sabato 30 giugno 2012

Il padre delle Winx nasce (anche) da qui

Da Comic Art 26 dell'ottobre 1986. Libero intitolato Sogni di Gloria scritto da Roberto Dal Pra' e colorato da Eduardo Bracalente.

giovedì 28 giugno 2012

domenica 24 giugno 2012

Fumettisti d'invenzione! - 42


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS (pag. 24)

LA STORIA DI AIACE FUMETTISTA TENACE!
(Italia 2011, in Gang Bang, © Ponchione/Edizioni BD, biografico)
Sergio Ponchione

Il giovane Tommi parte alla volta della mitica Bologna dei tardi anni ’70 per conoronare il suo sogno di diventare fumettista. Le cose non andranno esattamente come si aspettava. Oltre al protagonista compaiono (o vengono evocati con alcune citazioni) alcuni fumettisti realmente esistiti.
Premio Attilio Micheluzzi come miglior storia breve al Comicon di Napoli 2012.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

LE TRIBUNAL DES FLAGRANTS DÉLIRES
(Francia 1981, in Fluide Glacial, © A.U.D.I.E., parodia)
Jean Solé [basato sulla trasmissione radiofonica omonima scritta e condotta da Pierre Desproges; collaborazione ai disegni di Julien Solé, figlio dell’autore che all’epoca aveva 10 anni]

Esperimento multimediale in cui la rivista Fluide Glacial ripropone a fumetti la puntata di un programma radiofonico satirico di grandissimo successo in Francia all’epoca. L’“imputato” è Marcel Gotlib, direttore editoriale e anima della rivista.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
PARODIE (pag. 67)

THORGAL (IDEM)
(Belgio 1977, in Le Journal de Tintin, © Van Hamme/Rosinski/Le Lombard, fantasy)
Jean Van Hamme (T), Grzegorz Rosinski (D)

Thorgal è l’“orfano delle stelle”, un bambino proveniente dalle colonie spaziali dei sopravvissuti di Atlantide che viene raccolto e allevato dai rozzi vichinghi.

Le Couple de l’Année (La coppia dell’anno) in Tintin (1984). Jean Van Hamme (T), Grzegorz Rosinski (D).
In questa storia parodistica Thorgal e la compagna Aaricia vengono ritratti come attori che interpretano i loro personaggi e vengono premiati come “coppia dell’anno”. Ma in realtà la coppia non è felice e bene assortita come vuole dare a intendere.
Nonostante vengano ritratti appunto come attori, i paparazzi chiedono informazioni sui loro autori sottolineando la loro natura di personaggi dei fumetti.
L'episodio Absurde ospitato su SuperTintin 24 verte invece, coerentemente con il resto della rivista, su giochi metafumettistici.
 

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

THE HORIZON SEEKERS (I CERCATORI DELL’ORIZZONTE)
(Stati Uniti 1979, in Eerie, © Warren Publishing, fantasy)
Cary Bates e Leopoldo Durañona (T), Leopoldo Durañona (D)

Come il resto dell’umanità, anche Jesse e Allison si sono risvegliati con vaghi ricordi della loro vita precedente in un mondo post-apocalittico in cui incontrano alieni, insetti mutati, comunità umane che riprendono antiche tradizioni e perfino creature e luoghi fiabeschi.
Alla fine scopriamo che si trattava dell’ultimo esperimento di una razza aliena che manipola da eoni la vita sulla Terra, ma il sacrificio di un altro sopravvissuto, Merlino, parrebbe porre fine ai loro piani: in realtà non lo sapremo mai perchè nelle ultime pagine la storia si sposta dalla vicenda di fantasia allo studio di casa Duranona, dove sembra che stiano per verificarsi le condizioni che hanno portato alla catastrofe che ha appena disegnato!

venerdì 22 giugno 2012

Memoria fotografica



Giovanni Cavassori (un Predicatore di Kata Kumbas)


Sergio Toppi (storia Non pronuncerai quel nome del ciclo Sharaz-De)


Giovanni Cavassori (un Mistico di Kata Kumbas)


Sergio Toppi (storia Non pronuncerai quel nome del ciclo Sharaz-De)

Da notare che le immagini a cui si è ispirato Cavassori (e che comunque ha un po’ reinterpretato) comparivano praticamente affiancate nella storia di Toppi.

Ok, questo l’ho messo più che altro per far vedere che possiedo una rarissima copia di Kata Kumbas.

martedì 19 giugno 2012

Guida alla lettura delle didascalie di Batman 2




Credo che nella terza e nella quarta didascalia ci sia scritto rispettivamente:



«Come esempio di questa affermazione la guida farebbe cenno ai dodici gargoyle, o guardiani (Alan insisteva che fossero chiamati così) che sorvegliano ognuno un diverso punto d’accesso alla città.»

«I cinque de**o*mo *ello furono messi di guardia alle cinque vie d’accesso “storiche” di Gotham... i tre ponti e le due gallerie.»

venerdì 8 giugno 2012

Fumettisti d'invenzione! - 41


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

LES IGNORANTS
(Francia 2011, © Davodeau/Futuropolis, biografico)
Étienne Davodeau (con contributi ai testi di Richard Leroy)

Curioso esperimento del fumettista Davodeau: attratto dal lavoro del viticoltore Leroy si propone come suo aiutante e in cambio gli farà conoscere il mondo del fumetto tramite album, festival e altri autori.
Il paragone tra i due lavori, che per quanto diversissimi vengono accomunati, è piuttosto forzato ma il volume presenta molte sequenze divertenti e soprattutto degli interessanti “dietro le quinte” sul mondo del fumetto francofono, con tanto di gustose guest appearence di altri fumettisti.

[TELEVISIONE] CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE (pag. 119)

MISFITS (idem, Fox)
(Gran Bretagna 2009-in produzione, 3 stagioni, 21 episodi)
Fantastico, E4, creato da Howard Overman. Con Iwan Rheon, Lauren Socha, Antonia Thomas.

Cinque ragazzi problematici ottengono superpoteri durante il servizio sociale che devono svolgere come pena per i piccoli crimini di cui si sono macchiati. Potrebbero diventare supereroi ma sono troppo sbandati e combattere il crimine ha un posto decisamente marginale nei loro interessi rispetto al sesso e allo sballo.



Episodio Episode Three (2011)
Scritto da Will Sinclair e Howard Overman.
Simon (Iwan Rheon), il Misfit sociopatico che legge fumetti e coerentemente col suo carattere ha l’abilità di diventare invisibile, fa amicizia con Peter: anche lui ama i fumetti ma possiede anche il potere di rendere reale quello che disegna, scombussolando la vita dei Misfits modificandola secondo la sua idea di come dovrebbero andare le cose. Questi “percorsi paralleli” possono però venire annullati distruggendo le tavole originali.
Pseudofumetto: le brevi sequenze che disegna Peter, che in teoria sono realizzate artigianalmente con la sola matita ma sfoggiano un lettering fatto al computer.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)

RAMARRO
(Italia 1986, in Tempi Supplementari, © Palumbo, parodia)
Giuseppe Palumbo

Esordio su una pubblicazione professionale (dopo l’esperienza con la prozine Nuvola Bianca) per il giovane ma già bravissimo Giuseppe Palumbo. Ramarro è un lucertolone antropomorfo, supereroe masochista che adora farsi picchiare e umiliare.
Nei primi anni ’90 Daniele Brolli rivisitò il personaggio insieme allo stesso Palumbo rinunciando alla satira degli inizi e calandolo in un contesto più canonicamente supereroistico.

Nembo Pull in Frigidaire (1989). Giuseppe Palumbo
Storia breve promozionale (i “nembo pull” erano dei maglioni decorati con una tecnica innovativa di stampa), più racconto illustrato che fumetto vero e proprio, in cui il protagonista è un artista che si divide tra tentativi di avere successo con l’arte e una carriera di supereroe. Una crisi esistenziale causata da una delusione amorosa pone fine ai suoi giorni.
Nonostante Ramarro compaia solo all’inizio e alla fine della storia, Nembo Pull viene considerata parte integrante del corpus della sua bibliografia.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

A HONEST ANSWER (UNA RISPOSTA SINCERA)
(Gran Bretagna 1985, in un opuscolo della Eastercon 1985, © Gaiman/Talbot, umorismo)
Neil Gaiman (T), Bryan Talbot (D)

Short story in cui il non ancora celeberrimo Neil Gaiman spiega da dove gli autori traggono la loro ispirazione.

martedì 5 giugno 2012

Revolution Complex


Non ricordo di avere mai faticato così tanto per trovare un fumetto. Forse qualche volume della collana Grandi Eroi della Comic Art quando c’erano solo le fantomatiche “librerie specializzate”, ma quelli erano altri anni e soprattutto non si trattava di prodotti da edicola che in teoria dovrebbero essere diffusissimi.
Comunque sia, finalmente sono riuscito a mettere le mani su Revolution Complex, opera collettiva di origine spagnola (pur con autori di altra nazionalità che però in Spagna risiedono e lavorano) che celebra/commenta/racconta/critica/ironizza su/racconta storie partendo da/sviscera il movimento degli Indignados altrimenti noto come 15-M.
Al di là del volume in sè, è molto singolare (per me, scioccante) il fatto che a pubblicarlo in Italia sia stata la Aurea, figlia di quell’Eura che si è sempre ben guardata dal toccare temi politici e sociali in maniera così esplicita e diretta. Francamente non so cosa possa aver spinto Loss e Marino a imbarcarsi in questa pubblicazione: forse la ricerca di un posticino al sole in una nicchia di mercato diversa dal solito, forse la comodità di avere già un prodotto fornito “chiavi in mano” di cui curare solo la traduzione, forse un’inaspettata adesione al movimento stesso.
Sta di fatto che l’operazione per me è riuscita benissimo visto che ad un prezzo popolare offre veramente un bel volumetto confezionato con tutti i crismi e con tanto di redazionali. Non mi soffermerò sulle singole storie a fumetti, anche perchè di “storie” propriamente dette non è che ce ne siano tante. Fottuti autori impegnati che predicano e non raccontano...
Diciamo che in generale è possibile dividere i contributi del volume in alcune aree tematiche o formali abbastanza delineate: a farla da padrone è il genere metaforico, per cui si usa una situazione di base ambientata in contesti diversi sottintendendo invece altri argomenti. Subito dopo per quantità viene l’umorismo, di cui possiamo ammirare delle vere chicche. C’è poi una certa attenzione per il fumetto-verità in cui rientrano addirittura delle interviste. Per finire, e per fortuna con contributi più sparuti, ci sono delle ricontestualizzazioni degli argomenti cari agli Indignados in altri ambiti come finte reclame, finti trailer cinematografici, finti giochi, ecc. Esperimenti del genere erano già pesanti negli anni ’70, figuriamoci oggi. E soprattutto non sono nemmeno fumetti.
Per quel che riguarda i disegni, la qualità va da buona a ottima. Ovviamente ci sono stili radicalmente diversi tra di loro (e non considero i contributi di quelli che manco disegnano ma usano collage o trucchetti grafici) ma sono comunque accomunati da un certo talento di base. Mi piacerebbe molto vedere tanti di questi disegnatori al lavoro su fumetti più canonici.
La qualità di stampa non è eccellente ma la carta non proprio immacolata permette alle sbavature di mimetizzarsi con il suo grigio pulp. Sempre che non mi sia beccato io una copia ingrigita con l’umidità (ma non credo, il colore è uniforme...).
Insomma, valeva la pena aspettare. Con la speranza però che in futuro l’Aurea curi meglio la distribuzione dei suoi prodotti. E che continui a diversificare le sue proposte, come mi sembra sia in procinto di fare a breve.
Mi resta però un dubbio: dove metto Revolution Complex? Accanto ai volumi della Becco Giallo oppure subito dopo I Giganti dell’Avventura?

sabato 2 giugno 2012

Teopompo Teometto censurato?

L'ultimo numero di Fumo di China ospita una lettera di Ilenio Trevisan secondo cui il nome di un personaggio di Wheeling venne censurato.
Io ricordo che in effetti nella ristampa integrale della Lizard il nome "Teopompo" venne nascosto o mascherato con una pecetta, ma non possedendo quel tesoro non posso fornire documentazione. Ero però sicuro di averlo letto da qualche parte e infatti:
nella versione su Sgt. Kirk il nome è riportato integralmente, così come nella versione in volume della Nuova Frontiera:



Che Trevisan faccia riferimento a un'altra edizione a me sconosciuta precedente a queste due?

PS - a suo tempo "Teopompo" mi era sembrato ridicolo e avevo appunto notato che la versione Lizard non lo aveva mantenuto o lo aveva modificato, ma solo adesso mi rendo conto che in veneto anche "Teometto" si presta a doppi sensi.


La Rosa e il Lago


L’altro giorno dovevo giustificare la mia permanenza prolungata a Fantasylandia e mi è caduto l’occhio su un fascicolo spillato di grandi dimensioni targato Esaedro, stesso editore/produttore di Lions & Saints. La confezione era piuttosto elegante, da una rapida sfogliata sembrava vagamente interessante e in fondo erano solo 3,99€.
Che dire, non è certo un capolavoro ma si è rivelato una piacevole lettura. Per quel che riguarda la trama, rimando alla presentazione che apre il volume, in cui l’anonimo prefatore ha avuto la sconsiderata idea di anticipare il nodo fondamentale della storia e persino il finale:

Nonostante la genesi del fumetto sia da ricercarsi quindi nel tavolo da gioco, non si ha affatto l’impressione di leggere qualcosa di riservato ai pochi illuminati che lo capiscono nè di essere arrivati a spettacolo già iniziato. O meglio: la vicenda comincia programmaticamente ex abrupto, ma la narrazione è così avvincente e scorrevole che l’assenza di presentazioni non pesa affatto. E poi comunque una buona tavola di flashback comunica tutte le conoscenze pregresse necessarie.
Dal punto di vista dei disegni Giulio Riosa manifesta tutti i difetti di tutti gli esordienti di questo mondo: i personaggi cambiano ogni tanto volto di vignetta in vignetta, l’inchiostrazione è ancora incerta, i dettagli sono a volte un po’ affrettati. Niente di preoccupante, tutte cose che col tempo e l’applicazione sono destinate a scomparire.
Ma rispetto a tanti altri aspiranti Riosa può già esibire una buona resa dell’anatomia e soprattutto una grande capacità di raccontare, le sue tavole sono architettate veramente molto bene e sono pure strutturate in maniera originale senza perdersi in barocchismi. Molto azzeccata secondo me l’idea di inchiostrare in maniera differente i diafani elfi protagonisti (con un tratto pulito e poco marcato) e i loro rozzi antagonisti (con pennellate più pesanti e “rinforzando” il segno con vari passaggi). E trovo anche ammirevole la pazienza con cui ha disegnato i folti capelli della protagonista e i singoli anelli della sua cotta di maglia senza apparentemente ricorrere all’ausilio del computer. Niente male per un ventiquattrenne autodidatta.
La Rosa e il Lago è stampato in maniera accettabile, ma non proprio ottima, su carta patinata a bassa grammatura e consta di 24 pagine di fumetto, molte delle quali doppie, su 28 totali. Il formato è 21x29,7, praticamente un A4, e la scelta di colorare di rosso alcuni elementi dei disegni contribuisce a rendere la lettura suggestiva. Secondo me 4 euro li vale abbondantemente.