martedì 13 dicembre 2016

Almanacco Cosmo 10 - Gli Sterminatori 1: Olocausto

Ormai non degno più di uno sguardo le proposte bonellidi della Cosmo (salvo rarissime eccezioni) ma la settimana scorsa in edicola una bella copertina ha attirato la mia attenzione. Anche i disegni, o meglio i dipinti, sembravano ottimi e mi è venuta la tentazione di prendere Gli Sterminatori. Visto che la quarta di copertina di quella copia era devastata ho dovuto cercarlo altrove e alla fine l’ho trovato l’altro giorno in fumetteria dove ho scoperto che era uscito già un anno fa.
Il comparto grafico affidato a Scott Hampton è in effetti ottimo, i testi sono una minchiata colossale. David Brin (che prima ha scritto il romanzo da cui è tratta questa versione a fumetti) ipotizza che nel corso della Seconda Guerra Mondiale i nazisti siano riusciti a rovesciare le sorti del conflitto con l’aiuto degli dèi norreni!
Ad aiutare gli americani c’è invece Loki, in una rotazione di 180° dell’iconografia dei fumetti Marvel, ma anche lui ha i suoi scopi segreti, ovvero ripristinare l’Yggdrasil con cui si ritirerà dal mondo per dominare le sue macerie dopo che il lavoro combinato degli dèi di altri pantheon avrà esaurito le risorse del pianeta, a partire dal petrolio. In mezzo c’è un giovane eroe che prima si muove con un costume-armatura alla Iron Man e poi guida il corrispettivo di un robottone giapponese!
Insomma, a ricordarci che questo fumetto vorrebbe essere drammatico e non umoristico sono solo gli splendidi disegni iperrealisti di Hampton. Quelli, e il tremendo stile di scrittura basato quasi esclusivamente su didascalie, ossessive e pretenziose e neppure troppo leggibili quando sono scritte con caratteri bianchi su sfondo scuro. In più di un punto si ha l’impressione che Gli Sterminatori sia un racconto illustrato più che un fumetto. Forse è meglio così, visto che nei pochi dialoghi non mancano pietose spacconate.
Posso capire che il passaggio dalla carta scritta a quella disegnata non sia indolore (tanto più se a compiere il passaggio è lo stesso autore originale, che avrà voluto mettere di peso brani del suo romanzo nell’illusione di mantenerne l’integrità), così come posso anche immaginare che questo primo ciclo sia solo una ricognizione preliminare di un universo che nelle intenzioni è molto più strutturato e meno ridicolo (si avanzano ipotesi sulla vera natura degli “dèi” che non è stata ancora rivelata), ma da quello che ho letto Gli Sterminatori è veramente stupido e velleitario.
Meglio prenderla sul ridere e gustarsi gli splendidi disegni di Scott Hampton (anche se le molte tavole doppie non sono godibilissime nel formato 16x21), anche perché i 6,90€ che costa, pur non essendo tanti in assoluto, sono comunque troppi per una minchiata del genere.

4 commenti:

  1. Questo albo non l'ho preso ma devo dire che anche io, tranne qualche eccezione, sto abbandonando i bonellidi Cosmo, oltre al sacrificio sui formati mi sembra che stia diventando molto allegra anche la gestione prezzi... speriamo la situazione si assesti almeno per continuare a recuperare qualche vecchio fumetto italiano (Coliandro, i maestri e cose del genere). Vedremo...

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    1. La Cosmo può essere un buon ponte per quei lettori giovani che hanno sempre sentito parlare di Toppi o di fumetto franco-belga ma non hanno avuto i mezzi per procurarseli. Poi, però, si dovrebbe passare ai volumi "veri".

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  2. Scott - ma anche il fratello Bo - ha il talento di un pittore prestato al fumetto. Non proprio la mia tazza di tea - ricordo uno Hampton sul vecchio Horror della Comic Art che traduce un racconto di Clive Barker - ma ammetto che abbia un suo fascino algido. Ti confido sicuro che non aprirai bocca che Dave - dopo i suoi Life Eaters x la Wildstorm - ha realizzato che poteva fare breccia nel terzo mercato fumettistico planetario se fosse riuscito a pubblicare qualcosa direttamente in italiano e da tempo cerca di convincere i Cosmonauti a pubblicare una storia in cui un vampiro chiamato Dragonfang Pete Leg Pete Battlecamp affronta gli alieni birichini
    scesi sul pianeta dopo aver dedotto le ns coordinate dai continui messaggi che inviamo nel blu dipinto di blu dal secolo scorso. E' convinto che non sia tanto saggio invitare gente di cui non sappiamo nulla. I suoi asgardiani nazi oriented - deve aver preso l'idea da un paio di storie degli Invaders di Roy Thomas e Frank Robbins - sono probabilmente alieni birichini. Loki avrà scelto di parteggiare x i buoni perchè opportunista e contava come ricompensa in un buen retiro negli Hamptons.

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