Clip Comics
(Nilus) 13/1988 (tutto ad
opera dei fratelli Origone, anche le illustrazioni dei giochi)
Nilus tematico su Ulisse: simpatico. ***
Nilus antologico (contempla strisce risalenti ad anni diversi, anche del 1980):
alterna strisce e gag esilaranti ad altre meno ispirate, alcune delle quali
anche poco pertinenti con il contesto storico in cui è ambientata la strip.
Però quelle più riuscite sono veramente ottime. ****
John Killer – tutti gli uomini del presidente: simpatico e più curato del resto a livello
di disegno. Una storia cinica com’è nelle corde del personaggio che forse trae
ispirazione dall’attualità politica dell’epoca. ***
Ketchup: striscia sui paninari (eh, era il 1988...). Non ricordo se era John Killer o questa la striscia di Clip
Comics avversata da Fumo di China. Di
certo il tempo non è stato un gran signore con Ketchup... **
I Classici
Disney 353 (aprile 2006)
Zio Paperone e il Sogno nel Cassetto (testi di Carlo Panaro, disegni di Romano
Scarpa e Lucio Michieli): Zio Paperone corona casualmente il suo sogno di
diventare attore (?) ma la produzione della commedia in cui dovrà recitare è di
Rockerduck che lo ostacola in tutti i modi. Ma saranno proprio le figuracce
collezionate da Paperone sul palco a valergli un ricchissimo contratto come
comico.
Da notare forse
una piccola censura: la donnona su cui precipita Paperone diventa un uomo nella
pagina successiva. ****
Pluto e il Postino Provocatore (testi di Luca Boschi, disegni di Donald
Soffritti): Gambadilegno (che fa il postino come servizio sociale alternativo
al carcere) provoca Pluto approfittando dell’ingiunzione di Topolino di non
cedere alle sue provocazioni, che si fanno sempre più insistenti e improbabili.
Molto belli i disegni di Soffritti. ***
Paperino e la giornata Record (testi di Fabio Michelini, disegni di
Giorgio Cavazzano): Paperino partecipa per l’ennesima volta al tentativo
annuale dei paperopolesi di vincere almeno un record per figurare nel Guinness
dei Primati. Concitata raccolta di gag esilaranti ulteriormente nobilitata
(forse) da una critica alla smania di apparire. Finale perfetto. *****
Magico Pippo – l’Ipnosi (testi di Bruno Concina, disegni di Maurizio
Amendola): storiellina un po’ stiracchiata in cui Pippo apprende la tecnica
dell’ipnosi per far cantare il suo canarino, con esiti infausti. I disegni di
Amendola non mi sono sembrati granché, e in alcune vignette ho avuto
l’impressione che fossero ripresi da altre fonti senza armonizzarsi bene con il
contesto delle tavole. **
Paperino nel dipinto di Bum Bum (Corrado Mastantuono): stupenda storia
neorealista e blandamente metafumettistica in cui Bum Bum Ghigno (e chi è?!) si
finge pittore di successo (quando invece fa, o meglio tenta di fare,
l’imbianchino) per non sfigurare con il vecchio compagno di scuola Procolo.
Ottima trovata risolutiva. *****
Elementare Paperoga! – Il mio nome è Deleterio (testi di Gianfranco Cordara, disegni di
Lara Molinari): oltre al precedente Bum Bum Ghigno non ero aggiornato nemmeno
su questo filone di Paperoga assistente di Umperio Bogarto. I due si trovano
invischiati in una storia di spionaggio a causa del fratello “pecora nera” del
detective: il Deleterio del titolo. Storia frizzante e con più di una gag
divertente. ****
Farfalla Purpurea e il ladro rubacuori (testi di Gérson L. B. Texeira, disegni
di Irineu Soares Rodrigues): la supereroina Farfalla Purpurea indaga con il
riluttante Paper Bat su una serie di furti ai grandi magazzini Pattim. Il
colpevole è un ex modello che riesce a farsi consegnare la merce dalle commesse
grazie al suo fascino irresistibile. Da bambino andavo pazzo per le storie
Disney brasiliane, specie se con supereroi. Lette oggi non mi sembrano poi
granché. Non questa, almeno. ***
Tip, Tap e il gioco dell’oca (Massimo De Vita): i nipotini di Topolino
vengono affidati a Pippo e rinvengono nella sua soffitta un gioco dell’oca
ideato dal prozio Pippagico che risucchia al suo interno chi ci gioca. Dopo
varie peripezie Tip, Tap e Pippo ne usciranno vincitori. Disegni magnifici, peccato
che l’idea di partenza non sia stata sfruttata a dovere, limitandosi a ripetere
sequenze in cui i protagonisti si trovano alle prese con piante o animali
giganti. ***
Soul Papers (testi di Nino Russo, disegni di Fabio Celoni):
parodia in salsa natalizia dei Blues
Brothers. Paperino e Paperoga devono allestire uno spettacolo con cui
salvare i vecchietti di un ospizio dallo sfratto di Zio Paperone che vorrebbe
ricavare dallo stabile un ben più remunerativo supermercato. Ma sarà proprio
l’avido miliardario a salvare i poveri pensionati, come impone la scontata
atmosfera natalizia.
Notevoli i
disegni, ma secondo me troppo autoriali. **
Zagor 8 (1971)
Sfogliato,
imbustato e messo da parte in attesa che valga uno sproposito.
Lurid Scorpion
Special (1992) di Max
Bunker e Pinto
Sviluppo di un
personaggio creato anni prima da Bunker&Magnus per un “libero” western. Nonostante
le dimensioni bonelliane la grigli a due vignette lascerebbe intendere che la
destinazione originale fosse un pocket.
Il cinismo di
Bunker e l’arguzia di alcune battute, oltre alla dissacrante introduzione con
le origini del protagonista, ravvivano un po’ l’interesse per una storia che
altro non è che un western canonico con tutti i suoi stereotipi. Piuttosto
infelice per chi mastichi un po’ d’inglese la scelta di certi nomi come la
città di “Takson”, o lo sceriffo “Snake”. Come detto dallo stesso Max Bunker il
disegnatore ideale sarebbe stato Magnus e lo spagnolo Pinto non è certo il top
pur facendo un lavoro dignitoso. Qua e là mi sembra che “citi”, oltre Magnus per
le fattezze del protagonista, anche De La Fuente e la Modesty Blaise di Romero. ***
Corriere dei
Piccoli – Numero di Natale (ristampa del numero del 26 Dicembre 1943)
Difficile da
giudicare un prodotto del genere. Il tema natalizio “inquina” sia i testi che i
fumetti, che divergono dalle loro solite caratteristiche, e a tratti la stampa
è poco leggibile. Segnalo solo una curiosità: questo fac-simile era allegato al
numero 65 della rivista Giornali di
Guerra. Il direttore responsabile di Giornali
di Guerra si chiama(va) Giorgio Bernardini De Pace. Da sola questa
cosa vale 5 stelline.
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