martedì 17 luglio 2018

Alter compare nei posti più inaspettati

Ad esempio sui muri di un interno del film I Fichissimi (Carlo Canzina, 1981):
Nell'immagine non si vede bene, ma è proprio la rivista della Rizzoli - Milano Libri, oltretutto nella versione rivista-poster.

10 commenti:

  1. A me piacciono quei quattro numeri del 1980 ma l'esperimento nacque sbagliato perché pubblicò normalissime tavole. Invece si doveva chiedere agli autori di realizzare storie che sfruttassero spazio-poster.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è vero, lo sottolinea anche Peruzzo in "Persone di Nuvola", ma c'era anche del materiale estero da tenere in considerazione, che non poteva essere adattato. Non è che si leggano molto bene, quei numeri, però...

      Elimina
  2. ma certo, perchè Abatantuono e famigliona erano sicuramente i tipici lettori di Alter... anche se essendo secoli che non vedo il film (girato da carlo Canzina su Terra 2, e menomale che non è Carlo Vanzina di Terra 1, che lo odio)non potrei giurare che la scena sia ambientata a casa dei Fichissimi, ma magari da quello che mi sembra il fidanzato della "Su-rella! di Diegone... :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi pare fosse proprio a casa della sorella. E guai a te a sputtanare Carlo Vanzina, che adesso che è morto è diventato il più grande Maestro del cinema italiano!

      Elimina
    2. Non lo sapevo!
      allora, quanto prima, un bell'articolo su Linus:

      "Da De Sica a De sica (jr.).
      Il grande cinema dei Vanzina, evoluzione del media filmico come catartico specchio della nostra società".

      Elimina
    3. tu scherzi ma i Vanzina in una intervista si lamentavano di essere stati fraintesi dalla critica, e che il loro era un cinema impegnato che metteva alla berlina i vizi della società italiana. Il fratello del Vanzina morto diceva più o meno: "Si De Sica 'o mette in ter culo a 'Bboldi è perché noi stamo a criticà a 'bborghesia."
      Confesso comunque di avere un certo culto per i Sapore di Mare, né lo stesso I Fichissimi mi sembrava una merda come molti altri cinepanettoni. Attila Flagello di Dio, pur essendo incentrato sul personaggio di Abatantuono, presenta delle situazioni fantasy originali e in generale non è affatto banale. Non a caso fu un insuccesso al botteghino. Anche 2061 è assai apprezzabile, sarà che c'è così poca fantascienza italiana (però lì la presenza ossessiva di Nutella e Cinzano ha smorzato alcune sequenze).

      Elimina
    4. Oh, sai... Attila "fratello diddio" è un film protoleghista.
      Prova generale per la fiction Barbarossa con Rutger Hauer, solo più serio...

      Satira? Non penso proprio di mettere i Vanzina accanto a Salce, Germi o Monicelli...

      Purtroppo la SF sembra proprio che non sia nel DNA degli italiani, al di là di alcune lodevoli eccezioni come la Decima Vittima o L'ultimo uomo sulla Terra... e altri che adesso mi sfuggono.
      Di solito ci sono buoni spunti, mandati in vacca virandoli in commediaccia come 2061 o rovinati con pretese autoriali tipo Nirvana... guarda caso c'è sempre di mezzo Diegone.

      A me Abatantuono non dispiace, anche se lo trovo troppo milanese.
      I Fichissimi lo salva lui perché Calà fa vomitare e la regia ... è di Vanzina.
      Steno fece dei bei film, ma dei pessimi figli.
      Strano che tu non abbia rivalutato lo Jena Plissken di Mauro di Francesco nel "Ras del quartiere"... :D

      Elimina
    5. Ma no, la presunta critica antiromana di Attila è un'elaborazione successiva, figurati se avevano in mente una cosa del genere... quando la lega manco esisteva, poi.

      Credo che praticamente tu abbia citato TUTTI i film di fantascienza girati in Italia :D. No, ovviamente ce ne sono anche altri tipo Il Tunnel Sotto il Mondo scritto da Castelli :D :D :D - che raccontò i retroscena di quella produzione disastrata nel primo SciencePlusFiction del 2000.

      Da segnalare che la Decima Vittima è tratta da Sheckley, ma nel suo romanzo le vittime arrivavano fino a sette.
      Ah, a proposito di SciencePlusFiction: anche Tognazzi si diede alla fantascienza, con un malinconico I Viaggiatori della Sera! Ma era anche quella fantascienza sociale, non c'erano certo razzi e quant'altro.

      Nirvana mi fece abbastanza schifo quando lo vidi al cinema il primo anno di Discipline dello Spettacolo, e non l'ho rivalutato col tempo.
      Del Ras del Quartiere ricordo assai poco...

      Elimina
    6. Certo, avevo citato solo quelli nati con un intendimento "serio", hai fatto bene a ricordarmi quello con Tognazzi e la Melato, ma tanto parlando di cinema qualcosa si scorda sempre.
      Ho lasciato fuori il piccolo filone dei primi anni 60 e le "Cozzate" [= film di L. Cozzi e similia] nate 10 anni dopo sull'onda dell'entusiasmo per Star Wars, tipo Star Crash, Alien 2 sulla terra, Umanoidi vari ecc., perché derivativi.

      Anche lì ho sbagliato, perché pur con tutti i suoi limiti Terrore nello Spazio di Bava (1965) è un grande film, che vuole essere popolare e non autoriale, e lo ha capito anche Ridley Scott.

      A bientot.

      Elimina
    7. Che flash mi hai fatto venire! Il Tunnel sotto il Mondo è in effetti una Cozzata, l'anno in cui fu ospite Castelli facemmo una retrospettiva su Margheriti e c'era il dubbio se presentare tutti i suoi film, perché i primi li odia ed era solito abbandonare la sala quando cominciava la proiezione. Quella volta rimase e alla fine disse al pubblico "Grazie d'aver visto 'ste quattro cazzate"!

      Elimina