lunedì 17 agosto 2015

Tre in un colpo solo

Nuovo numero di Linus, il settimo datato originariamente ottobre 1965, nuove apparizioni eccellenti:
Chi sia Don Backy (al secolo Aldo Caponi) lo dice egli stesso. Come curiosità fumettistiche vanno segnalate la sua assidua collaborazione ai primi numeri di Comic Art, addirittura con tanto di ospitata-marchetta pubblicitaria in una trasmissione di Raffaella Carrà, e la realizzazione di veri e propri fumetti, tra cui il più famoso è forse una sua versione del Satyricon ispirata alla traumatica esperienza col Clan Celentano, opera in cui recuperò alcune delle strisce che realizzava a corredo delle sue memorie su Comic Art.
Renato Nicolini è stato invece un politico e uomo di cultura che inventò l'"Estate Romana". Amico di Andrea Pazienza, venne ritratto in alcuni dei suoi fumetti e se non ricordo male fu anche l'ideatore del fumetto promozionale Welcome to Rome sceneggiato da Roberto Dal Pra' e disegnato da una quarantina di disegnatori diversi.
Non ricordo dove, forse su qualche numero di Orient Express, dichiarò di essersi interessato ai fumetti proprio dopo aver vinto l'abbonamento a Linus tramite il quiz riportato in immagine.
Credo ci siano poche possibilità di errore: "M." Cavezzali è sicuramente Massimo Cavezzali, disegnatore umoristico fiorentino che, nonostante abbia sviluppo uno stile poco più elaborato di quello che sfoggia in questa sede (o forse proprio grazie a questo), ha saputo ottenere un grande successo comparendo addirittura su riviste come Il Mago, Orient Express e Il Grifo.
E' uno dei pochi fumettisti italiani che hanno saputo diversificare la propria produzione lavorando anche per riviste non strettamente di settore, creandosi così un bacino d'utenza parallelo a quello dei soli appassionati.

4 commenti:

  1. Fosdick un "romanzetto"?
    Sshhh... Not so loud, Donny! Un po' marchettaro in questa lettera lo sei. Comunque, de gustibus...
    Su Lunari sono d'accordo. Forte questa prima prova di Cavezzali.

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    1. Fosdick era fenomenale, posso capire però il punto di vista di chi comprava la rivista per i Peanuts e si trovava con 30 pagine di Al Capp! Molto meglio lui di Krazy Kat e Dick Tracy, comunque.
      Il Girighiz di Lunari è stato una grande (ri)scoperta, anche perché ha effettivamente una certa continuità interna tra le strisce che lo rende ancora più accattivante a leggerle di fila nell'ordine corretto.

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    2. Lunari lo amavo quasi fisicamente, quando faceva Girighiz e Fra Salmastro da Venegono... con le avventure del diavoletto inetto Menafumo... Negli anni 90, da pendolare, lo ritrovai sui giornalini gratis che davano sui treni (altri tempi, davvero) con le strisce di "Eritreo Cazzulati". Si invecchia, e quasi sempre si invecchia male.
      Krazy Kat è ... poesia pura.

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    3. Krazy Kat è senz'altro fondamentale per lo sviluppo e l'emancipazione del fumetto, un po' come la rivoluzione di Metal Hurlant. Però una volta mostrata questa nuova possibilità di fare fumetti la si può integrare e andare avanti. Magari, nel caso di Krazy Kat, con disegni migliori.

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