lunedì 27 agosto 2012

Marco Bianchini come Stefano Tamburini?


Seguendo l’esempio di Bruno Munari Stefano Tamburini si era inventato un metodo di lavoro originale per il suo Snake Agent (e non solo): prendeva del materiale preesistente e lo fotocopiava “creativamente” muovendo l’originale nella macchina per ottenere particolari effetti.
 La sua lezione è stata raccolta inaspettatamente anche nel fumetto popolare. In Mister No 172 (Nel Regno dei Fang), scritto da Alberto Ongaro, Marco Bianchini utilizza più o meno lo stesso sistema, partendo da disegni suoi, per rappresentare i poteri medianici di un personaggio.

sabato 25 agosto 2012

Non per fare lo stronzo...

...ma quanto riportato da Leonardo Gori sul numero 4 (ottobre 1995) di IF non è corretto.
Hugo Pratt aveva infatti già avuto modo di omaggiare Paperino e le produzioni Walt Disney in generale nel celebre Asso di Picche, nel secondo episodio della saga del "Club dei 5" (l'immagine qui sotto è tratta dal numero 30 di Sgt. Kirk datato dicembre 1969), forse riprendendo una copertina reale dell'epoca:


giovedì 23 agosto 2012

martedì 21 agosto 2012

L'intervista che non potrò più fare

()

Fumettisti d'invenzione! - 45


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)

INSEPARABILI
(Italia 2012, Mondadori, drammatico)
Alessandro Piperno

Seconda parte del dittico Il fuoco amico dei ricordi. Filippo, uno dei due figli di Leo Pontecorvo, trascorre placidamente la sua vita da genero di un ricchissimo uomo d’affari e continua a dedicarsi senza pretese al disegno e ai fumetti. Suo malgrado diventa una star internazionale grazie al film d’animazione Erode e i suoi pargoli, tratto da un suo abbozzo di fumetto che la moglie starlette sottopone al suo agente. Contemporaneamente, il fratello Semi sta vivendo un periodo critico a livello personale ed economico.
Nonostante dimostri di conoscere molto bene il mondo del fumetto e i suoi autori, Piperno sembra in alcuni punti del romanzo immaginarlo molto più legato ai cartoon di quanto non sia in realtà, ma può darsi che si tratti di una scelta dettata dall’identità del vero narratore che viene svelata alla fine.
Inseparabili ha vinto il Premio Strega 2012.
Pseudofumetto: quando erano ragazzini Filippo scriveva e disegnava per il fratello Samuel le avventure di due uccelli supereroi, gli Inseparabili.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

VAL
(Argentina 1991, in Humi, © La Urraca/Slongo, fantasy)
Fabian Slongo

Il giovane Valerio si ritrova imprigionato nella pagine di una versione modernizzata di Prince Valiant in cui gli stessi protagonisti sono molto critici verso i nuovi autori e le modifiche che hanno ideato per vendere di più.
Da comprimari metanarrativi i due anonimi fumettisti acquistano progressivamente maggior peso mentre il loro fumetto si riempie di trovate sempre più demenziali.
Pseudofumetto: Val edito da Tinta Editores, una versione un po’ rincoglionita del Prince Valiant di Harold Foster.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

FORTUNE AND GLORY (FORTUNA E GLORIA)
(Stati Uniti 1999, © Bendis/Oni Press, autobiografia, satira)
Brian Michael Bendis

Il fumettista indie (ma la Marvel era dietro l’angolo) Brian Michael Bendis cerca di sfondare nel mondo del cinema ma colleziona solo frustrazioni.
Pseudofumetti: l’impietosa descrizione del mondo del fumetto mainstream nordamericano viene accompagnata da una rassegna di finti comic book dai titoli illuminanti: Sword of the Areola, Nvar, Hump Legion, Agent of Smegma, Hootchie and the Hosemonster, TnA, Robitussen 2000, Vaginauts, Lady Taint, Slice, Captain Fabu, The Nippler, Ass Patrol (anche in versione manga), Kinsey 6, Labia Majora, Mask of Poon Tang, Quivers, Prim Team, Rager, Shi-t, Clit, Spit, Tit, Ditz, Pitz e Wet Pussy (quest’ultimo attribuito a Marc Andreyko, amico e collega di Bendis). La satira non risparmia nemmeno le rivista di critica Wizard e Comics Journal.

[TELEVISIONE] ALTRO (pag. 129)

DRAGOSTEA DIN TEI

Nel 2003 la canzone Dragostea Din Tei fu una grande hit internazionale del complesso moldavo O-Zone; in Italia venne ripresa clandestinamente nel 2004 in versione dance dalla cantante Haiducii. Alla fine del video ufficiale si scopre che tutte le peripezie della band erano solo un fumetto disegnato da uno dei componenti.

lunedì 20 agosto 2012

MasterComix 4 - Hombre 2


Buona idea quella dell’Aurea di presentare il secondo e conclusivo volume di Hombre immediatamente dopo il primo, senza mettere alla prova la pazienza e la memoria dei lettori.
Pur con certi dialoghi e alcuni passaggi anche qui poco chiari, la trama decolla e si arriva caracollando allo sontro finale tra l’inseguitore e il protagonista, di cui vengono spiegate motivazioni e origini. Mi pare inoltre che Wiechmann abbia ideato delle storie un po’ più originali di quelle viste in precedenza ma d’altra parte avendo già sfruttato le situazioni più classiche nei primi episodi sarà stato inevitabile inventarsi qualcosa di un po’ più articolato che si discostasse dal già visto.
Méndez fa un ottimo lavoro (bellissimi i suoi animali) ma mi pare che la qualità della stampa sia peggiorata rispetto a quanto visto nel primo volume. O forse Méndez disegnava sul serio solo a matita senza ripassare a china. L’ultimo dei redazionali viene interamente dedicato a lui e alla sua sfortunata parabola artistica.
Ignoro se in origine le due uscite che l’Aurea ha prodotto facessero parte di un unico volume, presentarle in un’unica soluzione avrebbe senz’altro costituito un buon sostegno alla leggibilità e al portafoglio dei lettori. Anche perchè, tra frontespizi dei singoli episodi e pagine di raccordo lasciate desolatamente in bianco non è che ci siano poi molte tavole a fumetti. Se poi confrontiamo questa foliazione con i malloppi che immagino siano stati i precedenti Alvar Mayor e Cayenna...
Da notare a pagina 49 un’ulteriore prova, non che ce ne fosse bisogno, dell’inutilità della rinumerazione delle tavole: quella indicata come tavola 7, oltretutto unica “pecetta” di tutto il volume, è in realtà la sesta dell’episodio.
In ultima analisi, un volume da acquistare per i patiti di western, per chi vuole gustarsi i disegni di Méndez o per chi vuole sostenere l’Aurea. E anche per chi vuole ridacchiare con qualche refuso involontariamente malizioso.

domenica 19 agosto 2012

Un historietista da riscoprire

Carlos Alberto Magallanes.
Dotato di un grande gusto per la composizione e di una buona conoscenza dell'anatomia, poteva vantare anche una grande espressività, un forte dinamismo e un ottimo gioco di chiaroscuro laddove necessario. Belli anche i panneggi delle vesti e più in generale il tratteggio. Notevoli anche le occasionali derive grottesche a un passo dalla caricatura.
Dal prezioso volume Evocando viñetas apprendo che Magallanes morì poco più che quarantenne a causa delle condizioni economiche avverse, della pressione costante e del tabagismo che caratterizzarono la sua vita di fumettista.
Essendosi dedicato quasi esclusivamente alle storie gauchesche è totalmente sconosciuto in Italia, fatta eccezione per un libero su Skorpio.

sabato 11 agosto 2012

Se veramente gli faranno una statua...

...un pezzetto sarà anche mio.
...che poi è abbastanza sospetto che si dica che questa edizione è limitata ma non ci sia scritto da nessuna parte, nemmeno su internet, a quante copie.

Ho notato inoltre con grande rammarico che non solo in Italia (e in generale in Europa) non siamo più in grado di stampare decentemente. Ecco cosa sono diventati alcuni dei disegni interni, quelli che in origine avevano un tratteggio più fitto:
I segni tremolanti e impastati non si possono nemmeno giustificare con la scusa della riproduzione "anastatica" e di un probabile passaggio allo scanner della fonte originale, perchè anche la nuovissima illustrazione del redivivo Erol Otus soffre degli stessi problemi di definizione:



venerdì 10 agosto 2012

Un'idea originale

Non troppo originale, in effetti: già su Il Mucchio Selvaggio comparivano canzoni "fumettate" e mi pare che tra queste ci fosse pure Space Oddity. Non sono riuscito a trovarne traccia su internet ma in compenso ho fatto questa piacevole scoperta.
Pur con tutte le ingenuità e l'inesperienza del caso (oltre a un uso massiccio del computer che finisce per mettere in risalto i difetti del disegno invece che nasconderli), Roberto Eriani riesce a costruire una serie di sequenze piuttosto coinvolgenti e sufficientemente "narrative". Molto buona la composizione delle tavole.
E poi, diamine, è gratis!

mercoledì 1 agosto 2012

Fumettisti d'invenzione! - 44


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

GARI FOLCH (IDEM)
(Spagna 1984, in Rampa Rambla, © Mundet, biografismo fantastico)
Mundet [Joan Mundet]

Commossa e partecipata testimonianza (che trent’anni dopo diventa celebrazione) di un periodo indimenticabile del fumetto europeo e spagnolo in particolare. Nonostante il fumetto sia intitolato al personaggio femminile di maggiore rilevanza il vero protagonista è il suo fidanzato Joan Fornells che cerca di farsi strada nel mondo del fumetto raccogliendo però esperienze anche molto negative.
La storia è oggi universalmente conosciuta come Gari Folch ma in origine riportava solo il nome di battesimo della protagonista.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

ASTÉRIX (IDEM)
(Francia 1959, in Pilote, © Editions Albert-René, umoristico)
René Goscinny (T), Alberto Uderzo [Alberto Aleandro Uderzo] (D)

Vercingetorige depone le armi ai piedi di Cesare ma un villaggio di irriducibili Galli non si arrende all’invasore, forte della pozione magica che li rende invincibili.
Negli anni ’60 la rivista Pilote era solita ospitare come anticipazione una tavola inedita che facesse da prologo all’episodio in programmazione dalla settimana successiva. Occasionalmente vi fecero capolino anche gli stessi Goscinny e Uderzo.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

SPAWN (IDEM)
(Stati Uniti 1992, in Malibu Sun, © MaFarlane, supereroi)
Todd McFarlane

Dopo la sua morte violenta l’agente speciale Al Simmons ritorna sulla terra come “hellspawn”, essere demoniaco e sfigurato ma dagli incredibili poteri per portare avanti i piani di conquista del demone Malebolge.

Crossing over (1993), su Spawn 10. Dave Sim (T), Todd McFarlane (D)
Terza delle quattro storie che McFarlane commissionò a sceneggiatori-star dell’industria nordamericana (nella quarta Frank Miller cancellerà con un colpo di spugna i contributi di Moore, Gaiman e dello stesso Sim): Spawn/McFarlane compie un metaforico viaggio nell’inferno dei supereroi di cui i loro autori hanno venduto i diritti. Sceneggiatori e disegnatori vengono mostrati come figure incappucciate e legate che si macerano nel rimpianto e nella rassegnazione.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

AFGHANISTAN
(Italia 1990, in Comic Art, © Eredi Micheluzzi, guerra)
Attilio Micheluzzi

Attilio Micheluzzi non aveva solo l’abitudine (irritante o geniale a seconda della disposizione del lettore) di dialogare con i suoi personaggi, ma nell’incompiuto Afghanistan compare di persona alla fine della storia quasi anticipando la sua dipartita che sarebbe avvenuta mentre la storia era ancora in fase di realizzazione.