sabato 28 settembre 2013

Historica 11 - L'Ultimo Volo



Evvai, un altro numero di Historica ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con aviatori per protagonisti! Ne sentivo proprio il bisogno.
Mi ricompongo: è vero che anche questo numero di Historica è dedicato a quanto già visto in altri volumi (e con questo sono 4 su 11...) ma è differente dagli altri. Sin dalla struttura: non raccoglie una saga o parte di una saga ma una breve serie di due episodi più in appendice uno one shot degli stessi autori. E nel piatto forte del volume, cioè la prima storia, la guerra per fortuna c’entra poco o niente.
Al di là delle Nuvole narra il rincorrersi attraverso gli anni di Pierre e Allan, entrambi (l’uno francese l’altro americano) aviatori con grande spirito d’avventura che la vita si diverte a unire da obblighi di natura morale per poi farli diventare acerrimi rivali e infine per ricongiungerli sotto una stessa ideale bandiera contro la minaccia nazista. Nel 1934 Allan salvò la vita a Pierre, in panne col suo aereo sulle montagne, ma una volta carpitagli la fiducia si ritrovò a soffiargli la fidanzata e a rivaleggiare con lui sui campi di volo. Nel secondo caso, lo farà con un non voluto aiuto scorretto che rovinerà la carriera e la vita di Pierre. Régis Hautière descrive in modo molto efficace la corruzione e gli interessi di alcuni ambienti, e quanto le relazioni umane siano soggette a decisioni altrui e potrebbero evolvere verso tutt’altre direzioni se non ci fossero la Storia e le meschinità degli uomini a esigere il loro tributo. Un po’ una specie di La Grande Illusione a fumetti.

Insomma, niente male, anche se Hautière (qui al suo primo lavoro) a volte è un po’ verboso e non mi sembra che metta sempre le battute giuste al momento giusto in bocca ai suoi personaggi.
Hugault muoveva anch’egli i primi passi nella professione e rispetto a Il Gufo Reale si nota quanto fosse ancora acerbo. Le figure umane talvolta sono sproporzionate e poco espressive, in particolare ho trovato un po’ ridicoli i primi piani in cui l’occasionale strabismo involontario dei protagonisti toglie tutto il pathos alle scene. Come al solito i suoi aerei sono spettacolari, ma il riciclo di immagini (particolari tecnici, insegne, ecc.) prese da internet senza lavorarle e “mimetizzarle” col resto toglie un po’ della magia al fumetto, così come gli sfondi naturalistici resi alla meno peggio e le macchie di colore sullo sfondo che vorrebbero rappresentare delle figure umane. Ed è anche piuttosto imbarazzante (o divertente, a seconda dello stato d’animo) vedere come anche qui le donne di Hugault si trasformino da donne normali in procaci pin up una volta spogliate. Ma dove le nascondevano le tette?
Al di là delle Nuvole è una lettura piacevole, che grazie all’aspetto corale e alla ricostruzione storica che non si limita alla Seconda Guerra Mondiale può essere gustata anche da chi non apprezza molto le storie belliche. Ignoro se la Mondadori abbia eliminato la copertina del secondo volume per ragioni di spazio o per fondere insieme i due volumi da 46 pagine e dare l’impressione di una storia più compatta. Molto apprezzabile anche il finale intriso di malinconia e di disincanto. Un po’ come La Grande Illusione, appunto.
Comunque L’Ultimo Volo è anche meglio. Quattro personaggi vivono le loro vicende durante la Seconda Guerra Mondiale, protagonisti di quattro capitoli indipendenti e separati: ognuno di nazionalità diversa, creeranno un affresco variegato sulle varie avventure e sventure che potevano capitare all’epoca. Questo one shot segue una cronologia inversa che parte dal 1945 per arrivare al 1943, fino a un epilogo che si riallaccia magistralmente alla prima tranche de vie: quindi se Pollicelli nell’introduzione faceva riferimento al terzo e quarto capitolo quando parlava di una stessa storia vista da punti di vista diversi ha preso un granchio di qualche mese. Anche se idee vagamente simili si sono già viste in altri fumetti (penso a un episodio del malauguratamente mai ristampato Asso di Picche di Barreiro e Gimenez, o alla Berceuse Assassine di Yann e Meyer) questa struttura vanta una sua originalità ed è molto funzionale alla narrazione. E poi nel paio d’anni che separa questa storia da Al di là delle Nuvole Hugault ha fatto evidenti progressi, soprattutto dal punto di vista della colorazione.
Nonostante le premesse, questo undicesimo volume di Historica è stato proprio una bella sorpresa, oltretutto stampato in maniera impeccabile.

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