Credo sia la prima volta che
trovo un numero de Il Morto il mese
ufficiale d’uscita. Questo quarantesimo episodio si ricollega addirittura al
primo numero. Peg giunge nella clinica dove è rinchiuso Piergiorgio Stella,
cioè il soldato che gli ha fornito l’identità e che adesso è vittima di
allucinazioni – e di certo la “terapia” a cui è sottoposto non lo aiuta a
rinsavire. La struttura è infatti praticamente una prigione, e Stella viene
sorvegliato meglio degli altri ricoverati a causa degli interessi dei poteri
forti che tramano nell’ombra.
Grazie ai contatti che si è fatto
nel numero scorso
Peg riesce comunque a salvare il vecchio soldato e ad allontanarlo dai suoi
carcerieri. Quindi il mistero sulla sua vera identità non viene ancora
chiarito. Decisamente ben congegnato il piano con cui Peg riesce a fregare i
suoi avversari.
La storia è piacevole e si legge
con piacere, anche grazie al senso di continuità con il resto della saga.
Purtroppo Giovacca infila anche un riferimento a una delle avventure “promo” de
Il Morto, che dalla pubblicità nelle
ultime pagine intuisco essere one-shot di 24 pagine a tiratura limitata che
contano ben 14 uscite e che evidentemente sono in continuity… e che non so come procurarmi. Peccato che la Menhir non
vada a Lucca.
Ottimi i disegni di Piero
Conforti inchiostrato da Christian Urgese.
In appendice c’è la storia breve Al di là dell’umano. Il soggetto di Daniele
Biglia è interessante ma avrebbe meritato di essere sviluppato in più pagine
(così com’è non è particolarmente incisivo e non si capisce nemmeno molto bene
cosa succede), molto buoni i disegni di Michele De Sanctis.
Il soldato Stella è un trasparente riferimento agli Aficionados di Paz ed il titolo della storia un riferimento ad alcune traduzioni del tempo fuor di sesto di Amleto. Diaboliko in un tascabile che ricorda maggiormente Kriminal. Forse dovrei recuperare i 39 numeri che non ho letto.
RispondiElimina+ 14 promo, non dimenticartele.
Elimina