mercoledì 6 luglio 2016

Decio

Sull’Anteprima da cui l’ho ordinato veniva indicato come versione deluxe a tiratura limitatissima (forse solo 100 copie) ma nel volume non c’è nessun riferimento in merito. Mi fido comunque.
Decio è la storia di un giovane patrizio che vive la drammatica discesa di Annibale lungo la penisola italiana. Mi ha ricordato un po’ L’Elmo e la Rivolta di Giuseppe Palumbo e Luciano Curreri, non tanto per l’ambientazione (là Spartaco, qui Annibale) quanto per la forte componente documentaristica e un po’ didattica e per il fatto che l’autore dei testi è una persona estranea al mondo dei fumetti, o comunque non un habitué. In effetti la sceneggiatura di Giorgio Albertini non è esattamente fluida ma ci sono uno stacco repentino e una brusca impennata del ritmo alla fine, il che non è necessariamente un difetto – anzi, tutt’altro.
La prima metà di Decio è la descrizione della disastrosa calata di Annibale con la progressiva disfatta dell’esercito romano. Nella seconda metà il protagonista si trova nell’ambiente per lui nuovo e pericoloso dell’Urbe finché parte anch’egli per la guerra e il fumetto diventa molto più drammatico e concitato fino alla splendida (drammatica e beffarda) conclusione.
Le tavole di Casertano sono molto belle: le sue ampie pennellate mi hanno ricordato proprio Palumbo, anche se in certi primi piani mi è sembrato di ravvisare Andrea Pazienza, e i colori sono molto suggestivi – in appendice Casertano spiega quale tecnica ha utilizzato.
Il volume è integrato da alcune pagine di schizzi preparatori e altro materiale che illustra la genesi del progetto (oltretutto Albertini sembra un ottimo disegnatore).

13 commenti:

  1. Lo stacco repentino e una brusca impennata del ritmo alla fine sono magagna di cui ci scusiamo come editor ed editor dell'opera. La drammatica discesa di Patrizio lungo la penisola si interrompe, come ricorderai, tra gli schizzi di altro materiale, quando il protagonista si perde nella genesi del suo progetto di globetrotter e perde il controllo del mezzo inseguito da Annibale il Cannibale che distanzia solo nel casertano. Un difetto nella rilegatura e sono saltate una manciata di pagine. Una disfatta per noi che non ti nascondo abbiamo fatto rilegare a mano ogni singolo volumetto dei primi cento. Pazienza. Se ci rispedirai la tua copia fallata, sarà nostra cura inviartene una con tutte le sue pagine ed in anteprima il nuovo volume a colori di Mailo Manari ovvero un biocomic sul grande Alberto Breccia. Siamo sicuri che impazzirai per Il Vecio, la via scelta da Mailo per rendere l'originale El Viejo.

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    1. Crepascolo, allora tu sei Giorgio Albertini! E io che pensavo che fossi Casertano.

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  2. Che bello iniziare la mia giornata di sottopancia portaborse di un losco figuro di portatore d'acqua di una formazione politica che in un paese civile non avrebbe nessuna chance di contare davvero qualcosa con un simile complimento ! Grazie di cuore. Non sono Casertano, ma sono lusingato. Era - immagino lo sia ancora - amico di un mio amico. Visto oltre 20 anni fa ad un Dylan Dog Horror Fest. Sul palco, prima della proiez di perle come Morte a 33 giri con Ozzie Osbourne nella parte di un predicatore - no kiddin - erano anche SBE ( live ! ) , Chiaverotti ed Angel Stano. Il pubblico tutto teen faceva domande e SBE e la sua posse rispondevano. Si entrava gratis portando un Dyd. Il mio amico aveva Riflessi di Morte. Disegnato dai controversi Montanari e Grassani. Siamo entrati lo stesso perchè aveva anche Attraverso lo Specchio disegnato da Casertano. E' il disegnatore che meglio caratterizza e differenzia le signore che l'indagatore dell'incubo indaga. E ha avuto il coraggio di stirare i capelli di Dylan. Il volto del suo Dyd è poi quello + mobile. Credo che ai fans piaccia almeno quanto Stano, Roi e Freghieri.
    Nel crepascolaverso Dyd è disegnato anche da Humberto Ramos, Jordi Bernet, Marti Riera, Dan Maramotti, Chris Blain, Sara Colaone ed Armando Rossi. Chissà...

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    1. Tu (g)ridi, ma l'intro di Attraverso lo Specchio nacque a seguito del desiderio di Casertano di disegnare scene in costume. Di Sclavi-Casertano sarebbe dovuta uscire una storia, immagino in formato BéDé, ambientata nell'800 ma se ne sono perse le tracce. Verifica pure sugli ultimi Fumo di China editi da Alessandro, dovrebbero esserci pure gli studi preliminari.

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    2. Tiz - da quello che racconta nelle interviste - cerca, se possibile, di far conciliare quanto scrive(va) con il gusto del disegnatore.

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    3. Tu (ir)ridi, ma in una intervista fatta a Casertano il disegnatore spiegava che appunto Sclavi gli chiese cosa volesse disegnare e lui rispose delle scene in costume, riflettendo poco dopo sull'implausibilità della cosa visto che stava disegnando il contemporaneo Dylan Dog.
      Da lì la parte iniziale della sceneggiatura di Attraverso lo Specchio con l'invito in calce di Sclavi: "ecco, divertiti!"

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    4. anche la idea della moneta nello speciale annuale Sogni è del disegnatore ovvero Freghieri, citato anche nei credits

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    5. Senza contare quanto mi ha raccontato il mio Soffia Prezzolato di Via Buonarroti sul nono - inedito - specialino con Groucho.
      Prendi il pettegolezzo con le pinze perchè Soffia è la stessa persona che mi ha venduto anni fa la notizia in anteprima di una storia di Tex a colori in cui i quattro pards drogati da uno sciamano che nemmeno Mefisto sotto acido andavano in giro per il deserto colorato vestiti come i Queen nel video di I Want to Break Free : Leo Cimpellin avrebbe scritto un prologo del Grouchino che stava disegnando con l'esploratore Goffredo Ramingo che incappa nello yeti al cui indirizzo balbetta emozionato: io Goffredo...io Goffredo... per sentirsi rispondere il classico: go fredo anca mi, ma rasisto, fiol !
      Diavolo di un Leo.

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    6. La storia di Sclavi / Casertano doveva (forse) intitolarsi "John Merrick". Un piccolo assaggio nel libro della R&R Editrice.

      http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/8138

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  3. Ma questo, all'epoca, non era stato presentato come primo volume di tot? Non ricordo bene.
    Casertano è un grande. Decio purtroppo non l'ho letto, ma ho ammirato le sue tavole a colori su "Uccidete Caravaggio", il primo speciale Le Storie.

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    1. Boh, so solo che questa è una versione deluxe di un volume uscito in formato più piccolo e credo in brossura e senza extra. Questo almeno è quello che mi ricordo dall'Anteprima.

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  4. Esiste una Edizione del Decennale http://www.alessandrodistribuzioni.it/it/renoir-decio-edizione-del-decennale-77440000000.html presente a Lucca Collezionando https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/12932573_10153926357310306_5791079077558467314_n.jpg?oh=acf10c1393d9e4d8a4151179fd186c0c&oe=57E8822C

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    1. Da quello che vedo credo che l'edizione del decennale sia quella che ho io. Quindi è un fumetto di dieci anni fa? Non l'avrei mai detto.

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