sabato 24 novembre 2018

Intervista a Dan Panosian

Luca Lorenzon (LL): Sei piuttosto espressivo in confronto ad altri disegnatori che lavorano per il mercato statunitense. Come sviluppi un personaggio?

Dan Panosian (DP): Penso per prima cosa alla sua personalità e alle espressioni del volto. Ho avuto qualche esperienza nell’animazione, quindi mi concentro molto sull’espressività e il movimento dei personaggi: è la parte più difficile, ma anche la più divertente.
Figurati che quando disegno mi viene spontaneo fare le boccacce dei miei personaggi. Quando passa mia moglie e mi vede pensa che sono matto!

LL: Il tuo passato di boxeur può aver influito sulla ricerca dell’espressività?

DP: Ma no, non c’entra niente; se proprio devo trovare un modello per l’espressività più che altro mi viene dalla passione per i film Disney, che con poche linee raccontano molto e fanno capire subito lo stato d’animo dei personaggi.

LL: Anche tu hai fatto animazione…

DP: In realtà ho fatto poco in animazione, in quel settore c’è un lavoro di tipo più collettivo che non me lo ha fatto sentire “mio”. Ho lavorato per Kung Fu Panda ma ero solo un ingranaggio del meccanismo. Una curiosità: Kung Fu Panda in origine era un videogame bruttissimo (credo si chiamasse Tai Fu), poi Spielberg lo vide e dopo dieci anni volle farne il film che ebbe un grandissimo successo.

LL: Ci sono degli artisti in particolare che ti hanno ispirato? Mi sembra di vedere influssi europei nei tuoi disegni.

DP: Più che altro sono stato influenzato da mio padre. Era un pubblicitario, amava i comic book e volevo essere come lui (tra l’altro anche lui era pugile). C’era sempre tanta arte in casa nostra ed era inevitabile che mi sentissi ispirato da quell’ambiente.

LL: E hai avuto una formazione specifica?

DP: No, non ho frequentato nessuna scuola d’arte e ancora oggi lo rimpiango. Possiamo dire che sto ancora imparando. Oggi con Facebook e Instagram puoi imparare molto confrontandoti con gli altri.

LL: Arrivano fumetti italiani in USA?

DP: Non molti… Tex, Diabolik, Dylan Dog e Ken Parker che amo molto.

LL: Però tanti italiani lavorano in America…

DP: Certo, e sono molto bravi. Si vede che hanno delle basi differenti e più solide.

2 commenti:

  1. Bravo. A me Panosian piace davvero parecchio. Devo ancora prendere il suo ultimo lavoro, Slots, ma conto di farlo presto.
    Questa cosa di Kung Fu Panda tratto da Tai Fu non la sapevo. curioso. Come tirar fuori sangue da una rapa.

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    1. Slots era appunto disponibile, credo in anteprima, allo stand saldaPress.
      Spielberg ha l'occhio lungo! :D

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