domenica 25 dicembre 2016

Fumettisti d'invenzione! - 108

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS (pag. 24)

UNA MANO DALL’INFERNO
(Italia 1991, in Le Forze del Male, © Internazionale Ediperiodici S.r.l./ELVIFRANCE S.a.r.l., horror, pornografia)
Autore non identificato (T), Lorenzo Lepori (D)

Un maniaco omicida e piromane che si firma “Castigatore” ha intrapreso una crociata contro i fumetti dell’orrore. Noel Scheider in arte “Tyhpon”, fumettista di successo del genere “gore-comics”, si trova coinvolto nella vicenda e risolve il mistero del Castigatore con l’aiuto dei demoni che disegna.
Oltre a essere simpatica e divertente, la storia è splendidamente disegnata da Lorenzo Lepori.
Pseudofumetti: all’inizio della storia viene fatta saltare in aria la redazione di una casa editrice che pubblica fumetti horror e osé, l’EDITRICE O.R.C.A., chiaro riferimento ai fumetti editi dal concorrente Renzo Barbieri sotto il marchio dello Squalo.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

JÉRÔME MOUCHEROT (IDEM)
(Francia 1984, in (a suivre), © Boucq/Casterman, surreale)
François Boucq

Originariamente personaggio di brevi storie in cui non era necessariamente il protagonista principale, Jérôme Moucherot è un agente assicurativo in un mondo in cui l’umanità è divisa in tribù animalesche e in cui la realtà può subire delle variazioni improvvise e assurde.
In seguito gli verrà dedicata la serie Les Aventures de Jérôme Moucherot calibrata sui più classici volumi cartonati (ma le storie rimarranno sempre fortemente grottesche e surreali).

Le Coup qui tue du Manga Jutsu in (a suivre) 225 (1996). François Boucq.
Jérôme Moucherot prende lezione di estetica e narrazione manga insieme ad altri personaggi del fumetto occidentale.

[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)

I FUMETTI SALVANO IL MONDO
(Italia 2016, racconto in Dall’Altra Parte, Cut Up Publishing, fantascienza)
Moreno Burattini

Degli invasori alieni rinunciano ai loro propositi di conquista della Terra dopo aver rinvenuto dei fumetti con protagonista un supereroe che li stermina.
Pseudofumetto: Alien Hunter, un fumetto di grande successo scritto e disegnato da un anonimo fumettista che mette su carta i suoi incubi.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

DAREDEVIL (DEVIL)
(Stati Uniti 1964, nel comic book omonimo, © Marvel, supereroi)
Stan Lee [Stanley Martin Lieber] (T), Bill [William Blake] Everett (D)

Figlio di un pugile compromesso con la malavita (ucciso perché si rifiuta di truccare un incontro), Matt Murdock rimane cieco a seguito del contatto con sostanze tossiche, che gli acuiscono gli altri sensi fino all’inverosimile e gli donano un vero e proprio radar incorporato.
Così difenderà la giustizia nei doppi panni dell’avvocato Murdock e del supereroe Devil.

At the Stroke of Midnight! in Daredevil Annual 1 (1967). Stan Lee (T), Gene Colan e John Tartaglione (D).
Durante una feroce tormenta di neve il disegnatore Gene Colan raggiunge lo sceneggiatore Stan Lee per portargli le ultime dieci pagine del prossimo episodio Daredevil da sceneggiare. Il giorno successivo Stan Lee gli espone il suo delirante progetto per un nuovo plot.
Questa breve storia di tre tavole offre una testimonianza, per quanto ironica, del metodo di lavoro della Marvel classica: le storie erano frutto della collaborazione tra sceneggiatore e disegnatore, oppure erano principalmente dovute a quest’ultimo e poi dialogate da Stan Lee.

13 commenti:

  1. E' una versione più Cary Grant e meno Jack Lemmon della storia How Stan Lee and Steve Ditko create Spider-Man che accompagnava il famoso primo annual di Spidey ( 1964) con i Sinistri Sei. La storia è stata tradotta + di una volta anche da noi.
    Qualche anno fa - seconda metà degli anni novanta del secolo scorso -Kur Busiek e Pat Oliffe hanno riempito gli interstizi nella continuity del Ragno al tempo di Ditko con una serie nomata Untold Tales of Spider-Man ( vista da noi sullo zine Wiz e poi su di uno speciale con gli ultimi numeri ). Il dinamico duo ha omaggiato Stan e Steve con un raccontino di poche pagine che richiamava quello del 1964.

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    1. Grazie Crepascolo ("Grazie Graziano" suona ridondante), questa segnalazione è il miglior regalo che tu potessi farmi.
      Se potessi darmi anche gli altri estremi di quel numero di Untold Tales ti sarei ancora più grato.
      Ma comunque grazie mille e spero tu abbia passato un buon Natale.

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    2. Come Kurt Busiek e Pat Olliffe ri-crearono l'Uomo Ragno , seconda portata di UNTOLD TALES OF SPIDER-MAN '96 , è stata tradotta nel numero 25 dello zine mensile Wiz della Marvel Italia del dicembre 1997. Lo annual , diciamo così, è dell'anno precedente. La prima storia se non ricordo male è disegnata da Mike Allred ed è stata tradotta nel numero 216 della terza serie di Uomo Ragno ( le prime due sono quelle della Editoriale Corno ) partita con la bandiera della Star Comics e confluita nel parco testate della Marvel Italia nello storico 1994. Il numero di UR è del maggio 1997.
      Ho il sospetto che la storiellina Come Kurt Busiek e Pat Olliffe ri-crearono l'Uomo Ragno sia stata anche ristampata da qualche parte, forse nel Marvel Mega 14 che conteneva le ultime storie della serie. Forse. Ciao.

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    3. Wow, grazie mille. Archivio e riciclo.

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    4. Immagino saprai già, ma nel dubbio ti ricordo che tutto è cominciato con il classico Fantastic Four # 10 del 1/1963 The Return of Doctor Doom - da noi per la prima volta in Fantastici Quattro n. 7 del 29/6/1971 - in cui Stan e Jack sono nel loro ufficio e stanno meditando sulla possibilità di creare un nemico nomato Faccia Finta ( sic ) anche se alla fine convengono sul fatto che è un peccato Destino sia sparito nella avventura di esordio. E Vic sceglie quel momento per entrare e costringere il dinamico duo di cartoonists a chiamare Reed Richards che arriva ignaro e finirà nella trappola del suo arcinemico. Mi pare sia il primo caso di metafumetto Marvel.

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    5. Ho messo recentemente i Fantastici Quattro con l'episodio di Byrne segnalato da Pennacchioli, ma quest'altro mi manca... e sì che ho pure i Masterworks della Comic Art. Ancora grazie, si vede che a Natale tutti diventiamo più buoni!

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    6. Non è il mio caso. Io sono come lo Uncle Scrooge del suo fulminante esordio x mano di Carl Barks ed odio tutti e tutti mi odiano e la cosa non mi tange.

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    7. Forse era Faccia Falsa. Più ci penso e più propendo per questa seconda lezione. Ho l'attenuante generica di aver letto quella storia oltre 40 anni fa in un numero della ristampa Fantastici Quattro Gigante. Il tizio aveva un ossuto cranio calvo ed indossava una maschera composta di occhiali , nasone e baffi spioventi.
      Ai tempi non mi sembrava naturalmente una alternativa al drammatico Dr Doom, ma oggi l'idea di un tizio senza faccia - come i creatori dello Omac di Kirby nei seventies - che si manifesta nella combo degli elementi vagamente grouchomarxoriented è inquietante. Pensa cosa è nella roba che Stan e Jack ( anche se immagino che al solito fosse farina del sacco di Jack ) buttavano allegramente nel cestino. Mirabilia.

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    8. Segnalo anche FF 176 del 11/76 da noi tradotto nel n. 191 del quattordicinale dedicato ai Fantastici Quattro dalla Editoriale Corno ( 31/7/1978 ) in cui i FF sono tornati da una gita nello spazio con l'Uomo Impossibile ( bizzarro folletto alieno con la capacità di trasformarsi in tutto quello che desidera ). La First Family ed il loro ospite finiscono alla Marvel Comics ed Impy fa al diavolo a quattro per avere un albo dedicato. Cameos di Jack ed altri. Storia in continuity - no kiddin - con i creativi Marvel che celiano sul fatto che se i FF non torneranno dallo spazio x raccontare come hanno impedito a Galactus di papparsi la Terra saranno costretti...ad inventare. Non ti annoio con i dettagli - sai che sintesi è il mio secondo nome - ma una cosa così capita anche in Nova prima serie # 5 del 1/1977 da noi nel numero 5 del mensile gigante Gli Eterni del 7/1978. Nova fa un provino con Marv Wolfman e Sal Buscema x avere un "suo " albo, ma Stan Lee gli preferisce Mida la Mangusta Milionaria e gli chiede di riprovare l'anno dopo, come in un Masterchef qualsiasi. Nelle ultime vignette Nova svolazza nel crepuscolo e si chiede se sia il caso di provare a passare alla Distinta Concorrenza , ma poi conclude che ci può essere solo la Marvel nel suo destino di carta.
      Oltre tutto, dico io e non solo io, le sue origini sono identiche a quelle della Lanterna Verde Silver Age cioè Hal Jordan : non era davvero il caso che passasse a Mamma DC.

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    9. Dimenticavo: Stan & Jack compaiono brevissimamente in X-Men # 98 prima serie del 4/1976 , da noi nel numero 120 del quattordicinale Capitan America ( 16/11/1977 ) della benemerita Editoriale Corno. Storia natalizia con la neve sul World Trade Center che finirà attaccato dai robottoni Sentinelle. Scott Summers e Jean Grey in borghese si scambiano un bacio e Stan e Jack - che passano x caso - commentano che ai loro tempi i ragazzi si compartavano in modo diverso. Una delle prime storie di Chris Claremont.

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    10. Quella ce l'ho, anche citata sul blog: gli X-Men passano loro vicino limonando (Nightcrawler era travestito con un induttore di immagini) e Stan e Jack dicono "Ai nostri tempi queste cosa non succedevano".

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