Per essere, come immagino, un
episodio di raccordo tra il precedente
e il prossimo, L’Ombra… lontana è
veramente ottimo. Seguendo la pista che ha trovato in Egitto, Peg parte alla
volta di Lugano dove recupera da una cassetta di sicurezza soldi, documenti e
delle pen drive. Intanto, però, il suo vecchio commilitone che adesso si
spaccia per Abdul ha preso in ostaggio la sua ragazza per ricattarlo e farsi
dare le pen drive. Nel finale adrenalinico interviene ovviamente il Morto
(anche se piuttosto in ombra) e si intuisce la presenza di altre forze occulte
all’opera. Anche se la vera rivelazione dell’episodio è l’apparente ritorno di
un cattivo storico (IL cattivo storico) della serie!
La sceneggiatura, che stavolta
vede Giovacca coadiuvato da Luca Telloli, fila dritta come un treno senza momenti
morti e (apparentemente) con un gran competenza sui metodi investigativi della
polizia e i sistemi di depistaggio ed eliminazione fisica in uso presso i
gruppi paramilitari.
Il caso ha voluto che un episodio
così curato sia anche tra quelli più penalizzati dai refusi (perfino
nell’elenco arretrati!).
I disegni di Conforti, che al
momento di sfogliare l’albetto mi erano sembrati freddi e un po’ rigidi, sono perfetti:
rigorosi anatomicamente ed espressivi. Unico appunto, ma è una questione di
gusto personale: forse il suo Peg è un po’ troppo muscoloso rispetto a quello
canonico. Chiaramente anche stavolta è difficile dire dove finisca il lavoro
del disegnatore e dove cominci quello dell’inchiostratore Ivano Codina e dello
Studio Telloli che elabora le tavole finite.
In appendice c’è l’adattamento di
un racconto di Edgar Allan Poe a firma Marco Mischi e Stefano Mura. Il
materiale di partenza si prestava molto poco a una riduzione a fumetti e i
disegni si dimostrano in alcuni punti ancora piuttosto acerbi, per quanto
(onore al merito) veramente molto curati.
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