giovedì 24 settembre 2015

Alix 2: Il Figlio di Spartaco

Altro che fumetto “per ragazzi”: questa seconda uscita di Alix si apre con un’orgia e nel corso della vicenda non mancheranno meretrici, mutilazioni e nudità varie. D’altronde Il Figlio di Spartaco risale al 1975 ed evidentemente il vento di rinnovamento ed emancipazione del fumetto europeo aveva raggiunto anche questa serie classica.
Al di là di questo la storia conferma le ottime impressioni che ho avuto dalla lettura del primo volume: stavolta Alix si trova coinvolto in una strana vicenda per cui è spuntato fuori dal nulla un sedicente figlio di Spartaco la cui esistenza potrebbe rappresentare una minaccia per la stabilità del governo romano visto che già si appresta insieme alla madre a sobillare la plebe.
È proprio la madre a chiedere aiuto ad Alix, rappresentato come una sorta di rockstar dell’epoca (basta la striminzita presentazione in seconda pagina a spiegare perché il protagonista è così famoso? Ne dubito), e a coinvolgerlo in un’avventura serrata e appassionante. Senza anticipare troppo, alla base della vicenda c’è un machiavellico complotto i cui componenti sono veramente insospettabili, e per un fumetto di quarant’anni fa mi pare un risultato eccellente. Anche in questo caso la rivelazione del “cattivo” avviene un po’ troppo presto per i miei gusti e il lettore non ha il tempo di divertirsi a elucubrare su chi possa essere, ma è una cosa funzionale allo sviluppo successivo della vicenda.
Piacevolissima conferma di quanto visto la settimana scorsa, quindi, con una certa apprensione per cosa mi aspetterà quando e se verranno pubblicati i primi episodi, che dubito potranno vantare la maturità e la complessità di quanto visto finora. A tal proposito, finora di linea chiara nel lavoro di Jacques Martin ne ho vista ben poca: le anatomia, testoni a parte, sono realistiche, e non mancano tratteggi e campiture nere molto marcate. Probabilmente la fase propriamente ligne claire di Alix è relativa solo ai suoi esordi, come nel caso di Ric Roland. Chi vivrà vedrà. Ammesso che pubblichino anche i primi episodi, visto che in questi volumi finora non c’è uno straccio di piano dell’opera (come nemmeno redazionali più diffusi di una rapidissima panoramica sui personaggi dei singoli episodi, che espone il lettore a un vago rischio di spoiler).
Come curiosità segnalo che oltre a un perdonabile fraintendimento come il precedente Alix-Alex (stavolta Enak-Enok) c’è una strana nota a pagina 24 che mi ha ricordato i gloriosi tempi della Planeta DeAgostini:

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