Interrompo momentaneamente il
flusso di materiale da Lucca 2019
per la necessità di stare sul pezzo e parlare in tempo quanto più possibile
reale delle nuove uscite. Anche se poi questo nuovo volume di Historica è
uscito solo ieri, per quanto datato 1 novembre. E c’entra (o meglio
c’entrerebbe) anche con Lucca, visto che Juillard è stato per me il grande
assente della kermesse 2019, per quanto la concomitanza con l’uscita di questo
volume fosse la situazione ideale per invitarlo… possibile che una casa
editrice come Mondadori non abbia la forza e l’interesse per ospitarlo? Che
delusione…
Doppio 7 potrebbe sembrare l’ennesima storia bellica aviatoria. Per
fortuna non è così. la vicenda si svolge durante le prime battute della Guerra
Civile Spagnola e ha per protagonisti tre piloti molto legati tra loro che
fanno comunella arrivando anche a spennare a poker (barando) gli altri piloti.
Si tratta dello statunitense Frank “Ajax” Tinkbaum, del francese Jean Dary e
soprattutto del russo Roman, su cui verrà maggiormente puntata l’attenzione.
Yann crea con grande dettaglio, e forse un po’ troppo infodump, il clima di quei giorni drammatici e mostra la variegata
fauna umana che formava il fronte repubblicano, non lesinando sulle brutture
che si verificavano anche da quelle parti – anzi, forse sottolineandole un po’
troppo.
Le sorti dei tre, soprattutto
quella di Roman con cui avrà una relazione, si intrecciano con quella di Lulia
Montago, leader delle Mujeres Libres e figlia di una figura chiave
dell’anarchismo spagnolo. Difficile dire se sia esistita davvero, perché Sergio
Brancato nell’introduzione preferisce dilungarsi tra spoiler e rimandi
cinematografici e letterari, quando sarebbe stato più utile per chiarire lo
snodo centrale della trama approfondire le direttive staliniste che portarono
alla frattura con gli anarchici
Doppio 7 è caratterizzato dal tipico cinismo sarcastico di Yann,
c’è un po’ d’azione e ovviamente la ricostruzione della Spagna del 1936 è
rigorosissima. Gli scontri aerei ci sono, ma per fortuna sono pochi e resi in
maniera spettacolare ma chiarissima dal maestro Juillard.
Oltre alla necessità di
riassumere le situazioni creando dei dialoghi un po’ artefatti, lo
sceneggiatore ha anche il vezzo di mettere in bocca ai suoi personaggi delle
esclamazioni nazionali non tradotte (ma veramente “coño” si può declinare anche
al femminile?): può darsi che sia anche un sistema per far capire subito chi è
che parla, ma l’effetto è comunque un po’ demodé. Va poi detto che la ricchezza
di situazioni e personaggi avrebbe meritato uno sviluppo più articolato, magari
su due volumi invece che uno o anche solo aumentando la foliazione (già
abbastanza generosa: 64 tavole). Anche perché le sequenze finali non sono poi
così incisive avendo avuto materialmente poco spazio per affezionarci ai
personaggi. Inoltre il finale ambientato nel presente, con una vaga deriva
sovrannaturale, si stacca un po’ troppo dal resto.
Mi rendo conto che messa giù così
possa sembrare che Doppio 7 non mi
abbia soddisfatto a livello di testi, ma in realtà è un fumetto piacevole e
appassionante. Solo che la sceneggiatura, pur buona, non è al livello dei
disegni del divino Juillard.
Come dicevo sopra, le tavole a
fumetti sono 64: probabilmente il record del fumetto più corto per la collana
Historica. Chiaramente 12,99 euro è ancora un prezzo vantaggiosissimo
considerando oltretutto che si tratta di un’uscita recente anche in Francia;
cionondimeno non so come la prenderanno gli acquirenti che oltre a Historica
non conoscono la BéDé. In appendice c’è comunque una cospicua sezione di
schizzi e prove di Juillard per raggiungere le 96 pagine della foliazione
canonica. Curioso notare come i riferimenti al numero della tavola o della
vignetta non corrispondano mai con il risultato finito.
L’aspetto più smilzo di questo
volume può comunque avere i suoi vantaggi. Ad esempio
il mio edicolante, anche a causa del dorso scuro, lo ha scambiato per un
Historica Biografie e me lo ha venduto a 8,99 euro.
Ahah, bellissima la frase in bianco :'D
RispondiEliminasuccede... me ne sono accorto dopo perché avevo preso anche altro, ma in effetti lo avevo sentito salmodiare "8,99" ma lì per lì non ci avevo fatto caso. Una volta si era pure dimenticato di farmi pagare una ricarica telefonica da 20, e glielo ricordai io.
EliminaA breve (forse anche domani, ma non sono sicuro) la recensione del volume di Giardino.