Sì, indovinato: nessuna novità in fumetteria e quindi ho ripiegato su un altro Fumetto della Ciopi.
Il pirata del titolo è il cinquenne Tommaso che fugge alla custodia della famiglia in partenza per le vacanze e si precipita insieme al suo peluche maiale/pipistrello nel cimitero dove si trova un monumento dedicato ai caduti in mare: da qui parte per un periplo fantastico assieme al redivivo pirata Barbanera. Da alcuni dettagli mi par di capire che l’autore abbia voluto omaggiare (o parodiare) certi aspetti della Bretagna e non escludo che una nave di marmo esista veramente in qualche cimitero della regione.
Pirata novello! è un po’ un omaggio a Peter Pan (e non solo a quello) e soprattutto una vicenda scatenata in cui quasi a ognuna delle sue 30 tavole c’è un elemento fantastico con cui fare i conti, fino al risolutivo finale in cui si rientra nel mondo reale – ammesso che il viaggio sia stato veramente solo immaginario.
I disegni di Lionel Richerand sono stupefacenti: nonostante sia un prodotto destinato all’infanzia è molto probabile l’influsso del fumetto underground classico, quello degli anni ’60-’70 di Crumb, Shelton e Rodriguez: il tratto molto spesso è integrato da una miriade di segnetti e i dettagli si sprecano (è evidente che in origine Richerand ha curato anche il lettering di onomatopee, tombe e insegne dei negozi) quindi a volersi perdere nei particolari non si resterà delusi.
Un bel fumetto jeunesse come solo in Francia sanno farlo: già un paio di tette in copertina (per quanto lignee) sarebbe impensabile altrove.