mercoledì 20 novembre 2019

Corrierino delle Famiglie

Primo volume (forse) di una versione a fumetti di un’opera meno famosa di Giovannino Guareschi rispetto al celeberrimo Don Camillo, il Corrierino delle Famiglie di cui si era già avuta traccia in alcuni volumi della serie madre – e infatti temevo di ritrovarmi con del materiale non inedito, ma così non è stato.
Per questa nuova pubblicazione la ReNoir ha scelto di partire con un formato più lussuoso: un cartonato con una parte redazionale molto ricca e nomi eccellenti a firmare le introduzioni (Enrico Beruschi, Giacomo Poretti e la moglie Daniela Cristofori), forse anche per provare a pescare tra quanti non comprerebbero il prodotto se sapessero che è una riduzione a fumetti. Il prezzo oltretutto non è nemmeno elevato considerate queste caratteristiche: 14,90 euro per 96 pagine.
Come per la serie madre, non si comincia in ordine cronologico ma da un episodio metanarrativo in cui Guareschi e famiglia incontrano i suoi personaggi. Dopodiché le storie vertono quasi esclusivamente sulla vita di Guareschi che d’estate deve barcamenarsi tra il lavoro di caporedattore a Milano e incontri sporadici con la famiglia in villeggiatura a Garessio.
L’impianto narrativo è diverso da quello di Don Camillo, qui Guareschi non voleva raccontare delle storie ma fare dei resoconti delle sue esperienze personali opportunamente esagerate dove necessario. Il risultato è che i fumetti “scorrono” meno bene rispetto alla saga principale: spesso si assiste semplicemente a una sfilata di personaggi o situazioni senza che ci sia alcun nodo da sciogliere ma solo un esile filo conduttore, eventualmente giustificato dalla gag finale. Certi dialoghi, sicuramente arguti in un racconto scritto, risultano artificiali in un fumetto. Ho poi provato una sensazione di disagio nel leggere i molti episodi in cui Guareschi descrive la moglie Ennia/Margherita come una minus habens.
Per i disegni, tutti a opera di Adriano Fruch (talvolta “colorato” in grigio da Francesco Bisaro o Francesca Carotenuto), si è optato per uno stile umoristico pur senza eccedere nel caricaturale. Lo stacco con la copertina realistica di Werner Maresta è netto. Anche questo è stato fatto evidentemente per distinguere il Corrierino delle Famiglie da Don Camillo a Fumetti, ma alcuni sfondi interamente bianchi fanno pensare più alla necessità di licenziare per tempo il volume piuttosto che a una scelta stilistica meditata.
I redazionali, come dicevo, sono molto corposi: oltre a una dichiarazione d’intenti che introduce il volume, a ogni storia a fumetti viene fatto seguire un ricordo di Alberto Guareschi corredato da fotografie, per un totale di due pagine, il che corrobora l’idea di una pubblicazione indirizzata più che altro agli appassionati di Giovannino Guareschi.
In definitiva, per me l’appeal di questo spin-off non è certo lo stesso di Don Camillo a Fumetti; se la periodicità dovesse essere più rilassata rispetto a quella della serie madre (che già di suo è un semestrale, almeno nominalmente) non escludo comunque di seguirlo, anche perché la confezione è molto buona.

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