Ricordavo che i colori di Norteamericano(s) fossero esornativi,
suggestivi ma non certo indispensabili a quella particolare storia di Alack
Sinner (oltretutto noto per i suoi profondi bianchi e neri), e forse nemmeno realizzati da José
Muñoz visto che non somigliavano molto a quello che avrebbe realizzato negli
anni successivi col colore. Ma riprendendo in mano il Corto Maltese del febbraio 1989 dove venne pubblicato (dietro la
sproporzionata e pacchiana copertina col Batman
iconico di Miller, strombazzato per bene insieme a Superman mentre non si faceva cenno all’ultimo episodio de I Giardini di Edena di Möebius che si
concludeva su quello stesso numero) mi sono reso conto di quanto sbagliassi. Giudicate
voi con questo confronto all’americana con la nuova versione edita in bianco e
nero dalla Cosmo:
venerdì 31 marzo 2017
mercoledì 29 marzo 2017
Fumettisti d'invenzione! - 113
Mi permetto di integrare il
divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti
d’invenzione” e simili.
Parodia dell’hard-boiled, questa serie surreale coinvolge il suo
protagonista in casi surreale e demenziali.
Tiralo ancora, Ignazt in Il Mago (1977). Daniele Panebarco
Uno dei titolari della “Mari del Sud” (società ad avventura limitata) ingaggia Big Sleeping per indagare sulla misteriosa morte del suo socio Corto Maltese – e vorrebbe pagarlo in disegni originali e dediche. Indagando in giro, Big Sleeping viene a conoscenza degli affari di Corto Maltese, concupito da un autore di fumetti veneziano dalla dubbia morale, e si trova coinvolto in una storia dove si susseguono vari protagonisti dei fumetti trasfigurati in maniera decadente. Per inciso, Corto Maltese è morto di noia perché costretto a leggere le strisce di Chiappori.
In grassetto le categorie in cui
ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo
originale.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag.
28)
DILBERT
(Stati Uniti 1989, © Scott Adams, inc., striscia umoristica)
Scott [Raymond] Adams
Il mondo impiegatizio visto tramite una spietata lente deformante che
evidenzia i comportamenti meno nobili dei colletti bianchi e le spietate regole
del capitalismo, talvolta prive di senso.
In un arco narrativo prodotto nel 2016 la ditta per cui lavora Dilbert assume
un cartoonist per sdrammatizzare sui social media la produzione di un cellulare
che esplodeva, ma l’anonimo cartoonist (il più economico che l’azienda poteva
permettersi) scatena polemiche ancora più deleterie per la sua immagine, tanto
da spingere la ditta a utilizzare un suo dipendente per eliminarlo. Ma costui
(Asok, personaggio fisso del cast di Dilbert) ammazza per sbaglio Jack
Davis, l’autore di Garfield! Per fortuna non era esattamente
Davis.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Italia 1976, in
Il Mago, © Panebarco, umorismo)
Daniele Panebarco
Tiralo ancora, Ignazt in Il Mago (1977). Daniele Panebarco
Uno dei titolari della “Mari del Sud” (società ad avventura limitata) ingaggia Big Sleeping per indagare sulla misteriosa morte del suo socio Corto Maltese – e vorrebbe pagarlo in disegni originali e dediche. Indagando in giro, Big Sleeping viene a conoscenza degli affari di Corto Maltese, concupito da un autore di fumetti veneziano dalla dubbia morale, e si trova coinvolto in una storia dove si susseguono vari protagonisti dei fumetti trasfigurati in maniera decadente. Per inciso, Corto Maltese è morto di noia perché costretto a leggere le strisce di Chiappori.
Nell’indagine rientra anche Oreste Settebellezze (cioè Del Buono),
invischiato in un losco traffico di fumetti, che cerca di rifarsi un’immagine
grazie alle sue collaborazioni prestigiose con i quotidiani.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Stati Uniti 1995, ©
Marvel Entertainment Group, supereroi)
Kurt Busiek (T), Pat [Patrick]Olliffe e Al Vey
(D)
Esperimento editoriale che si propose il compito di riempire i “buchi” tra
una e l’altra delle prime avventure dell’eroe di punta della Marvel, con storie
ambientate agli inizi della carriera del supereroe.
How Kurt Busiek and Pat Olliffe Re-Create
Untold Tales! in Untold Tales of Spider-Man ’96 (1996). Kurt Busiek (T), Pat Olliffe (D)
Riprendendo la struttura dei vecchi “annual”, Busiek scrive questa storia d’appendice in cui mostra quanto
sia difficile la vita di Pat Olliffe che deve collaborare con uno sceneggiatore
esigente e volubile come lui. Ringrazio Crepascolo della segnalazione.
CINEMA (pag. 81)
(Stati Uniti 2008, commedia,
supereroi)
Regia: Peter [Winkler]
Berg; sceneggiatura: Vince Gilligan e Vincent Ngo, con Will Smith [Willard
Carroll Smith Jr.] (Hancock), Jason Bateman (Ray), Charlize Theron (Mary)
Hancock, supereroe strafottente e
sbevazzone, viene convinto a rifarsi un’immagine da Ray Embrey, un esperto di
pubbliche relazioni che ha salvato durante una delle sue imprese eroiche che
però arrecano danni colossali all’erario della città di Los Angeles. Per
fornirgli qualche esempio a cui ispirarsi Ray mostra a Hancock alcuni comic
book di supereroi.
domenica 26 marzo 2017
giovedì 23 marzo 2017
Sigh!
Ahimé, nell'edicola dove trovo di solito la redistribuzione de Il Morto sono passati direttamente dal 7 al 9, che ho già. Ammettendo che facciano passare circa due mesi tra un'uscita e l'altra (il precedente era uscito a novembre) mi sa che qualcuno l'ha preso prima di me, e che comunque non verrà distribuito nuovamente. Spero di mettere le mani almeno sul 12, che all'epoca non riuscii a trovare!
martedì 21 marzo 2017
Cutting Edge 1
Nuovo socio del club del 25% di sconto. Cutting Edge ha un
soggetto abbastanza inverosimile e sopra le righe: delle eccellenze nei campi
più disparati (possono essere anche artisti o personalità del web) vengono
selezionate dalla Leviathan Corporation per essere sottoposte a dei test a
squadre vagamente ispirati alle fatiche di Ercole, che determineranno un
vincitore di cui non viene anticipato il destino.
I cinque protagonisti di questo
primo volume hanno ricevuto in sorte come prova (assai poco epica) il
ritrovamento di un jazzista ottantenne. Lo rintracciano a Sorrento, dove si
dedica da quindici anni ad affinare la sua arte nella speranza di riuscire
finalmente a conquistare la sirena di cui si è innamorato. “Sirena” in senso
letterale: il mostro mitologico che, prima che le venisse attribuita la coda di
pesce della tradizione popolare, era una donna alata e artigliata.
La storia di Francesco Dimitri
richiede insomma un bel po’ di sospensione dell’incredulità, ma al di là di
questo non mi ha coinvolto anche perché i cinque personaggi da lui ideati non
sono stati approfonditi (e può starci, essendo ancora i primi episodi e dovendo
mantenere il mistero su alcuni di loro) e nessuno dei cinque risulta simpatico
o interessante, tranne quello a cui toccherà morire per primo. Il gioco di Cutting Edge, che si rivela alla fine
del primo dei due episodi qui raccolti, è infatti quello di far congetturare il
lettore su quale dei cinque protagonisti abbandonerà la scena di volume in volume
decretando, immagino, il vincitore finale.
Anche se forti di questo espediente,
però, i singoli episodi avrebbero meritato qualche pagina in più, rispetto alle
canoniche 46/44 di cui sono composti, per svilupparsi in maniera più compiuta e
soddisfacente. Non basta a rintuzzare l’interesse la piega complottista che Cutting Edge prende dal secondo capitolo
e l’idea di inserire un’appendice di social media che commenta la storia (e
probabilmente prelude a ulteriori sviluppi).
L’impressionismo geometrico di
Mario Alberti non è di grande consolazione (per quanto io lo abbia trovato
molto più adatto per questa storia che non per Tex e anche per Morgana),
perché com’è nelle corde del disegnatore abbondano le tavole doppie e le
vignette “al vivo” di dimensioni enormi che coprono parti intere delle pagine:
non è tanto il formato ridotto, quindi, quanto la brossura a impedire di
gustare le tavole come erano state ideate originariamente, cioè con la
possibilità di spalancare le pagine che dà un volume cartonato. Oltretutto, in
alcune tavole (della copia che ho preso io, almeno) Alberti è stato penalizzato
da uno strano effetto per cui sui margini si intravedono degli strani segni a
forma di onda – non è un effetto voluto, credo, perché in parte coinvolgono
anche i balloon.
sabato 18 marzo 2017
Eminence
È una marca di intimo maschile francese, che nei primi anni '80 aveva avuto l'intuizione di affidare una campagna pubblicitaria a Milo Manara (ne ricordo una parodia di Scozzari con Suor Dentona).
Da Fumo di China 27 del 1986 si apprende che la campagna sarebbe stata replicata non affidandola più al solo Manara ma coinvolgendo un bel po' di altri disegnatori. Io però ho trovato solo il lavoro fatto da Copi - oltre ovviamente a un bel po' dei disegni fatti da Manara.
La campagna a fumetti di Eminence si aggiunge quindi alla lunga lista di cose di cui internet non dà minimamente traccia.
Iscriviti a:
Post (Atom)