Toh, alla fine è uscito, ormai
avevo perso la speranza. Anzi, me n’ero proprio dimenticato.
Questo finale di stagione rivela
parecchio ma introduce anche nuove situazioni che necessitano di ulteriori
sviluppi e chiarimenti. E infatti viene annunciata una terza stagione.
Ne Il Giorno del Giudizio due vicende scorrono parallele: da una parte
il boss di Volt, che scopriamo chiamarsi Browno (quasi come il gestore di una
fumetteria, anzi due, di Udine…), partecipa a una riunione dei Guardiani dove
il suo operato viene contestato (sul perché venga contestato e quale sia il suo
«operato» è meglio tacere per evitare spoiler), dall’altra il protagonista si
ritrova da solo in fumetteria dove T-Rex ha colonizzato il negozio con delle
sue repliche robotiche! Il titolare della serie viene quasi messo in secondo
piano lasciando la scena agli altri, fino al colpo di scena finale in cui
emerge il suo lato negativo.
La sequenza dello scontro di Browno
contro i suoi tre contestatori è una parodia (credo) degli infiniti combattimenti
di manga tipo Dragonball e
francamente l’ho trovata un po’ lunga e noiosa (anche se i nomi delle mosse
sono divertenti), ma per fortuna la rivelazione di come stessero veramente
combattendo ha risollevato farsescamente il tutto.
Vengono chiariti i rapporti tra i
Guardiani e le M.O.M.S., si scoprono gli infiltrati nei rispettivi ranghi e
viene spiegato chi è il misterioso uomo coi baffi. In sostanza, non si può
parlare troppo di questo episodio senza rischiare di rovinarne la lettura, per
cui non aggiungo altro. Se non che Rocket, il “cagnolino” di Volt, ha un ruolo
determinante nonostante pensassi che la sua introduzione fosse stata giusto una
trovata estemporanea. E comunque, con tutti i mesi passati dalla sua
apparizione, chi se lo ricordava?
Purtroppo manca L’Uomo Pigro, che è stato il pezzo forte
degli albetti di questa seconda stagione. Stagione che si è concentrata anche sulla
caratterizzazione del cast che ruota attorno a Volt e alla definizione del suo
universo narrativo, e forse per questo ogni tanto ha accusato il colpo
risultando un po’ lenta. Dopo un esordio molto promettente
c’è stata forse una flessione qualitativa dovuta anche a divagazioni
citazioniste, ma con gli ultimi tre episodi Volt
si è risollevato alla grande. Di certo la periodicità molto stiracchiata non ha
giovato al godimento della testata, e viene spontaneo chiedersi chissà quando
vedremo il seguito così come nasce il timore che dovremo sorbircelo centellinato
come in questa Stagione 2. Ma per fortuna nell’editoriale Andrea Ciccarelli
auspica e anticipa che prossimamente vedremo Volt in una veste editoriale diversa.
Urca, lo devo recuperare! Prossima tappa: la mia fumetteria di fiducia! :D Comunque Stefano è proprio bravo
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