mercoledì 29 marzo 2017

Fumettisti d'invenzione! - 113

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

DILBERT
(Stati Uniti 1989, © Scott Adams, inc., striscia umoristica)
Scott [Raymond] Adams

Il mondo impiegatizio visto tramite una spietata lente deformante che evidenzia i comportamenti meno nobili dei colletti bianchi e le spietate regole del capitalismo, talvolta prive di senso.
In un arco narrativo prodotto nel 2016 la ditta per cui lavora Dilbert assume un cartoonist per sdrammatizzare sui social media la produzione di un cellulare che esplodeva, ma l’anonimo cartoonist (il più economico che l’azienda poteva permettersi) scatena polemiche ancora più deleterie per la sua immagine, tanto da spingere la ditta a utilizzare un suo dipendente per eliminarlo. Ma costui (Asok, personaggio fisso del cast di Dilbert) ammazza per sbaglio Jack Davis, l’autore di Garfield! Per fortuna non era esattamente Davis.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

BIG SLEEPING
(Italia 1976, in Il Mago, © Panebarco, umorismo)
Daniele Panebarco

Parodia dell’hard-boiled, questa serie surreale coinvolge il suo protagonista in casi surreale e demenziali.
  
Tiralo ancora, Ignazt in Il Mago (1977). Daniele Panebarco
Uno dei titolari della “Mari del Sud” (società ad avventura limitata) ingaggia Big Sleeping per indagare sulla misteriosa morte del suo socio Corto Maltese – e vorrebbe pagarlo in disegni originali e dediche. Indagando in giro, Big Sleeping viene a conoscenza degli affari di Corto Maltese, concupito da un autore di fumetti veneziano dalla dubbia morale, e si trova coinvolto in una storia dove si susseguono vari protagonisti dei fumetti trasfigurati in maniera decadente. Per inciso, Corto Maltese è morto di noia perché costretto a leggere le strisce di Chiappori.
Nell’indagine rientra anche Oreste Settebellezze (cioè Del Buono), invischiato in un losco traffico di fumetti, che cerca di rifarsi un’immagine grazie alle sue collaborazioni prestigiose con i quotidiani.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

UNTOLD TALES OF SPIDER-MAN (idem)
(Stati Uniti 1995, © Marvel Entertainment Group, supereroi)
Kurt Busiek (T), Pat [Patrick]Olliffe e Al Vey (D)

Esperimento editoriale che si propose il compito di riempire i “buchi” tra una e l’altra delle prime avventure dell’eroe di punta della Marvel, con storie ambientate agli inizi della carriera del supereroe.

How Kurt Busiek and Pat Olliffe Re-Create Untold Tales! in Untold Tales of Spider-Man ’96 (1996). Kurt Busiek (T), Pat Olliffe (D)
Riprendendo la struttura dei vecchi “annual”, Busiek scrive questa storia d’appendice in cui mostra quanto sia difficile la vita di Pat Olliffe che deve collaborare con uno sceneggiatore esigente e volubile come lui. Ringrazio Crepascolo della segnalazione.

CINEMA  (pag. 81)

HANCOCK [idem]
(Stati Uniti 2008, commedia, supereroi)
Regia: Peter [Winkler] Berg; sceneggiatura: Vince Gilligan e Vincent Ngo, con Will Smith [Willard Carroll Smith Jr.] (Hancock), Jason Bateman (Ray), Charlize Theron (Mary)

Hancock, supereroe strafottente e sbevazzone, viene convinto a rifarsi un’immagine da Ray Embrey, un esperto di pubbliche relazioni che ha salvato durante una delle sue imprese eroiche che però arrecano danni colossali all’erario della città di Los Angeles. Per fornirgli qualche esempio a cui ispirarsi Ray mostra a Hancock alcuni comic book di supereroi.
Pseudofumetti: Super Hero, Vulcar e Vax, fumetti editi dalla Mega-Ton Publications che Hancock snobba sottolineando quanto i protagonisti non sembrino molto virili.

8 commenti:

  1. Diciamo solo commosso. Senza parole non mi appartiene, temo.
    Stavo riflettendo su Dan Panebarco che confesso di aver letto davvero pochino, ma mi accorgo dalla tua sintesi che ha qualcosa di crepascolare nel scegliere cosa e come raccontare. Una sensaz che ho provato anche leggendo il Rocky Rude di Dan Maramotti ed alcune storie brevi e non di Altan. Non che io mi senta parte del club, ma mi fa piacere sapere che da qualche parte qualcun altro sceglie di cercare la monetina lontano dal lampione.

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  2. Ricordo una storia del Nick Carter di Bonvi in cui una arpia assume il detective perchè consegni il riscatto e cerchi di catturare i rapitori del marito che considera uno zerbino senza valore. Carter ed i suoi due collaboratori si presentano all'appuntamento al porto con i soldi e tra gli altri catturano persino Corto Maltese. Nel finale, come era prevedibile, lasceranno andare il tapino che si era autorapito.
    Sicuramente le due cose non hanno rapporto, ma ricordo un episodio di Magnum P.I. in cui il detective è assunto da una moglie tradita perchè intercetti il marito fedifrago e la amante, ma quando il ns eroe baffuto inizia a fotografare da lontani gli innamorati decide di non interrompere il loro idillio.

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  3. Ho visto in rete dei comics di Magnum P.I. e noto che - come capita spesso nei fumetti derivati da cine e tv , se non consideriamo alcune serie di Doctor Who e soprattutto lo X-Files di Adlard - i primi piani di Tom Selleck sono ricavati da foto. Davvero un peccato. Pensa che bello sarebbe un tascabile tipo quello che leggi con quel tizio Alternativo Ai Vivi disegnato in stile Zaniboni sr e jr o anche Dan Maramotti che racconti la storia di un reduce baffuto che vive in qualche Eden terrestre e risolve qualche enimma di piccolo cabotaggio.

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  4. O un comic book disegnato da Pat Oliffe. Bert Magnum è un travet anonimo che sogna di essere un supereroe chiamato Mega-Fax capace di teleportarsi dove un micio non riesce a scendere dall'albero. Sogni proibiti 2.0 anche se vagamente retro: nessuno usa + i fax.

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  5. Ho ritrovato la storia di Nick Carter: la arpia si chiamava Brokfeller ed era ricchissima e tirchia. Il marito aveva chiesto come riscatto 1000 dollari cioè la somma necessaria per imbarcarsi sul transatlantico vicino al luogo nel porto in cui aveva chiesto si consegnasse il riscatto. Tra i marinai che il dinamico trio cattura spicca uno che dice che ha mollato il commercio di pinne di pescecane per imbarcarsi sul Titanic. Ero sicuro di ritrovare un balloon in cui il + brillo diceva " buono il tuo vino, Corto ! ", ma zero al quoto. Ho passato parte della notte riflettendo sulla cosa poi ho realizzato che era una battuta che avevo sentito e non letto nella versione televisiva per Gulp Fumetti in Tv. Una epifania a la Joyce. Viviamo davvero nel migliore dei mondi possibili. O forse no. Tra i marinai ammanettati Bonvi non ha pensato ( osato ? ndr ) di mettere anche Don Duck e Popeye. Pazienza.

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  6. E Pazienza lo avrebbe fatto. Sono sicuro che ci avrebbe infilato Paperino ( era un fan di Carl Barks ), non so Braccio di Ferro che probabilmente per lui era quello dei cartoni dei fratelli Fleischer o delle edizioni Bianconi.

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