Nuovo manuale dedicato al filone
delle società segrete del mondo di Sine Requie. Ma dopo aver già affrontato le
tre ambientazione di base, Cortini e Moretti non si sono spinti nelle Terre
Perdute, men che meno nel Regno di Osiride o negli Stati Uniti, ma sono tornati
a parlare del Sanctum Imperium. Stavolta sotto i riflettori ci sono i Decussis
Sanguinis, un gruppo a metà strada tra esoterismo e malavita che offre i
servigi dei suoi sicari sovrannaturali, noto infatti anche come “Cosca del Re
Nero”.
La caratteristica principale di
questa società segreta, oltre al suo pittoresco capo non-morto, è l’utilizzo
della terminologia scacchistica per determinare il rango e il ruolo dei suoi
appartenenti: i pezzi bianchi e neri non sono in conflitto fra di loro ma semplicemente
i primi sono reclutati per le loro doti comunicative e sono inseriti nella
società fornendo una facciata credibile alla setta, mentre i secondi lavorano
nell’ombra.
Dopo una ricognizione sulla
struttura e la diffusione dei Decussis Sanguinis (con tanto di regole per
interpretare un personaggio della setta) si parla di un nuovo tipo di
Scannatrici, le Tenebrifere, e viene offerta una rapida panoramica sui nemici
della setta, cioè quei pochi che sono venuti più o meno a conoscenza della sua
esistenza. In appendice viene ospitata una lunga avventura che all’occorrenza
può anche essere utilizzata come atlante per la nuova città di Novara.
Questo manuale è però come al
solito anche un ulteriore tassello in quell’enorme romanzo in continua
evoluzione che è il mondo di Sine Requie. Nello specifico, viene sviluppato il
rapporto tra il Re Nero Duccia Malaspina e la Regina Bianca Caterina, con un
esito piuttosto inaspettato – io almeno non avrei pensato che sarebbe finita
così, anche se le illustrazioni a inizio e fine del volume sono molto
rivelatrici.
Chi volesse avere qualche indizio
aggiuntivo sui motivi del Risveglio rimarrà deluso: vengono semplicemente
riproposte certe immagini e suggestioni che già si sono viste negli ultimi
manuali, a cominciare da quel Braccamorte
che diede origine alla serie sulle sette segrete. La parte su Susanna
Bentivoglio cita ancora una volta «l’erba [che] non è erba» e le altre bizzarrie,
e poco altro viene aggiunto altrove: anche nelle parti sulla Tenebrifera 100 e su
“Charlotte” vengono riproposti elementi già intravisti altrove, ma stavolta con
una certa attenzione alla croce rossa che si troverebbe sopra una torre nel
mondo “oltre la Soglia”, simbolo dei Decussis Sanguinis.
Non mancano i refusi, talvolta
tanto più insidiosi quanto non rilevabili dal correttore automatico in quanto
parole di senso compiuto: proprio per questo motivo può sorgere un po’ di
confusione nel lettore che legge «secco» invece di «secchio» a pagina 57 e che
a pagina 62 si vede citare delle «regine» che in realtà sono la «regione»
Sicilia. Stessa cosa per i requisiti della professione del Cavallo Bianco copiaincollati
da quelli per il Pedone Bianco: è un errore o effettivamente sono gli stessi?
C’è poi un errore, ammesso che lo
sia, piuttosto madornale: dalla descrizione di Italia Dalla Valle si
evince(rebbe) che siamo nel 1965, avendo lei 19 anni ed essendo nata nel 1946
(la sua descrizione dice esplicitamente dopo il Risveglio, che è avvenuto nel
1944). Però nella parte dedicata a Don Raffaè viene detto che lui ha 79 anni ed
è nato nel 1878, quindi torniamo alla timeline
canonica e siamo ancora, almeno nella sua parte, nell’anno XIII, ovvero il
1957. Non ho dubbi sul fatto che gli autori sappiano far di conto: vuoi vedere
che a nostra insaputa stanno portando avanti più linee temporali negli stessi
manuali?
Al di là di questi errorini e
degli scarsissimi indizi sulle origini del Risveglio, Decussis Sanguinis si segnala anche per dei testi narrativi d’accompagnamento
secondo me a volte superflui. Tutto sommato che bisogno c’è di sentirsi
descrivere da un testimone oculare le abilità di una Scannatrice che abbiamo
già letto nella sua descrizione? Ma tra i tanti testi ce n’è anche uno in cui
ci viene vagamente svelata la condizione attuale di Carlitos, oltretutto con
qualche riferimento (se ho ben interpretato quella parte) ai tre arcangeli che
si aggirerebbero per le Terre Perdute.
Cortini e Moretti sono più che
giustificati nel presentarsi con un volume così “rilassato” essendo oberati di
lavoro con Serpentarium che proprio a Lucca ha presentato un nuovo gioco di
ruolo, L’Ultima Bomba, come se non
bastassero i già tanti che devono curare.
Decussis Sanguinis non è affatto male,
ma io l’avrei visto come manuale da PlayModena, con tutto il rispetto per
quella magnifica fiera,
mentre a Lucca mi sarebbe piaciuto prendere qualcosa di più corposo come un
nuovo atlante geografico.
Come nel caso di Gladiatori,
anche questo volume viene venduto con una scheda promo allegata, a sostituzione
della dédicace di un illustratore, ma
dal paraculo che sono mi sono fatto fare comunque un disegnetto da Leonardo
Moretti.
Rimane purtroppo il dubbio, anzi
la certezza, che tra quarantanove anni starò ancora qui a lamentarmi del fatto
che gli autori non abbiano ancora spiegato cosa diede origine al Risveglio e
cosa si trova “oltre la Soglia”.
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