello dei terrestri...
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