La conclusione della vicenda non prevede come avevo immaginato (e come il titolo avrebbe fatto pensare) una fusione tra i due fratelli ma tanti sacrifici e delle drastiche svolte nelle vite di alcuni personaggi.
Chi ha familiarità col cinema di Jodorowsky troverà in questo fumetto molte delle situazioni che lo hanno caratterizzato: grand-guignol, grottesco, misticismo, nani e mutilazioni. Due terzi buoni sono un profluvio di azione mentre il finale tende a trascinarsi un po’ e a ricordare quello di Juan Solo, che a sua volta era un progetto cinematografico poi adattato a fumetti.
I Figli di El Topo non deluderà i lettori di Jodorowsky, anche se qua e là si potrà avere una sensazione di dejà-vu. Ma comunque in generale si tratta di un western molto originale (forse troppo per i canoni del genere) con spunti fantasiosi che potranno essere apprezzati anche da lettori non avvezzi allo stile dello sceneggiatore.
José Ladrönn fa un ottimo lavoro, le sue tavole non sono molto dettagliate eppure riesce a evocare grandi spazi “in cinemascope” come nelle intenzioni di Jodorowsky. Espressivo e dinamico, padroneggia con abilità anche il colore, con il supporto di Hugo Sebastian Facio.
Purtroppo la copia che ho preso ha un antipatico difetto per cui una decina di pagine risultano sbiadite – non è un effetto voluto per evocare la polvere: anche i numeri di pagina sono grigi e non neri. Chissà se sono stato sfortunato io o se il difetto riguarda tutta la tiratura.
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