domenica 16 settembre 2018

The Wild Storm: Libro Secondo

Netto miglioramento per questa nuova serie di Ellis, di cui si comincia a intravedere il disegno sottostante. Siamo ancora nella fase di posizionamento dei pezzi sulla scacchiera, ma stavolta ho riscontrato una maggiore grinta in alcune scene e il vecchio splendore dei dialoghi dello sceneggiatore.
C’è poca azione e molta pianificazione in questo secondo volume e data la complessità della trama (ma più che altro delle relazioni tra i tanti personaggi) Ellis ha riassunto con professionalità la situazione nel primo capitolo, consapevole che i comic book originari sarebbero stati raccolti in questo formato. Le tre forze che si contendono di nascosto il controllo del mondo (Halo, Operazioni Internazionali e Stormwatch) stanno finalmente per venire ai ferri corti mentre viene gettata un po’ di luce sui “rettiliani” demoniti. Fa la sua entrata in scena il luciferino Henry Bendix e compare anche Swift, che però a sorpresa in questa versione è diventata la nuova Doctor.
Questo arco di sei episodi termina con l’arrivo di un nuovo personaggio e quindi un mezzo cliffhanger, ma due Anteprima fa è stato annunciato il terzo volume quindi non ci vorrà molto per leggere il seguito. O almeno spero.
Molto buoni i disegni di Jon Davis-Hunt (colorato da Steve Buccellato): puliti, dettagliati e anatomicamente corretti. Certo, a voler essere stronzi si possono trovare difetti anche in alcune sue immagini, ma avercene di altri disegnatori come lui negli USA! Va detto poi in difesa di Davis-Hunt che è stato costretto a riempire le tavole di vignette con poca o nessuna possibilità di variare le inquadrature, visto che Ellis si è fatto prendere la mano (l’impressione è che sia molto coinvolto nel progetto) e ha fatto parlare tantissimo i suoi personaggi. È incredibile come Ellis, fautore se non proprio introduttore della decompressione nei fumetti statunitensi, abbia caratterizzato questo Libro Secondo con una scrittura densissima. Ovviamente non mi sono cronometrato, ma credo di aver impiegato più di un’ora per leggere tutto il volume.
Non male l’edizione curata da RW Lion, che oltretutto costa 15 euro scarsi. Gli unici difetti che le ho riscontrato, oltre a qualche occasionale refuso, sono il font del lettering inadatto per questo tipo di fumetto (e in generale per ogni tipo di fumetto) e l’uso smodato del verbo “subornare” in vece di “corrompere”.
In appendice c’è una ricca galleria di variant cover a opera di Jim Lee e Bryan Hitch. Ahinoi, una più brutta dell’altra.

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