sabato 12 aprile 2025

Manuale delle Giovani Canaglie

Librogame ambientato nel mondo di Brancalonia, per la precisione nella Piccadora ovvero la Calabria di questa Italia spaghetti fantasy. La trama è quella di un heist movie in cui il protagonista deve organizzare un furto bello grosso raccogliendo indizi, mezzi, fondi e complici. Il Manuale delle Giovani Canaglie non è solo il titolo del volume ma anche un elemento interno alla narrazione: si tratta infatti di un testo lasciato in eredità al protagonista dal suo mentore criminale, un sistema elegante per fare un po’ di infodumping e per fornire così dettagli sull’ambientazione qualora a interessarsene fosse anche un giocatore di ruolo di questa ambientazione.

L’obiettivo è un carico imponente di anduja (che dà il nome alla cittadina di Porto Anduja dove si svolge la storia) che in Brancalonia è un salume dalle proprietà magiche: la mercanzia è stata già rubata da altri ai legittimi proprietari e nascosta in un magazzino che il protagonista ha individuato. Il furto dovrà essere compiuto in tutta fretta entro una notte, prima che la notizia si sparga e a interessarsene siano gruppi e individui ben peggiori del nostro “eroe”.

L’elemento aleatorio è del tutto assente, non ci sono dadi da tirare ma sarà il leggiocatore a dover fare le scelte giuste e soprattutto a capire come gestire al meglio le sue risorse di Tempo, Segretezza e Fortuna che lentamente diminuiranno fino a esaurirsi con effetti deleteri. L’esperienza non si conclude qui ma è arricchita da una mappa da “navigare” (con tanto di luoghi nascosti), qualche enigma e la necessità di trovare dei Complici, uno dei quali non immediatamente dichiarato.

Per portare a compimento con successo il furto è necessaria una fuga finale via mare o via terra, e da quello che ho potuto sperimentare finora il secondo percorso è decisamente più complicato.

Il tono è quello ridanciano e parodistico di Brancalonia, con molti ammiccamenti e qualche anacronismo che aggiunge fascino al tutto. Un bardo di nome Nino Dungeon non lo avrei tollerato in un altro contesto. Cionondimeno Mauro Longo si è anche concesso qualche spazio in cui evocare la disperante miseria degli orfani, e non solo la loro, dei bassifondi.

La storia prevede una grande varietà di possibili finali e nonostante certe morti siano piuttosto cruente non mancano rare situazioni (una in particolare) in cui si “perde” ma tutto sommato ci si può ritenere soddisfatti. Un’appendice attribuisce un «distintivo» al leggiocatore a seconda di come abbia portato a termine la missione, fornendo così indizi su cos’altro poteva succedere nell’avventura e quindi spingendolo a riprovarla più volte per godersela fino in fondo.

A illustrare il librogame ci sono le matite di Fabio Porfidia già viste sui manuali di Brancalonia più qualche illustrazione di Lorenzo Nuti, altro habitué dell’ambientazione. La copertina è opera di Vittorio Santi e Massimo Malosso. Il tutto servito da una grafica molto curata ma per nulla invasiva.

venerdì 11 aprile 2025

Ricevo e diffondo

 

Vittorio GIARDINO con PAOLO RUMIZ

Ven 11/04/25 18:00

presenta I cugini Meyer. Una nuova avventura di Max Fridman - Rizzoli. 

 

In questa nuova avventura, la prima dopo quasi vent’anni, l’agente segreto creato da Vittorio Giardino vivrà sulla propria pelle gli orrori del nazismo.

 

12 marzo 1938 le truppe tedesche invadono l’Austria. In aprile, dopo un plebiscito, il paese diventa una provincia del terzo reich e la vita degli ebrei si fa ogni giorno più penosa. Molti di quelli che ne hanno la possibilità decidono di andarsene, anche se espatriare è complicato, costoso e pieno di incognite. Per gli altri, la situazione continua ad aggravarsi; fra questi ultimi ci sono i Meyer di Vienna, lontani cugini dei Fridman di Parigi. Le drammatiche notizie della loro condizione raggiungono ben presto i parenti francesi, perciò è inevitabile che anche Max Fridman, lo voglia o no, ne resti coinvolto.

 

Vittorio Giardino (1946) è il più raffinato autore di fumetti italiano. Il suo segno meticoloso e impeccabile gli permette di spaziare tra i generi, con incursioni nel poliziesco, l’eros, la spy story e il romanzo di formazione che hanno conquistato il pubblico internazionale.

In dialogo con Paolo Rumiz.


https://www.librerielovat.com/ev/event/vittorio-giardino/

lunedì 7 aprile 2025

Ricevo e diffondo

 E’ boom per PLAY e la sua “evolution” a Bologna:

oltre 34mila visitatori nella tre giorni del Festival del Gioco

 

Si è chiusa ieri la sedicesima edizione del Festival del Gioco, che per la prima volta si è tenuta nella sua nuova “casa” a BolognaFiere. La nuova location ha accolto 34mila persone (visitatori unici) in tre giorni per un’edizione da record: 4 padiglioni, 43.000 mq coperti, oltre 200 espositori, 914 eventi, oltre 1.500 studenti di circa 90 classi e il tutto esaurito per gli oltre 3.000 tavoli di giochi presenti al Festival

 

Tornare a giocare nella nuova sede bolognese è la mossa vincente di PLAY 2025: l’evento conferma la sua crescita di anno in anno affermandosi come l’evento leader del gioco analogico in Italia. Il Festival del Gioco segna un incremento considerevole di visitatori rispetto all’edizione modenese del 2024: più persone su spazi più ampi (oltre 34mila visitatori unici su +50% di superficie), quasi 3.000 tavoli di giochi (+30%) e maggiori servizi per pubblico, editori, associazioni.

“Entra, scegli gioca” è, da sempre, la formula del Festival del Gioco che ha già annunciato le date per la 17esima edizione: PLAY aprirà nuovamente le porte sul mondo del gioco dal 10 al 12 aprile 2026 a BolognaFiere.

 

"La scelta logistica di BolognaFiere, con i suoi ampi spazi e servizi, ha reso possibile accreditare sempre più PLAY come evento di peso internazionale nel mondo del gioco analogico. Tutti i quattro padiglioni - dedicati ai giochi da tavolo, di ruolo, di miniature, di carte, scientifici, per famiglie - hanno riscosso un grandissimo successo offrendo un’offerta ludica senza precedenti ai 34mila visitatori di questa edizione, molti dei quali sono tornati per più giorni. Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti, così come lo sono gli espositori, le associazioni e gli editori presenti in fiera, che hanno apprezzato le maggiori possibilità in termini di spazi e servizi offerti dal quartiere fieristico bolognese” ha sottolineato Silvia Pozzi, Project Manager di PLAY- Festival del Gioco.

 

“Evolution” è stata la parola chiave di questa edizione del 2025 che ha accolto grandissimi autori di fama mondiale, content creator, master, autori indipendenti e una nazione ospite, una nuova tradizione di PLAY che ha visto per la prima volta autori ed editori in rappresentanza della Croazia. Un Festival che continua ad ampliarsi, per la qualità e la quantità delle sue proposte. L’area scientifica di PLAY si conferma un fiore all’occhiello dell’evento, facendo del gioco uno strumento didattico di apprendimento: oltre 1500 studenti - arrivati da scuole di tutta Italia - sono stati coinvolti nelle proposte didattiche di sei Atenei italiani e dieci Istituti di ricerca scientifica e storica.

Un debutto importante è stato il padiglione riservato ai trading card games, animato da un fitto programma di tornei e competizioni di carte collezionabili.

 

Le grandi ludoteche di PLAY in questi tre giorni sono state prese pacificamente d’assalto: il nostro motto “entra, scegli, gioca” si è tradotto in oltre un prestito al minuto, con oltre 2.600 prestiti complessivi e i tavoli del gioco di ruolo sempre pieni. Qui carte, pedine e dadi diventano catalizzatori di incontri faccia a faccia, contrastando l'isolamento e favorendo il confronto - commenta Andrea Ligabue, direttore artistico di PLAY - L'industria ludica ha conosciuto una vera rinascita, con oltre 800 titoli pubblicati all’anno, che spaziano dai complessi giochi strategici ai party game accessibili a tutti. Particolarmente significativa è la diffusione dei titoli basati sulla cooperazione, dove la vittoria dipende dalla capacità di tutti di coordinarsi e sviluppare tattiche collettive. Queste esperienze attorno a un tavolo stimolano funzioni cognitive essenziali - dall'elaborazione logica alla memoria visiva – mentre, simultaneamente, coltivano abilità interpersonali fondamentali come l'empatia, la negoziazione e la comunicazione efficace”.