domenica 17 novembre 2019

Sine Requie Anno XIII: Decussis Sanguinis

Nuovo manuale dedicato al filone delle società segrete del mondo di Sine Requie. Ma dopo aver già affrontato le tre ambientazione di base, Cortini e Moretti non si sono spinti nelle Terre Perdute, men che meno nel Regno di Osiride o negli Stati Uniti, ma sono tornati a parlare del Sanctum Imperium. Stavolta sotto i riflettori ci sono i Decussis Sanguinis, un gruppo a metà strada tra esoterismo e malavita che offre i servigi dei suoi sicari sovrannaturali, noto infatti anche come “Cosca del Re Nero”.
La caratteristica principale di questa società segreta, oltre al suo pittoresco capo non-morto, è l’utilizzo della terminologia scacchistica per determinare il rango e il ruolo dei suoi appartenenti: i pezzi bianchi e neri non sono in conflitto fra di loro ma semplicemente i primi sono reclutati per le loro doti comunicative e sono inseriti nella società fornendo una facciata credibile alla setta, mentre i secondi lavorano nell’ombra.
Dopo una ricognizione sulla struttura e la diffusione dei Decussis Sanguinis (con tanto di regole per interpretare un personaggio della setta) si parla di un nuovo tipo di Scannatrici, le Tenebrifere, e viene offerta una rapida panoramica sui nemici della setta, cioè quei pochi che sono venuti più o meno a conoscenza della sua esistenza. In appendice viene ospitata una lunga avventura che all’occorrenza può anche essere utilizzata come atlante per la nuova città di Novara.
Questo manuale è però come al solito anche un ulteriore tassello in quell’enorme romanzo in continua evoluzione che è il mondo di Sine Requie. Nello specifico, viene sviluppato il rapporto tra il Re Nero Duccia Malaspina e la Regina Bianca Caterina, con un esito piuttosto inaspettato – io almeno non avrei pensato che sarebbe finita così, anche se le illustrazioni a inizio e fine del volume sono molto rivelatrici.
Chi volesse avere qualche indizio aggiuntivo sui motivi del Risveglio rimarrà deluso: vengono semplicemente riproposte certe immagini e suggestioni che già si sono viste negli ultimi manuali, a cominciare da quel Braccamorte che diede origine alla serie sulle sette segrete. La parte su Susanna Bentivoglio cita ancora una volta «l’erba [che] non è erba» e le altre bizzarrie, e poco altro viene aggiunto altrove: anche nelle parti sulla Tenebrifera 100 e su “Charlotte” vengono riproposti elementi già intravisti altrove, ma stavolta con una certa attenzione alla croce rossa che si troverebbe sopra una torre nel mondo “oltre la Soglia”, simbolo dei Decussis Sanguinis.
Non mancano i refusi, talvolta tanto più insidiosi quanto non rilevabili dal correttore automatico in quanto parole di senso compiuto: proprio per questo motivo può sorgere un po’ di confusione nel lettore che legge «secco» invece di «secchio» a pagina 57 e che a pagina 62 si vede citare delle «regine» che in realtà sono la «regione» Sicilia. Stessa cosa per i requisiti della professione del Cavallo Bianco copiaincollati da quelli per il Pedone Bianco: è un errore o effettivamente sono gli stessi?
C’è poi un errore, ammesso che lo sia, piuttosto madornale: dalla descrizione di Italia Dalla Valle si evince(rebbe) che siamo nel 1965, avendo lei 19 anni ed essendo nata nel 1946 (la sua descrizione dice esplicitamente dopo il Risveglio, che è avvenuto nel 1944). Però nella parte dedicata a Don Raffaè viene detto che lui ha 79 anni ed è nato nel 1878, quindi torniamo alla timeline canonica e siamo ancora, almeno nella sua parte, nell’anno XIII, ovvero il 1957. Non ho dubbi sul fatto che gli autori sappiano far di conto: vuoi vedere che a nostra insaputa stanno portando avanti più linee temporali negli stessi manuali?
Al di là di questi errorini e degli scarsissimi indizi sulle origini del Risveglio, Decussis Sanguinis si segnala anche per dei testi narrativi d’accompagnamento secondo me a volte superflui. Tutto sommato che bisogno c’è di sentirsi descrivere da un testimone oculare le abilità di una Scannatrice che abbiamo già letto nella sua descrizione? Ma tra i tanti testi ce n’è anche uno in cui ci viene vagamente svelata la condizione attuale di Carlitos, oltretutto con qualche riferimento (se ho ben interpretato quella parte) ai tre arcangeli che si aggirerebbero per le Terre Perdute.
Cortini e Moretti sono più che giustificati nel presentarsi con un volume così “rilassato” essendo oberati di lavoro con Serpentarium che proprio a Lucca ha presentato un nuovo gioco di ruolo, L’Ultima Bomba, come se non bastassero i già tanti che devono curare. Decussis Sanguinis non è affatto male, ma io l’avrei visto come manuale da PlayModena, con tutto il rispetto per quella magnifica fiera, mentre a Lucca mi sarebbe piaciuto prendere qualcosa di più corposo come un nuovo atlante geografico.
Come nel caso di Gladiatori, anche questo volume viene venduto con una scheda promo allegata, a sostituzione della dédicace di un illustratore, ma dal paraculo che sono mi sono fatto fare comunque un disegnetto da Leonardo Moretti.
Rimane purtroppo il dubbio, anzi la certezza, che tra quarantanove anni starò ancora qui a lamentarmi del fatto che gli autori non abbiano ancora spiegato cosa diede origine al Risveglio e cosa si trova “oltre la Soglia”.

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