Appena visto sull’Anteprima questo volume edito da Nicola
Pesce Editore non ho esitato a ordinarlo, e ne è decisamente valsa la pena.
Sergio Tisselli ha confezionato delle tavole acquerellate molto intense ed
espressive, sfruttando da maestro le possibilità che il mezzo dà a livello di
trasparenza e luminosità. Le occasionali deroghe a una visione accademica
dell’anatomia sono funzionali al racconto e sono ben più adatte al fumetto che
l’imbalsamato ritrattismo didascalico di Giuseppe
Pignata. Non è successo nemmeno quello che temevo ricordando il suo Tex:
le figure non sono affatto diafane ma belle solide e concrete, splendidamente
integrate in una natura resa magistralmente. Forse anche la carta di pregio,
per quanto non patinata, ha contribuito alla resa ottimale del suo lavoro.
Se per quel che riguarda
l’aspetto grafico (cioè la spinta principale a comprare il volume) le mie aspettative
non sono state disattese, anche i testi non sono affatto male. Non sembra
nemmeno un fumetto scritto da François Corteggiani. Ci sono sempre le sue
figure molto stereotipate, le battute scontate, qualche didascalia superflua e
un po’ di info-dumping, ma stavolta
(forse perché la storia si basa su fatti realmente accaduti) c’è una maggiore
naturalezza e fluidità nella narrazione, che oltretutto è costituita
principalmente da un lungo flashback.
A un mountie della polizia a cavallo canadese, Kenneth Keller, viene
affidato il compito di catturare Gabriel Dumont, violento fuggiasco della banda
di indipendentisti di Louis Riel, che fa a sua volta una comparsata.
Inseguimenti mozzafiato, imboscate e sparatorie porteranno a un finale non
proprio scontato, con due bei colpi di scena a nobilitare il livello di quella
che è una solida storia d’avventura, classica senza essere banale, disegnata
splendidamente.
Un volume consigliato, insomma,
che vale tutti i suoi 19,90 euro. E che è pure foriero di una notizia-bomba:
nel prossimo futuro Nicola Pesce Editore pubblicherà di Tisselli anche L’Uomo della Schioppa d’Argento, un fumetto su sceneggiatura inedita di
Magnus.
L'uomo dalla schioppa d'argento dovrebbe essere, se non ho capito male raccogliendo informazioni qua e là, un rimaneggiamento del mai realizzato L'uomo di Lugo. Dopo il naufragato fumetto per Un uomo un'avventura, Magnus reiniziò a lavorare alla sceneggiatura prevedendo di affidare i disegni al suo 'nuovo acquisto' Tisselli, ma non riuscì mai a portare a compimento l'opera.
RispondiEliminaBella notizia davvero.
Sì, mi sembra che nell'introduzione al volume riassumano un po' questa vicenda anche se non dicono che è proprio un rifacimento del volume mai realizzato. A Lucca ho sentito che non venne pubblicato nella collana Un Uomo Un'Avventura (e in nessun'altra) non perché Magnus fosse lento, come riportano alcune fonti, ma perché il protagonista non sarebbe stato una figura del tutto positiva. E pare che Magnus chiese di realizzare il Texone anche come "risarcimento" per la mancata realizzazione del volume.
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