martedì 28 marzo 2023

Batman: Cacofonia

Deadshot va ad Arkham per ammazzare Joker: un lavoretto relativamente facile dopo che hanno tagliato i fondi per le guardie. Il “contratto” andrebbe a buon fine, se non fosse che interviene uno strano tizio mascherato con due cerchi concentrici in fronte che non parla ma ripete i rumori circostanti.

Una volta che Joker è di nuovo a piede libero si innesca una guerra tra lui e tal Maxie Zeus, personaggio da me mai coperto ma che evidentemente è uno dei cattivi minori di Batman. Costui ha approfittato della reclusione di Joker per fabbricare una droga ricavata dal suo gas esilarante velenoso.

Batman si trova quindi in mezzo a questa lotta tra gang con lo strano tizio silenzioso che ci si mette di traverso. A quanto pare, però, questo “nuovo” villain innominato non è tale perché avrebbe già affrontato altri supereroi dell’universo DC (ma Virago e Buckeye non li ho mai sentiti, forse se li è inventati Smith ed è tutta una retcon). Poco male, la qualità della storia non ne risente.

Quelle che mette sul piatto Kevin Smith sono una trama e delle situazioni già viste, ciò che fa la differenza sono i suoi dialoghi molto brillanti e le pennellate con cui riesce a rendere interessanti i personaggi, dando una certa malata dignità persino a Joker, il personaggio più ridicolo del mondo. E fa un buon uso di un mcguffin che inizialmente sembrava gettato lì per caso, come i mcguffin migliori. Una delle ultime scene, con una rilettura del rapporto Batman-Joker già indagato da Alan Moore in The Killing Joke, sembra essere indirizzata più che altro ai fan di lunga data, ma è godibile anche dal lettore casuale.

Quello che non va in questo fumetto sono i disegni. Che più che “non andare” sono veramente penosi.

Walt Flanagan disegna con uno stile rozzo e impreciso da dilettante assoluto e purtroppo nemmeno le chine della veterana Sandra Hope (inchiostratrice anche per Jim Lee, giusto?) possono correggere i suoi errori anatomici e prospettici. Al confronto persino il deforme Adam Kubert delle copertine sembra passabile. Oltretutto Flanagan non è nemmeno bravo a raccontare per immagini: ad esempio la sequenza in cui Deadshot si accorge dei rumori strani che introducono l’innominato villain non è per nulla sciolta come dovrebbe essere, così come il batarang (è un batarang?) che verso la fine Batman lancia sul braccio di Joker non sembra afferrarlo ma tagliarlo! Peccato.

1 commento:

  1. Non ho letto la storia, ma credo che il silenzioso cattivo con i due cerchi sulla maschera sia Onomatopeia creato da Smith e Phil Hester nella loro run di inizio secolo per Green Arrow.

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