La Sirenetta di Andersen in versione ecologista e vagamente gotica,
Stirpe di Pesce narra la vicenda di Purple,
sirena figlia del Re Swarovski che vorrebbe farsi fare delle gambe dalla sirena
strega Singer per poter camminare in superficie e coronare un vago sogno
d’amore.
La storia è ambientata in Italia,
nell’immaginaria Tresturo, in un prossimo futuro in cui gli equilibri
geopolitici sono mutati (i soldi sono chiamati colloquialmente «muri» visto che
anche nel Belpaese ritraggono la muraglia cinese) e in cui l’inquinamento ha
ridotto il mondo a un immondezzaio. Le sirene e i tritoni sono creature ben
tristi, ridotte a rovistare nei rifiuti che vengono dalla terraferma e infatti
i loro stessi nomi rimandano ai prodotti che gli umani hanno gettato via.
La Spianelli
ha sicuramente lavorato molto alla creazione di questo universo narrativo, come
si vede dal ricco materiale extra e anche dal sito dedicato al fumetto
ma, nonostante i due volumi contengano complessivamente sei capitoli della
saga, finora questo mondo non si è ancora svelato del tutto, anzi sono state
solamente poste le basi e introdotti i protagonisti. Purple non è infatti il
solo personaggio sulla scena e le sue vicende si intrecciano con quelle di un
umano “buono” che in un’epoca più vicina alla nostra aveva cercato di opporsi
all’avvelenamento delle acque, dell’umano “cattivo” di cui è innamorata e di
tutta una corte di sirene e tritoni. Dei tre capitoli contenuti nel secondo
volume, poi, i primi due sono flashback.
Lo stile di scrittura della
Spianelli è teatrale, aulico e ricco di citazioni mentre i suoi disegni molto
modulati e pastosi, con derive grottesche (immagino scansionati direttamente a
partire dalle matite) sono molto efficaci nel rendere la lordura che pervade il
mondo, sia emerso che sommerso.
Stirpe di Pesce è comunque più simile a una rivista che a una collana
di volumi, visto che i tre capitoli per numero della serie portante vengono
affiancati da abbondanti studi preparatori, redazionali vari (introduzioni e
poesie ma non solo) e da un altro fumetto in bianco e nero che nel primo numero
è persino autonomo rispetto alla saga. Quest’ultimo materiale extra è stato
realizzato con la collaborazione di Simone Delladio.
Come supervisore d’eccezione c’è nientemeno che Leonardo Moretti, uno degli
autori di Sine Requie,
che nel secondo numero firma anche un racconto che sviluppa alcuni aspetti del
mondo delle sirene introdotti nel quinto capitolo.
Stirpe di Pesce si può leggere sul sito www.stirpedipesce.com, ma
ovviamente in versione cartacea è tutta un’altra cosa.
Ciao, Luca buon pomeriggio :)
RispondiEliminaCome stai?
Ti ringrazio molto per la tua attenzione nei confronti miei e di Simone e per la recensione che hai dedicato alla mia prima autoproduzione, Stirpe di Pesce.
In questi giorni sto procedendo con la realizzazione delle pagine del nuovo capitolo, pagine che ogni tanto pubblico in anteprima sul mio blog :)
Ti mando un abbraccio e ti auguro una buona serata.
ricambio abbraccio e auguri di una buona serata, il blog di Stirpe di Pesce è in evidenza nel blog roll, dacci dentro! ;)
Elimina