lunedì 22 giugno 2015

L'ho saputo questa mattina

"Es el primer pariente que puedo enterrar y eso no es poco"

6 commenti:

  1. Mamma mia che storiaccia, quella. Sarebbe da raccontare, in un modo o nell'altro. O forse anche no.

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    1. In molti fumetti argentini dei tardi '70/primi '80 puoi cogliere riferimenti alla dittatura. Una breve storia-omaggio a Oesterheld scritta da uno della banda dei Sardi (non ricordo chi) e disegnata da Zanotto la trovi nel volume-catalogo "Donde Està Oesterheld?"

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    2. Beh, anche se vista attraverso una vena distorta e allucinatoria, quella nel Dracula di Alberto Breccia rimane una spietata denuncia a quella dittatura. Difficile da dimenticare. Ma di casi simili ce ne sono parecchi.
      Il volume "Donde està Oesterheld?" non l'ho mai visto in giro ma mi piacerebbe parecchio metterci le mani sopra.

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    3. Vero: in un episodio del Dracula di Breccia venivano proprio mostrate le brutture della dittatura. E mi pare che il povero vampiro se ne scampasse inorridito nella sua bara...

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  2. Da raccontare sarebbe l'ipocrisia della gente. Oggi frigna anche il Papa, ma se vai a vedere come si comportò allora sembra che ci siano due Bergoglio, a seconda di chi te la racconta.
    La vera vergogna è non voler vedere, è che mentre queste cose succedono nessuno faccia nulla. Qualcuno ricorda articoli, iniziative per il boicottaggio dei Mondiali del '78? In Italia niente, qualcosa in Olanda ma alla fine nessuno si tirò indietro. E le cose si sapevano (certo non tutto)... nel 77 avevano cominciato a manifestare le madri di Plaza de Mayo.

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    1. Nel mondo del fumetto denunciarono la cosa quasi in tempo reale, addirittura sui settimanali dell'Eura se ben ricordo.
      Ma il mondo del fumetto conta quello che conta.

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