venerdì 29 luglio 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) I BORGIA

Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

I Borgia  (Skorpio 1/2000)

I ritratti storici di personalità “forti” sono da sempre una delle passioni di Salinas ed una dinastia di intriganti come fu quella romana dei Borgia poteva offrire delle ottime possibilità narrative. Invece tutto si risolse in una bolla di sapone. Salinas ricopia pedissequamente i ritratti della famiglia Borgia, Wood si limita a elencare fatti e date: troppo poco per dar vita ad una miniserie dignitosa. Come qualità siamo ai minimi storici della coppia dei creatori di Dago, e la pessima colorazione dell’Eura non fa che peggiorare le cose (Alberto Salinas avrebbe recuperato terreno l’anno successivo con la nuova e migliore serie Secoli bui). Nonostante le vicende della famiglia Borgia siano ancora da concludersi, probabilmente non ne vedremo mai il seguito [e infatti la serie non è stata continuata]. Per fortuna, perché I Borgia è un fumetto veramente da dimenticare.

martedì 26 luglio 2011

Fumettisti d'invenzione! - 20


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS (pag. 24)

LES SUPER KOZMI-KOMIQUES EXPLOITS DU DESSINATEUR RATÉ (SUPER KOZMI-COMIX-NO EXPLOIT CARTONIST OUT)
(Francia/Stati Uniti 1976, in L’Écho des Savanes, © Wallace Wood, satira)
Wallace Wood [da un’idea di Ron Whyte]

Albert Underzound («Leonard Undergrullen» nella versione italiana della Comic Art) è un aspirante fumettista di scarso successo. In un tunnel abbandonato della metropolitana incontra uno strano santone che gli rivela una parola magica per diventare il miglior disegnatore del mondo: al momento di pronunciarla si trasforma in un bruto nerboruto e superdotato.
La storia si conclude con una tavola realizzata evidentemente in un secondo momento e con uno stile differente (compare però anch’essa nella prima edizione su rivista).
Il titolo italiano è proprio quello citato, con «cartoonist» scritto con una sola «o».

Pseudofumettisti: Leonard Undergrullen, ma non mancano citazioni e parodie (spesso salaci) di altri autori e operatori del settore. In origine le frecciate più evidenti erano indirizzate a Nikita Mandryka, Jean-Pierre Dionnet e Albert Uderzo, ma in italiano si sono perse in favore di termini più generali non sempre strettamente inerenti al mondo del fumetto (immagino che «Mondizzoli» fosse ad esempio un riferimento a Mondadori).

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)

AUTORI DI FUMETTI SI NASCE O SI DIVENTA?
(Italia 1986, in Comic Art, © ?, parodia)
Franco Fossati (T), Bruno Cannucciari (D)

La rivista Comic Art ospitò dal 1986 al 1987 alcune incursioni sui “dietro le quinte” del mondo del fumetto, disegnate dall’allora poco più che esordiente Bruno Cannucciari e scritte niente meno che da Franco Fossati. Nonostante lo spirito umoristico di questa criptoserie, le informazioni che contiene sono rigorosissime. In particolare, una di queste storie divisa in due parti sui numeri 24 e 25 di Comic Art (Autori di fumetti si nasce o si diventa?) metteva sotto i riflettori gli autori alle prime armi, con ironia ma anche con molto realismo.

Pseudofumettisti: oltre l’anonimo fanzinaro protagonista vengono citati altri esordienti come Esposito, Grieco, Gargiulo, Pertico e Achille Cimò. Tra gli autori famosi ci sono invece Marana, Milardi e Berazzo. Ci sarebbe pure un Galeppini ma il suo statuto di fumettista d’invenzione è dubbio: potrebbe trattarsi di un semplice errore nel riportare il vero cognome di Galep (che era Galleppini con due “l”) oppure una storpiatura voluta del cognome reale come negli altri casi.

[TELEVISIONE] ALTRO (pag. 129)

THE NEW SCOOBY-DOO MOVIES (Gli speciali di Scooby-Doo, Italia1)
(USA 1972/1973, 2 stagioni, 24 episodi)
Cartoni animati, mystery, avventura, commedia, CBS, creato da Joe Ruby e Ken Spears

Seconda serie di cartoni animati del cane fifone Scooby-Doo, caratterizzata da una durata doppia degli episodi rispetto alla precedente Scooby-Doo, Where Are You! (1969-1971) e soprattutto dalla presenza di guest star di varia provenienza: personaggi dei fumetti come Batman e Robin ma anche persone reali come gli Harlem Globetrotters e il duo Sonny & Cher.

Episodio The Ghost of the Red Baron (1972)
Scritto da Paul West
Seconda apparizione come comprimari dei Three Stooges (ribattezzati in italiano «i tre Comici»): un campo di grano è tormentato dalle apparizioni del fantasma del Barone Rosso e per la paura nessun aviatore vuole saperne di irrorarlo. Intervengono i tre Stooges, che però hanno imparato a guidare l’aereo sui fumetti.
Pseudofumettisti: i tre Stooges e Scooby-Doo apprendono dai fumetti come guidare un aereo. Uno in particolare si chiama Flying Comics – Flip Falcon Tells the Secret of Flying; non viene specificato se il Flip Falcon del titolo sia il protagonista, il presentatore (come nelle testate antologiche della E. C. Comics) oppure l’autore.
Da notare che un fumetto intitolato Flip Falcon è realmente esistito ma non è quello dell’episodio di Scooby-Doo: non era infatti di carattere aviatorio e veniva pubblicato su Fantastic Comics.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

ENTRETIEN AVEC JEAN GIRAUD [senza titolo nella prima apparizione sul volume Delirio Bianco della Comic Art, indicata però come INTERVIEW (Intervista) nell’indice]
(Francia 1974, in Schtroupf (Les Cahiers de la Bande Dessinée), © Jean Giraud, intervista umoristica)
Moëbius [Jean Giraud] (con interventi e domande di Numa Sadoul)

Spumeggiante intervista a fumetti realizzata da Numa Sadoul in cui Jean Giraud/Moëbius si mette a nudo e racconta le sue vicende biografiche e professionali con una verve travolgente che si riflette anche sulla realizzazione grafica.

domenica 24 luglio 2011

The Filth - Lo Schifo

Ok, Nicola Mari e Christian Rossi li conosco... ma chi è Adela Steele?

venerdì 22 luglio 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) LEI E IO


Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

Lei e io  (Skorpio 24/98)

Tino Espinoza è un grafico pubblicitario di Buenos Aires (che poi però diverrà inspiegabilmente anche disegnatore, giornalista e sceneggiatore di fumetti) che ha trovato in Poppy la sua anima gemella. La sua ragazza ha un caratterino niente male e d’altronde è normale vista la gagliarda famiglia di origini nordeuropee in cui è nata: per suo padre Tino è semplicemente «lo stupidotto»! La quarta serie ideata da Wood ne rivela l’animo umoristico e per i lettori argentini del “musone” Jackaroe dev’essere stata una scoperta. Perché, in effetti, molte di queste storie fanno letteralmente pisciarsi addosso dalle risate. A fare da bersaglio allo sguardo sarcastico e caustico dei due autori (uno stupendo Vogt dà man forte a Wood) non ci sono solo le dinamiche di coppia ma tutta una sarabanda di stereotipi e personaggi caricaturali. Non mancano nemmeno parodie vere e proprie ed episodi programmaticamente virati sull’assurdo. E le occasionali citazioni o frecciatine all’ambiente fumettistico argentino offrono un ulteriore motivo d’interesse per l’appassionato (Tino ovviamente è lo stesso Wood, anche se in un episodio compariranno faccia a faccia, ed anche Vogt farà le sue comparsate). Lei e io è un fumetto eccezionale che conserva intatto il suo fascino a trent’anni dalla creazione. Tra l’altro, era una delle serie a cui Wood teneva di più e solo gli inesorabili impegni di metà anni ’90 lo costrinsero a concluderla [Ferrari aveva già cominciato a collaborare alla serie a cavallo degli anni ’70 e ’80, alternandosi con Wood; è comunque realistico che la serie si sia conclusa dopo quasi trent’anni (e molti episodi inediti in Italia) proprio a causa dei suoi impegni in esclusiva per l’Eura]. Attendiamo con trepidazione una ristampa integrale [per quanto non propriamente «integrale» la ristampa c’è stata, in inserto su Lanciostory dal numero 31 del 2004 al 52 del 2005].

sabato 16 luglio 2011

Fumettisti d'invenzione! - 19


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)

PASSEGGIATE LUCCHESI [A LUCCA 16 CON LUPO ALBERTO]
(Italia 1984, in Orient Express, © Silver, reportage umoristico)
Silver [Guido Silvestri]

Reportage fuori continuity (vestono entrambi i panni dei fumettisti e sono consapevoli di vivere in un fumetto) di Lupo Alberto ed Enrico la Talpa che fanno un giro per Lucca 16, incontrando varie personalità del settore e pure, fuori quadro, Renato Nicolini. Pur con l’affetto che traspare in alcune vignette Silver non risparmia qualche frecciatina agli operatori del «mestiere più antico del mondo».
Pseudofumettisti: la scimmia Gigi, un esordiente nella cui opera Enrico la Talpa riconosce reminescenze jacovittiane.


Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

LA VIE D’ARTICHE
(Francia 1977, © Éditions Glénat, commedia, avventura)
Christian Godard (T), Leguen [Pierre Le Guen] (D)

«Voilà! Je voudrais raconter une histoire dont nous serions toi Le Guen et moi Godard les personnages principaux, et dans laquelle le vrai et le faux seraient intimement mêlés, afin qu’on ne sache jamais où s’arrête l’un et où commence l’autre»: cascami di Nouvelle Vague in questo albo ambientato tutto in una notte in cui i protagonisti sono appunto gli autori stessi.

Godard, essendo uno sceneggiatore (celebre principalmente per la serie Axel Munshine disegnata da Julio Ribera), sa in anticipo alcuni degli eventi che accadranno e può intervenire nella fiction del fumetto per modificare alcune cose che nella vita reale presero altre direzioni.
Alcuni personaggi che compaiono nella storia potrebbero inoltre essere le caricature, un po’ ingenerose, di altri autori.


Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

...MORT AU CHAMP D’HONNEUR...
(Spagna 19?? [fine anni ’70-prima metà anni ’80], © José Ortiz, fantascienza)
José Ortiz

Racconto antimilitarista in una sola tavola in cui la violenza dei soggetti disegnati uccide persino l’anonimo fumettista che li disegna.

[TELEVISIONE] ALTRO (pag. 129)

DESPERATE HOUSEWIVES (Desperate Housewives - i segreti di Wisteria Lane, RaiDue)
(USA 2004/presente (2011), 7 stagioni, 157 episodi)
Commedia drammatica, ABC, creato da Marc Cherry. Con Eva Longoria, Teri Hatcher

Susan Maier, una delle protagoniste, ha svolto l’attività di autrice e illustratrice di libri per l’infanzia durante le prime stagioni della serie. Viene dato comunque poco risalto al suo lavoro nel corso della serie.

giovedì 14 luglio 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) RAYCON


Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

Raycon  (Skorpio 37/97)

Raycon è un astronauta risvegliatosi dall’ibernazione con alcuni compagni in una Terra regredita ed imbarbarita. Solo con la violenza potrà cavarsela dalle pericolose situazioni in cui si troverà invischiato. Questo antefatto ci viene presentato su Skorpio 37 del 1997, ma in realtà il primo episodio è costituito da due puntate distinte disegnate da un disegnatore che non è l’Emiliano che figura nel colofon insieme a Wood [Pare che si trattasse del redivivo Oscar Garibaldi, collaboratore di Lito Fernandez, di cui aveva ripreso Bull Rockett, professionista attivo sin dagli anni ’70 – inoltre questo “primo episodio” è stato scritto da Wood insieme a un certo Daniel Horn]. Dal numero successivo infatti le serie ripartirà da capo con alcune piccole modifiche e un netto miglioramento dei disegni. Ma purtroppo questa tabula rasa apparentemente risolutiva sarà soltanto il preludio ad una delle storie più scombinate e ridicole di Wood (già il secondo episodio “giusto” contraddice o modifica alcuni elementi dell’antefatto). Ritorna il tema dei Primordiali, ma la citazione di Gilgamesh o dell’Eternauta è un palliativo assai inefficace se poi le storie si riducono a trame da videogame in cui Raycon deve ammazzare l’arcinemico di turno identico a quello della volta prima. E alcune “sparate” molto azzardate di bioingegneria rendono il tutto ancora più assurdo e ridicolo. Una serie da dimenticare, anche se Emiliano ha svolto un lavoro più che dignitoso (anzi, decisamente buono).

martedì 12 luglio 2011

dimenticanze - 8 anni dopo

Nel pezzo su Wood presentato su Fucine Mute 51 , 52  e 55 mi sono dimenticato di segnalare una curiosità che mi sembrava interessante: oltre al Robin Wood fumettista ce ne sono, o meglio ce n’erano, anche uno critico cinematografico e un'altra che invece è un’artista fantasy (che all’epoca conobbi tramite i prodotti della TSR). Robin in inglese è infatti un nome sia maschile che femminile, come sa chi ha letto Dylan Dog 23.

Un saggio sul cinema di Hitchcock a opera del Robin Wood critico cinematografico compare nel film Effetto Notte (La Nuit Américaine, 1973) di François Truffaut

La Robin Wood illustratrice ama nascondere la propria firma nei dettagli delle sue opere

venerdì 8 luglio 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) ANDERS


Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

Anders   (Lanciostory 24/97)

La tragedia della prima guerra mondiale vista attraverso gli occhi dei semplici abitanti di un villaggio dell’Est Europa. Anders è un giovane costretto alla fuga con l’”amico per forza” Morel dopo il saccheggio del suo paesello: tornano quindi i temi del vagabondaggio e della maturazione attraverso l’esperienza; il lungo viaggio che intraprenderanno i due compagni li porterà fino alla Cina, dove ritroveremo parte delle suggestioni di Dax. In questo canovaccio assai consueto per Wood faranno di nuovo capolino alcune delle situazioni e delle figure umane tipiche dello sceneggiatore, che coglie anche l’occasione per omaggiare uno dei suoi personaggi più amati, Il Cosacco Sacha Veblin. Non si tratta forse di un capolavoro (nonostante l’impegno che ci mette Falugi) e obbiettivamente alcune situazioni sanno di “già visto”, ma Anders risulta comunque una lettura piacevole resa oltretutto appagante da un bel finale risolutivo. Si segnala per essere una delle poche serie di Wood ad avere una collocazione cronologica precisissima (che va dal 1914 al 1918). Cosa diavolo ci facesse il disegno di un falco accanto al titolo, comunque, è un mistero.
Ristampata su I Giganti dell’avventura 18.

mercoledì 6 luglio 2011

Coconino Omnibus

Non è che gli "integrali" così come sono solitamente concepiti in Italia (alcuni, anche solo due, episodi in formato ridotto e guai a cartonarli) mi piacciano molto. Anche Coconino sta per affrontare questo segmento di mercato, o meglio sta per imbarcarsi in una operazione analoga, ché di "segmento di mercato" mi sa che non è corretto parlare.
Nel suo caso però sono solo 11,90€ per quasi 500 (!) pagine di fumetto, o per molte più di 300 ma comunque anche a colori. Con questo rapporto costo/quantità, fatta salva la qualità dei fumetti riproposti, è quasi una follia non comprarli.
Che abbiano trovato la formula per salvare il fumetto (d'autore e no) in Italia?

sabato 2 luglio 2011

Fumettisti d'invenzione! - 18


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

WILLARD THE WITCH
(Italia 2007, in Lanciostory, © Eura/Rinaldi, fantasy)
Pino [Giuseppe] Rinaldi

Willard Winnie è un fumettista male il arnese che si ritrova depositario del potere delle streghe in maniera assolutamente fortuita: le streghe volevano infatti consegnare il loro libro e i loro poteri alla scrittrice Winnie Willard ma si sono confuse!
La serie è stata ristampata su I Giganti dell’Avventura 76.
Pseudofumettisti: Willard Winnie, fumettista piuttosto frustrato e di scarso successo che deve anche fare i conti con una ex-moglie ricca e potente e una figlia da mantenere. Nella serie non mancano citazioni e omaggi a vari altri fumetti e autori, oltre alle guest appearence di Agenzia X e Wizzie the Witch, altri due fumetti realizzati da Rinaldi per l’Eura.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

SUICIDE SQUAD
(Stati Uniti 1959, in The Brave and the Bold, © DC Comics, originariamente fantascienza successivamente supereroi)
Robert Kanigher (T), Ross Andru (D)

Dopo le prime sei apparizioni sulla testate antologica The Brave and the Bold, dove era protagonista di avventure sospese tra spionaggio e fantascienza, la “Squadra Suicida” rinasce negli anni ’80 come fumetto di supereroi in una sua testata autonoma.

Suicide Attack! (1991) in Suicide Squad 58. John Ostrander e Kim Yale (T), Geof Isherwood e Robert Campanella (D).

Uno dei membri improvvisati di questa incarnazione della Squadra è “the Writer”, cioè lo Scrittore, un personaggio che ha la capacità di influire sugli eventi scrivendo sceneggiature sul suo computer. Si tratta di un omaggio a Grant Morrison, che proprio in tali vesti si era autoritratto nel numero 25 di Animal Man e che a causa di quella scelta è diventato parte integrante della continuity della DC (per questo ha un potere aggiuntivo: qualora ci sia un altro sceneggiatore a scrivere le sue vicende, può anticiparle). Come nel caso di Animal Man viene mantenuta la bizzarra scelta di non colorarlo. The Writer perisce perchè è colto dal blocco dello scrittore e non sa più come fronteggiare creativamente gli assalti a cui è sottoposto!

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

ULTIMATUM
(Italia 1983, in BolognaIncontri, © Giardino, fantascienza, parodia)
Vittorio Giardino

Fulminante storia breve in due tavole: un disegnatore di fumetti (lo stesso Giardino) è in ritardo con le consegne e ha dovuto lavorare senza sosta per giorni interi senza contatti con il mondo esterno. Tanto che non ha nemmeno saputo dell’imminente evacuazione della sua città...
Curiosamente la tavola che ha appena finito di disegnare, e che dalla divisione delle vignette capiamo essere la prima di Ultimatum, presenta dei riquadri desolatamente vuoti.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

SBREGO NEL CIELO DI CARTA
(Italia 2011, © Centro Fumetto “Andrea Pazienza”/Alessandro Fusari, reportage)
Alessandro Fusari

Nel 2009 il fumettista Alessandro Fusari parte alla volta di Angoulême, «il paese dei fumetti», insieme alla collega Francesca Follini e a Michele Ginevra. L’esperienza verrà raccontata in un fascicolo a tiratura limitata in 250 copie.
Nonostante l’argomento e l’ambientazione compare solo un altro fumettista reale oltre all’autore e alla Follini: Massimiliano Frezzato.