Si conclude con questo secondo
volume l’epopea maledetta scritta da Patrick Rambaud:
la Grande Armata insieme a Napoleone è in fuga attraversa la Russia per
scappare dai cosacchi, ma il Generale Inverno rende la traversata un inferno di
ghiaccio e fame che stermina i soldati senza quasi che questi se ne accorgano.
Il fumetto è reso appassionante
non solo dal grande realismo (con derive quasi splatter) e dal senso di
incombente tragedia che lo permea, ma anche dal meccanismo della narrazione
corale, grazie al quale il lettore vede intrecciarsi le vicende di quattro
protagonisti diversi. Non so quali siano i margini entro cui si è mosso lo
sceneggiatore Frédéric Richaud, ma essendo la matrice di Beresina letteraria (il romanzo di Rambaud) e non solo storica, ne
è venuto fuori un prodotto ben più appassionante di una semplice ricostruzione.
Ho trovato molto arguto il gioco
con le aspettative del lettore per quel che riguarda la sorte di Ornella: dopo una scena in cui veniva lasciato
intendere che il personaggio potesse essere morto, era naturale aspettarsi che
si salvasse in una situazione ben meno cruenta. E invece…
Il comparto grafico è
magnificamente reso da Iván Gil. Pur se indulge spesso nel caricaturale (che
però a un certo punto diventa quasi necessario per stemperare l’orrore di
alcune sequenze), le sue tavole sono dettagliatissime e le sue panoramiche sono
veramente impressionanti, come giustamente sottolineato anche da Brancato
nell’introduzione. Le coloriste Albertine Ralenti ed Elvire De Cock rendono alla
perfezione il clima livido e cupo della storia.
Resta purtroppo il rimpianto per
la scelta della Mondadori di presentare Beresina
al risparmio, pubblicando i tre volumi originali in due numeri di Historica, quando fino a qualche anno fa
era normale che un unico tomo della collana contenesse quattro volumi
originali. Non è tanto un discorso di convenienza, quanto il fatto che essendo
la storia così avvincente sarebbe stato veramente ideale leggerla tutta di
seguito.
In appendice ci sono sei pagine
che riprendono materiale iconografico e letterario usato come ispirazione per
il fumetto.
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