martedì 28 giugno 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) KAYAN

Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

Kayan  (Lanciostory 16/97)

Gli spietati e brutali unni gli hanno massacrato tutta la tribù e così il nerboruto persiano Kayan si lancia al loro inseguimento per steppe e vallate, bramoso di ammazzare il suo arcinemico Attila e di liberare così il mondo da tanta barbarie. Dopo un primo ciclo di storie autoconclusive (in cui tra l’altro era maggiormente presente l’elemento sovrannaturale) Kayan vive il suo periodo “romano” e poi, alla caduta di Roma, quello “vandalo” a Tunisi. L’iconografia iniziale sembra assai debitrice al Conan di Howards [sì, avevo scritto proprio «Howards» con la “s” finale... si tratta di Howard, ovviamente], che in America stava furoreggiando sotto forma di comic book [in effetti negli Stati Uniti il comic book di Conan esordì nel 1970, Kayan è del 1977: un’influenza può esserci stata], ma in seguito il disegno si semplificherà molto (già dopo il 10° episodio) quando ai Villagran succederà l’equipo di Gomez Sierra (e per chiudere il cerchio, i Villagran saranno tra gli illustratori chiamati dalla Marvel a disegnare le avventure del Cimmerio) [qualche precisazione sui disegnatori: la dicitura «Zaffino/Villagran/Barreto» venne usata dall’Eura per dare l’idea di un corpus uniforme, o forse perchè non potevano o volevano segnalare il vero disegnatore di ogni singolo episodio, mentre in realtà questi nomi si avvicendarono progressivamente alla realizzazione di Kayan: fino al sedicesimo episodio (almeno quello italiano, vedi ultima nota tra parentesi quadre in basso) ci lavorarono Zaffino, che creò il personaggio, e Barreto che lo continuò (presumibilmente dall’11° episodio come ho scritto sopra) e in seguito subentrò Enrique Villagran/Gomez Sierra. È chiaro che nell’ultima fase della vita del personaggio non si possono escludere interventi di altri collaboratori dei Villagran, com’era costume nello studio dei disegnatori, tra cui forse anche gli stessi Zaffino e Barreto, ma lo stile rimane quello di Gomez Sierra]

Nonostante i disegni non siano documentatissimi (Kayan sembra più un metallaro svedese che non un guerriero persiano, senza parlare dell’abbigliamento “dark” di Attila) Wood è veramente riuscito a ricreare un mondo e ad immettere una buona dose di credibilità in un’epopea di proporzioni titaniche. E, in ogni caso, rimangono comunque delle avventure coinvolgenti e ben costruite. Kayan è una serie relativamente vecchia ma Wood la concluse solo dopo il 1994 (data di uscita del volume Speciale Eura, in cui lo sceneggiatore dichiarava di stare ancora lavorando al personaggio).
Kayan è stato ristampato sui numeri 22 e 23 de I Giganti dell’avventura. [l’Eura pubblicò 46 episodi, sia su Lanciostory che in volume (dove furono però privati delle splash page in apertura di capitolo) sui 48 totali visti in Argentina]

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