Curioso esperimento con cui si è
cercato di forzare i limiti del genere supereroistico per approdare a qualcosa
di diverso e più maturo. L’esperimento non è riuscito del tutto visto che gli
elementi di base sono troppo ingombranti.
Il volume vorrebbe essere un noir in cui Cole Cash/Grifter
(“supereroe” che usa pistoloni ma che di poteri pare non averne) si trova
invischiato nel tentato omicidio di John Lynch, il Nick Fury dell’universo
Wildstorm. Il tutto è una macchinazione del supercriminale Tao che, come si
addice al genere, complica in maniera infernale una trama che alla fin fine è
semplicissima. Ma il bello dei polizieschi è la strada fatta per trovare il
bandolo della matassa, ci mancherebbe. Il fatto che alcuni personaggi abbiano
poteri psionici e possano manipolare le percezioni degli altri aumenta la
confusione e le comparsate di altri supereroi rendono un po’ ridicole alcune
sequenze.
Ed Brubaker mi è sembrato
eccessivamente verboso: è più che lecito, anzi fisiologico, che volendo
scrivere un noir dedichi moltissimo
spazio ai pensieri del protagonista e alla battute pungenti, ma l’equilibrio
tra azione, spiegazioni ed elucubrazioni varie pende troppo verso queste
ultime.
Inoltre questo Point Blank nasce come prequel di un’altra serie Wildstorm, la Sleeper propriamente detta, di cui mi
viene il sospetto che sia stata più che altro un veicolo promozionale.
Wikipedia riporta Point Black come
precedente a Sleeper, come sarebbe
logico aspettarsi, ma nell’elenco dei volumi della Magic Press in appendice i
primi due volumi di Sleeper
risultavano all’epoca già editi.
Notevolissimi per espressività e
ricchezza di dettagli i disegni di Colin Wilson, che invece su La Jeunesse de Blueberry non mi aveva mai
convinto.
Per 7,50 € (anche questo è un
socio del club del -25%) lo metto abbastanza soddisfatto nella collezione
vicino ai volumi di Authority senza
alcuna voglia di approfondire con gli altri volumi.