Il motivo per cui ho acquistato
questa proposta indirizzata al pubblico “young” è che, come spiegato
nell’introduzione del fascicolo, potrebbe «piacere anche a quei lettori più
anziani che serbano ancora la Scatola Rossa di Dungeons & Dragons nella
loro libreria». Tecnicamente io non ho mai avuto la scatola rossa del BECMI, e
ho giocato pochissimo al vecchio Dungeons
& Dragons, ma l’obiettivo è comunque centrato.
A differenza di quanto fatto per Orfani (e di un sacco di altre
proposte), questo numero 0 non è stato distribuito gratuitamente ma viene
venduto a un prezzo che, per quanto basso, spinge inevitabilmente a spostare
l’attenzione dalla serie in sé al prodotto che uno ha materialmente comprato. E
venti paginette di fumetto sono un po’ pochine, per quanto a colori.
4 Hoods narra le gesta dei “quattro cappucci” del titolo, archetipi
dei personaggi dei giochi di ruolo fantasy identificati dai loro colori e pochi
altri dettagli: l’arciere Verde è il capo, il presuntuoso Rosso è il mago della
compagnia, l’acido Viola è il ladro e il burbero barbaro Barba è il proverbiale
guerrierazzo.
Questa anteprima si caratterizza
ovviamente come presentazione dei protagonisti, che ricorrono comprensibilmente
a dialoghi o monologhi un po’ artefatti per specificare chi sono e quale ruolo
hanno nel gruppo, come giustamente vuole la tradizione della narrativa
popolare. Pur con questa “mission” puramente introduttiva, la storia offre
diversi spunti interessanti e la gag finale è veramente divertente pur nella
sua semplicità.
Lo stile di scrittura di
Recchioni vede confluire diversi registri narrativi, il citazionismo è presente
sin dal titolo (immagino che i prossimi episodi si intitoleranno Uno Sguardo nel Buio, I Signori del Caos e magari pure Lex Arcana) e il riferimento a Il Trono di Spade l’ho colto pure io che
non seguo la serie. Ci sono anche giochetti metanarrativi, come il riferimento
alla lettura del Bestiario o allo spirito di gioco EUMATE di alcuni giocatori.
La conclusione della storia è ben architettata e nel complesso si ha la
piacevole sensazione che lo sceneggiatore abbia voluto inserire più roba
possibile in quelle 20 tavole.
A livello grafico la serie è
programmaticamente minimalista, anche se sono presenti degli inserti molto più
curati e i colori di Annalisa Leoni sono spesso elaborati e spettacolari. Il
caso vuole che questa anteprima sia disegnata da Riccardo Torti, a mio avviso
ben più dotato di Rossi Edrighi e dello stesso Recchioni, ma la stilizzazione estrema dei personaggi lo rende
irriconoscibile.
A completare il fascicoletto ci
sono le schede dei personaggi e un simpatico tutorial su come si disegnano i 4
Hoods. Consiglio vivamente a chi ha acquistato il fascicolo di leggersi con
attenzione la mappa finale, che presenta delle simpatiche trovate.
In ultima analisi, per quanto
abbia apprezzato questo numero 0, stampato oltretutto su carta patinata, non
credo di essere il lettore ideale di 4
Hoods, tanto più se la collana avrà le stesse caratteristiche di questa
anteprima – che però potrebbero essere proprio quelle che le garantiranno il gradimento
ben più importante dei lettori più giovani.
Mi incuriosisce per mia figlia, ma l'uscita del primo numero per quando è prevista?
RispondiEliminaAdesso ce l'ho sul fondo di una borsa, mi pare in quarta copertina riportasse "primavera 2018". O era "inizi 2018"?
EliminaIn ogni caso c'è da aspettare ancora un po'...
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