Ecco, ad averlo saputo prima anche questo lo avrei preso a Lucca invece che ordinarlo in fumetteria, tanto più che Licia Troisi era presente per dedicarlo anche a Comics&Science. Amen.
La storia vede protagonista Melania Muzzi, una poliziotta con problemi sia in famiglia che sul lavoro: non sopportando soprusi e prevaricazioni, a soli trent’anni ha già collezionato un bel po’ di trasferimenti. L’ultimo è in quel di Lucca, dove si ritrova a indagare su una minaccia di terrorismo: la celebre cosplayer Azzurra “Nimue” Gilardi ha ricevuto delle lettere minatorie che proiettano l’ombra di un attentato che coinvolgerà tutta Lucca, non solo l’ambiente del cosplay.
Trattandosi di un giallo sarebbe criminale rivelare troppo della trama. Anticipo solo che la Troisi mette a segno un discreto tocco di classe: il colpo di scena (o cambio di prospettiva) che avevo intuito si manifesta a circa un quarto del romanzo, ma poi quella che doveva essere una situazione fittizia si concretizza davvero.
Comunque la trama di detection non era forse l’elemento su cui l’autrice voleva puntare di più. Saving Lucca è anche una storia di amicizia e solidarietà femminile, e soprattutto un omaggio alla manifestazione e alla città che la ospita. O almeno io l’ho interpretata così. Il frequentatore di Lucca Comics & Games non avrà difficoltà a rivivere luci e ombre della manifestazione (e fatti e fatterelli delle ultime edizioni) e a riconoscersi in una delle varie tipologie di persone che vi bazzicano: sì, ci sono anche quelli che dicono che la manifestazione non è più quella di una volta.
Non ho letto niente di Licia Troisi (che forse si è autoritratta nella scrittrice rasata che gioca di ruolo) e non so quale sia il suo stile né come collocare Saving Lucca all’interno della sua bibliografia. Qui la scrittura è semplice, diretta e appassionante: il romanzo si legge d’un fiato, forse anche un po’ troppo velocemente. Le divagazioni sulla condizione femminile e sul ruolo che ha Lucca per i nerd non sono troppo formulaiche ma piuttosto funzionali alla narrazione.
Peccato che nemmeno in Mondadori abbiano più i fondi per un correttore di bozze in più (confidando che ce ne sia almeno ancora uno).

Bella la cover di Alessandro Baronciani.
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