Netto miglioramento per questa
nuova serie di Ellis,
di cui si comincia a intravedere il disegno sottostante. Siamo ancora nella
fase di posizionamento dei pezzi sulla scacchiera, ma stavolta ho riscontrato
una maggiore grinta in alcune scene e il vecchio splendore dei dialoghi dello
sceneggiatore.
C’è poca azione e molta
pianificazione in questo secondo volume e data la complessità della trama (ma
più che altro delle relazioni tra i tanti personaggi) Ellis ha riassunto con
professionalità la situazione nel primo capitolo, consapevole che i comic book
originari sarebbero stati raccolti in questo formato. Le tre forze che si
contendono di nascosto il controllo del mondo (Halo, Operazioni Internazionali
e Stormwatch) stanno finalmente per venire ai ferri corti mentre viene gettata
un po’ di luce sui “rettiliani” demoniti. Fa la sua entrata in scena il
luciferino Henry Bendix e compare anche Swift, che però a sorpresa in questa
versione è diventata la nuova Doctor.
Questo arco di sei episodi
termina con l’arrivo di un nuovo personaggio e quindi un mezzo cliffhanger, ma due Anteprima fa è stato annunciato il terzo volume quindi non ci vorrà
molto per leggere il seguito. O almeno spero.
Molto buoni i disegni di Jon
Davis-Hunt (colorato da Steve Buccellato): puliti, dettagliati e anatomicamente
corretti. Certo, a voler essere stronzi si possono trovare difetti anche in
alcune sue immagini, ma avercene di altri disegnatori come lui negli USA! Va
detto poi in difesa di Davis-Hunt che è stato costretto a riempire le tavole di
vignette con poca o nessuna possibilità di variare le inquadrature, visto che
Ellis si è fatto prendere la mano (l’impressione è che sia molto coinvolto nel
progetto) e ha fatto parlare tantissimo i suoi personaggi. È incredibile come
Ellis, fautore se non proprio introduttore della decompressione nei fumetti
statunitensi, abbia caratterizzato questo Libro Secondo con una scrittura
densissima. Ovviamente non mi sono cronometrato, ma credo di aver impiegato più
di un’ora per leggere tutto il volume.
Non male l’edizione curata da RW
Lion, che oltretutto costa 15 euro scarsi. Gli unici difetti che le ho
riscontrato, oltre a qualche occasionale refuso, sono il font del lettering
inadatto per questo tipo di fumetto (e in generale per ogni tipo di fumetto) e
l’uso smodato del verbo “subornare” in vece di “corrompere”.
In appendice c’è una ricca
galleria di variant cover a opera di Jim Lee e Bryan Hitch. Ahinoi, una più
brutta dell’altra.
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