Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)
TIMOTHÉE TITAN (TIMOTY TITAN)
(Francia 1987, in Le Journal de Mickey, © Corteggiani/Cavazzano, fantascienza, ragazzi)
François Corteggiani (T), Giorgio Cavazzano (D)
Pubblicata in Italia su Il Giornalino, la serie racconta di un bambino che per cercare i suoi genitori (misteriosamente scomparsi a causa di alcuni strani esperimenti) si imbarca in una odissea attraverso mondi alternativi insieme ad altri buffi personaggi. La serie è stata recentemente ristampata in due volumi a colori da ReNoir.
Il Pianeta Jac (1993) in Il Giornalino 17 del 1994. François Corteggiani (T), Giorgio Cavazzano (D)
Timoty e i suoi amici approdano sul Pianeta Jac, un buffo corpo celeste con la forma di lisca di pesce e salami che gli orbitano attorno. Gli abitanti di questo mondo sono dei chiari omaggi ai personaggi e agli scenari creati da Benito Jacovitti, resi con grande maestria da Cavazzano. Apparentemente «il grande Jac» è un crudele tiranno, ma in realtà si tratta di un doppione del vero Mago Jac, che ha preso vita quando il cartoonist ha disegnato un suo autoritratto con una matita magica. Il vero Jac risolverà la situazione grazie a una gomma per cancellare (anch’essa magica) e all’intervento dei suoi ospiti.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)
TOUR DE FRANCE
(Italia 2006, © Frezzato, reportage)
Massimiliano Frezzato ed Eleonora Trinca (T), Massimiliano Frezzato (D)
Nel 2005 il fumettista Massimiliano Frezzato viene invitato in Francia dal suo editore per una tournè di dedicaces.
Tour de France è un’opera unica, in cui l’autobiografismo non solo non è autocelebrativo o autoconsolatorio, ma è addirittura avvincente e appassionante. Frezzato alterna schizzi rapidi a composizioni più complesse, ma tutto è perfettamente equilibrato, oltre che splendidamente disegnato, e anche gli schizzi più veloci denotano un’attenzione profonda. La ricerca sperimentale (sul linguaggio, sugli accostamenti arditi, sul collage) non è mai facile ostentazione ma è sempre perfettamente funzionale alla narrazione.
Inoltre è interessantissimo vedere i retroscena meno conosciuti del lavoro di fumettista, ed è lodevole che un professionista di altissimo livello come Frezzato si metta a nudo con tanta semplicità e spontaneità.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)
ZENO PORNO
(Italia 1998, in Blue, © Paolo Bacilieri, underground d’autore)
Paolo Bacilieri
“Fumetto in libertà” in cui Bacilieri mette su carta i suoi ricordi, le sue passioni e piccoli siparietti tratti probabilmente dalla sua quotidianità. Zeno Porno è stato ospitato da diverse riviste e case editrici ma Bacilieri ha saputo adattarsi senza problemi ai diversi pubblici di riferimento, ottenendo forse da questo vagabondare del suo personaggio uno stimolo ulteriore a sperimentare.
Pseudofumettisti: il protagonista Zeno Porno sarebbe uno sceneggiatore di fumetti Disney, ma non viene dato molto peso a questo suo aspetto nelle storie (d’altronde, pare che sia pure stato un agente segreto della CIA!). Nella serie sono presenti inoltre molti omaggi ad altri autori e fumetti.
Esiste anche un episodio dedicato proprio all’ambiente dei fumettari e al sottobosco di persone che lo animano, e qui Zeno Porno viene tratteggiato più come un disegnatore (o autore completo) che come uno sceneggiatore. Si tratta dell’episodio F.d.F. pubblicato sul numero 6 di ANIMAls: oltre a Zeno Porno altri fumettisti d’invenzione che vi compaiono (o che vengono citati) sono Fabio Faletti, celebrato maestro stufo del suo mestiere, Annaluce Pistoletto, sedicenne triestina di belle speranze, Beppe Porcheddu e un certo Maslov, autore di graphic novel molto bravo a disegnare gli alberi.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
EL MERCENARIO (IL MERCENARIO)
(Spagna 1980, in Cimoc, © Norma Editorial, fantasy)
Vicente Segrelles
Amatissimo da Federico Fellini e considerato da Möebius il miglior fumetto del mondo, per alcuni critici e lettori è solo una serie di splendidi dipinti a olio che coprono trame esili e stupide. Nel 1982 Vicente Segrelles visse a Lucca una situazione del tutto simile a quella che vivrà Walter Chiari al Festival del Cinema di Venezia nel 1986.
Aldilà della seriosità del suo fumetto più famoso (che presenta in effetti scene piuttosto crude) Segrelles è un autore dotato di un buon piglio umoristico e ha anche creato la serie comica Lo sceriffo Pat. Non deve stupire quindi che anche ne Il Mercenario abbia centellinato qualche elemento buffo, anche se la cosa sorprendente è che spesso si tratta di riferimenti metatestuali al fumetto: nell’episodio breve Il Papiro, ad esempio (in italiano su Euracomix 49) l’oggetto che dà il titolo alla storia è formato da geroglifici che ricordano molto da vicino una sequenza narrativa stilizzata.
E soprattutto, una citazione (auto)ironica palese si trova nella buffa copertina in cui l’arcinemico Claust segue con attenzione le versioni a fumetti delle storie del suo avversario, sotto lo sguardo (di riprovazione?) della sua assistente.
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