Mi permetto di
integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con
altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito
la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS
(pag. 24)
LA
PARÁBOLA DE EL MARCIANO DESCONOCIDO (LA PARABOLA DEL
MARZIANO SCONOSCIUTO)
(Spagna
1985, in Cimoc, © Font, fantascienza,
parodia)
Alfonso Font
Un
fumettista alquanto spocchioso si arrovella sulla difficoltà di trovare un buon
soggetto per una storia (anche se il suo vero sceneggiatore è un certo Toto che
ospita “generosamente” per sfruttarlo), ma quando si imbatte nientemeno che in
un alieno si lascia sfuggire l’occasione trattandolo con disprezzo come il
resto della popolazione terrestre.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI
SERIALI (pag. 28)
BRACCIO
DI FERRO
(Italia
1963, umorismo)
Autori Vari [a partire da
personaggi creati da Elzie Crisler Segar]
Di Popeye/Braccio di Ferro (o più propriamente di Thimble Theatre) si è già occupato Alfredo Castelli in Fumettisti d’Invenzione!. A integrazione
di quanto riportato a pag. 55 e passando alla ricca scuola italiana della Bianconi
e della Metro (da cui l’intestazione di questo paragrafo) segnalo:
Nel Mondo dei Fumetti in Braccio di Ferro 532
(1989). Sandro Dossi.
Fuori tema: fumettisti
non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
IL
FAMOSO CASO DEL CICLAMINO – O, SE VOLETE, DI MASSIMO MATTIOLI.
(Italia
1977, in Cannibale, © Mattioli,
underground)
Massimo Mattioli
Le
otto pagine autogestite di Massimo Mattioli di Cannibale 4-5-6-7 sono un gioco di scatole cinesi sempre più
complesso e surreale in cui l’autore si lascia trasportare dall’ispirazione e
approfitta anche per manifestare grottescamente le sue inquietudini suscitate
da alcuni fatti di cronaca dell’epoca.
Metafumetti nel metafumetto, ne
Il Famoso Caso del Ciclamino
compaiono riviste a fumetti d’invenzione e anche altri fumettisti d’invenzione
che omaggiano personaggi famosi.
Fuori tema:
fumettisti non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
PARODIE
(pag. 67)
BAD IDEAS
(Stati Uniti 2004, © Chinsang, Crosland &
Mahfood, underground)
Wayne Chinsang (T), Jim
Mahfood e Dave Crosland (D)
I
tre autori mettono su carta l’origine del loro connubio artistico,
immaginandosi quali fumetti avrebbe potuto generare: sfilano quindi una parodia
dei supereroi di Rob Liefeld, una parodia dei manga e una veduta sarcastica del
mondo delle fumetterie e di chi le frequenta. Alla fine il loro patron Jim
Valentino rigetta questi progetti.
Le
considerazioni che vengono fatte sulle dinamiche del mercato e sulla natura dei
fumetti sarebbero anche condivisibili, ma considerate la scarsa ispirazione dei
testi e la pochezza della parte grafica non mi sembra il pulpito più adeguato
per fare prediche del genere.
Pseudofumetti: quelli a cui viene dato più
risalto sono The Power Death Squad of
Death and Power, Rock Candy e Comic Kid and Hot Chick ma in Bad Ideas ne vengono mostrati o citati
molti altri, spesso parodie di altri prodotti esistenti. Considerando però le
due ambientazioni principali della serie (una convention e una fumetteria)
risulta difficile distinguere quali prodotti siano veri e propri fumetti e
quali telefilm o materiale promozionale di starlet softcore, nè i terribili
disegni molto stilizzati sono d’aiuto: ad esempio, il citato Feminazis potrebbe essere un fumetto o
un programma televisivo, così come la parodia di Buffy (Muffy-D).
Nessun commento:
Posta un commento