giovedì 19 agosto 2021

Fumettisti d'invenzione! - 166

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.

In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

 

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)


TOKYO KAIDO
(IDEM)

(Giappone 2008, in Morning, © Kodansha, dramma psicologico)

Minetarō Mochizuki

 

Hashi ha un corpo estraneo in testa, ricordo di un incidente: per questo dice sempre quello che pensa senza inibizioni. Ricoverato alla clinica Christania insieme ad altre persone affette da disordini neurologici (e anche l’addetto alla sicurezza della clinica e il direttore stesso hanno i loro problemi), potrebbe guarire dalla sua condizione tramite una rischiosa operazione a cervello aperto.

Hashi disegna dei fumetti che servono da contrappunto alla storia portante, e a volte la sostituiscono interamente: il primo si intitola proprio Tokyo Kaido ed è un horror che trasfigura le angosce degli ospiti della clinica (non è solo un hobby: verrà sottoposto alla rivista Weekly Young dell’editore Dystopia Shuppan) mentre il secondo, senza titolo, ha un tono e uno stile molto diversi e racconta di un pinguino e una gallina che possono volare e scoprono un mondo oltre a quello ristretto in cui vivevano.

Ma chissà, forse alla fine c’entrano anche gli alieni.


Pseudofumetti: oltre al Tokyo Kaido “d’invenzione” viene citato il fumetto Space Invaders di un autore che morì giovane suicida (Hashi va al concerto di un gruppo ispirato al manga) e viene citato Adolescence edito sempre da Dystopia Shuppan. Compare anche la rivista Kodomorning che, anche se non fosse a fumetti, si ispira nel tratto della copertina a Moebius.

 

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)



RORSCHACH (IDEM)

(Stati Uniti 2020, nel comic book omonimo, © DC Comics, giallo, supereroi, fantascienza)

Tom King  (T), Jorge Fornés (D)

 

Serie ambientata nello stesso universo di Watchmen: nel 2020 (ma vestiti e arredamenti ricordano fortemente gli anni ’70) il concorrente repubblicano alla carica di Presidente degli Stati Uniti Robert Redford, il paranoico Turley, rischia di essere vittima di un attentato se non fosse per una provvidenziale soffiata. Da qui si scoprirà una congiura dai risvolti assai complessi e stratificati. Ma chissà, forse alla fine c’entrano anche gli alieni.

 
Uno degli attentatori è il fumettista William Myerson, autore del fortunato Pontius Pirate che ha avuto un grosso e duraturo successo: ne sono anche stati tratti dei film e un altro è in uscita nel 2021. Myerson è un palese omaggio a Steve Ditko (il quale ideò il personaggio di Question che servì da base per il Rorschach di Alan Moore) anche se apparentemente di segno politico opposto rispetto a quello dell’autore reale. Come Ditko, Myerson ha vissuto per anni come un recluso nel suo appartamento, inoltre anch’egli creò un personaggio con cui dare voce alle sue idee: The Citizen, che probabilmente è un riferimento a Mr. A. più che a The Question.
In Rorschach anche altri fumettisti reali hanno una loro versione fantastica, tra cui Otto Binder e Jack Cole (che viene solo ricordato in un dialogo). Un ruolo importante viene assegnato a Frank Miller, che è addirittura coinvolto nel complotto!

Pseudofumetti: Pontius Pirate esordì sul numero 15 di Astonishing Suspense, ricalcando le origini dello Spider-man di Ditko. In questo universo in cui la nicchia editoriale dei supereroi è occupata dai pirati, Frank Miller non ha realizzato un Dark Knight basato su Batman ma The Dark Fife Returns.

 

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

 


STUMBO THE GIANT

(Stati Uniti 1957, in Hot Stuff, © Sunland Entertainment, umorismo)

Warren Kremer

 

Stumbo è un gigante buono che ama gli abitanti di Tinytown e cerca di aiutarli come può. Ma come rivela il suo nome, più che altro finisce per combinare guai a causa della sua goffaggine.

Il personaggio nacque sulla testata Hot Stuff della Harvey e nel 1963 gli venne intitolato un trimestrale che durò 13 numeri.

 

The Colossal Cartoonist in Stumbo Tinytown 9 (1965). Warren Kremer.

Stumbo vuole fare il cartoonist (qui inteso come caricaturista più che fumettista) ma a causa delle sue dimensioni deve disegnare su superfici enormi che sono visibili da tutti, soprattutto dai singoli abitanti di Tinytown che non apprezzano di essere ritratti umoristicamente (anche se in realtà non c’è nulla di offensivo nei disegni di Stumbo). Alla fine riuscirà a trovare una superficie sufficientemente grande ma al contempo nascosta per dare sfogo al proprio estro artistico.

 

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie

METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

 

LAS METAMORFOSIS (IDEM)

(Spagna 1968, in Triunfo, © Agenzia Zardoya, satira)

Nuria Pompeia


Partendo da immagini che offrono una raffigurazione consueta (ma non sempre tranquillizzante) dei soggetti a cui sono intitolati i singoli episodi, l’autrice le deforma fino a trasformarle in una loro parodia che ne rivela la vera natura: le comari pettegole diventano dei pappagalli, la televisione una piovra, un leader letteralmente un pallone gonfiato…

 

Felices Fiestas in Triunfo (1968). Nuria Pompeia.

In occasione delle feste natalizie l’autrice accantona momentaneamente la sua vena caustica e rinuncia a disegnare un banale quadretto natalizio (ma nelle sue mani lo sarebbe stato?) per fare gli auguri ai lettori.

2 commenti:

  1. Mi pare di ricordare che Metamorfosis apparve su Eureka, ma forse me l'hanno messo in testa gli alieni.

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    1. Macché alieni (come ti vengono in mente certe idee?), comparve proprio su Eureka da cui l'ho preso. Scoprendo poi cercando su internet che la Corno rimontava le tavole, e che quella oggetto di questo numero rendeva di più nella versione originale...

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