Evvai, un altro numero di Historica
ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con aviatori per protagonisti! Ne
sentivo proprio il bisogno.
Mi ricompongo: è vero che anche questo numero di Historica è dedicato a quanto già visto in altri volumi (e con questo
sono 4 su 11...) ma è differente dagli altri. Sin dalla struttura: non
raccoglie una saga o parte di una saga ma una breve serie di due episodi più in
appendice uno one shot degli stessi autori. E nel piatto forte del volume, cioè
la prima storia, la guerra per fortuna c’entra poco o niente.
Al di là delle Nuvole narra il rincorrersi attraverso gli anni
di Pierre e Allan, entrambi (l’uno francese l’altro americano) aviatori con
grande spirito d’avventura che la vita si diverte a unire da obblighi di natura
morale per poi farli diventare acerrimi rivali e infine per ricongiungerli
sotto una stessa ideale bandiera contro la minaccia nazista. Nel 1934 Allan
salvò la vita a Pierre, in panne col suo aereo sulle montagne, ma una volta
carpitagli la fiducia si ritrovò a soffiargli la fidanzata e a rivaleggiare con
lui sui campi di volo. Nel secondo caso, lo farà con un non voluto aiuto
scorretto che rovinerà la carriera e la vita di Pierre. Régis Hautière descrive
in modo molto efficace la corruzione e gli interessi di alcuni ambienti, e
quanto le relazioni umane siano soggette a decisioni altrui e potrebbero
evolvere verso tutt’altre direzioni se non ci fossero la Storia e le meschinità
degli uomini a esigere il loro tributo. Un po’ una specie di La Grande Illusione a fumetti.
Insomma, niente male, anche se Hautière (qui al suo primo lavoro) a volte è
un po’ verboso e non mi sembra che metta sempre le battute giuste al momento
giusto in bocca ai suoi personaggi.
Hugault muoveva anch’egli i primi passi nella professione e rispetto a Il Gufo Reale
si nota quanto fosse ancora acerbo. Le figure umane talvolta sono
sproporzionate e poco espressive, in particolare ho trovato un po’ ridicoli i
primi piani in cui l’occasionale strabismo involontario dei protagonisti toglie
tutto il pathos alle scene. Come al solito i suoi aerei sono spettacolari, ma
il riciclo di immagini (particolari tecnici, insegne, ecc.) prese da internet
senza lavorarle e “mimetizzarle” col resto toglie un po’ della magia al fumetto,
così come gli sfondi naturalistici resi alla meno peggio e le macchie di colore
sullo sfondo che vorrebbero rappresentare delle figure umane. Ed è anche
piuttosto imbarazzante (o divertente, a seconda dello stato d’animo) vedere
come anche qui le donne di Hugault si trasformino da donne normali in procaci
pin up una volta spogliate. Ma dove le nascondevano le tette?
Al di là delle Nuvole è una lettura piacevole, che grazie
all’aspetto corale e alla ricostruzione storica che non si limita alla Seconda
Guerra Mondiale può essere gustata anche da chi non apprezza molto le storie
belliche. Ignoro se la Mondadori abbia eliminato la copertina del secondo
volume per ragioni di spazio o per fondere insieme i due volumi da 46 pagine e
dare l’impressione di una storia più compatta. Molto apprezzabile anche il
finale intriso di malinconia e di disincanto. Un po’ come La Grande Illusione, appunto.
Comunque L’Ultimo Volo è anche
meglio. Quattro personaggi vivono le loro vicende durante la Seconda Guerra
Mondiale, protagonisti di quattro capitoli indipendenti e separati: ognuno di
nazionalità diversa, creeranno un affresco variegato sulle varie avventure e
sventure che potevano capitare all’epoca. Questo one shot segue una cronologia
inversa che parte dal 1945 per arrivare al 1943, fino a un epilogo che si
riallaccia magistralmente alla prima tranche
de vie: quindi se Pollicelli nell’introduzione faceva riferimento al terzo
e quarto capitolo quando parlava di una stessa storia vista da punti di vista
diversi ha preso un granchio di qualche mese. Anche se idee vagamente simili si
sono già viste in altri fumetti (penso a un episodio del malauguratamente mai
ristampato Asso di Picche di Barreiro
e Gimenez, o alla Berceuse Assassine di
Yann e Meyer) questa struttura vanta una sua originalità ed è molto funzionale
alla narrazione. E poi nel paio d’anni che separa questa storia da Al di là delle Nuvole Hugault ha fatto
evidenti progressi, soprattutto dal punto di vista della colorazione.
Nonostante le premesse, questo undicesimo volume di Historica è stato proprio una bella sorpresa, oltretutto stampato
in maniera impeccabile.