Un flashforward ambientato nel 1934 anticipa la storia, che prende le
mosse nel 1922 mostrandoci il protagonista mentre “accudisce” da par suo Lenin
cercando contemporaneamente di sveltirne il trapasso e di farsi legittimare
come suo successore. Ma i propositi di Stalin sembrano essere disperati: in una
lettera che viene letta agli alti papaveri del Comitato Centrale, tra cui lo
stesso Stalin, Lenin chiede esplicitamente la sua destituzione. Alla morte di
Lenin inizia quindi il piano mefistofelico di Stalin per accentrare su di sé
tutto il potere: un progetto che sembra destinato al fallimento sia per
l’ostilità conclamata degli altri dirigenti sia per l’oggettiva rozzezza di
Stalin, paranoico e privo della cultura dei suoi rivali. Vincent Delmas
sviluppa quindi la sceneggiatura come un thriller, e benché l’esito sia
conosciuto riesce a creare la giusta tensione nel lettore, addentrandosi nei
vari rivoli della vicenda portante. Purtroppo però il volume si conclude con il
consolidamento definitivo di Stalin (più una “coda” di mezza pagina ambientata nel
1940 che svela il destino di Trockij) e copre quindi solo metà della sua vita
politica. Credo sia l’unico volume di Historica
Biografie che non si conclude con la morte, o comunque con le ultime gesta,
del protagonista. Anche se il fumetto è stato pensato per essere concluso così
(come da splash page finale) sono
rimasto un po’ interdetto, anche perché della vita di Iosif Vissiaronovic
Dzhugashvili si sarebbe potuto parlare anche di quanto successo prima del 1922.
I disegni di Fernando Proietti,
su storyboard di Christophe Regnault, sono sicuramente validi ma li ho trovati
poco adatti a questo fumetto: il suo stile è espressionista, un po’ Milazzo e
un po’ Zaffino, e un maggiore realismo avrebbe reso meglio l’atmosfera di Stalin, tanto più che essendo ambientato
in Russia e ponendo anche l’accento sulla propaganda un po’ di monumentalismo
non sarebbe stato male. Sicuramente è lodevole come Proietti riesca a far
trasparire le emozioni dei personaggi con le pieghe delle loro bocche, il gioco
degli sguardi e la tensione dei pugni chiusi, ma in fondo gli stessi effetti si
sarebbero avuti anche con uno stile più realistico e dettagliato. I colori sono
dell’Arancia Studio, habitué di
questa collana.
L’apparato storiografico è
firmato da Nicolas Werth e integra bene la lettura del fumetto, precisando ad
esempio che Lenin venne colpito da un ictus (io non l’avevo capito) e spiegando
come certe parti siano frutto di una scelta operata tra varie congetture
avanzate dagli storici. Il “making of” invece è molto povero e non spiega nulla
delle scelte stilistiche degli autori.
Purtroppo questo è l'ultimo numero di Historica Biografie.
RispondiEliminaVeramente sul depliant allegato a uno degli ultimi indicavano anche il terzo di Cleopatra, che sarà il prossimo.
EliminaE poi mica chiuderanno la collana col 35,no?!
Su Zona Bédé dicono "questo mese"... Io sono fermo al n. 26 perché non è più arrivata in fumetteria.
EliminaMah, io spero che la collana continui. Materiale non ne manca. E fidati, il 35 è stato veramente annunciato. Certo, il fatto che ne abbiano annunciati solo tre dopo il 32 mi fa venire il dubbio che siano gli ultimi, Ma non dispero!
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