lunedì 27 agosto 2012

Marco Bianchini come Stefano Tamburini?


Seguendo l’esempio di Bruno Munari Stefano Tamburini si era inventato un metodo di lavoro originale per il suo Snake Agent (e non solo): prendeva del materiale preesistente e lo fotocopiava “creativamente” muovendo l’originale nella macchina per ottenere particolari effetti.
 La sua lezione è stata raccolta inaspettatamente anche nel fumetto popolare. In Mister No 172 (Nel Regno dei Fang), scritto da Alberto Ongaro, Marco Bianchini utilizza più o meno lo stesso sistema, partendo da disegni suoi, per rappresentare i poteri medianici di un personaggio.

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