venerdì 12 marzo 2021

Fumettisti d'invenzione! - 161

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.

In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

 

CINEMA  (pag. 81)

 


LA BELLE ÉPOQUE
(idem)

(Francia 2019, commedia fantastica)

Regia e sceneggiatura: Nicolas Bedos, con Daniel Auteil (Victor Drumond), Fanny [Marguerite Judith] Ardant (Marianne Drumond), Guillaume Canet (Antoine)

 

Victor è un fumettista in crisi, che si trova spaesato nel mondo contemporaneo; anche il rapporto con la moglie Marianne si è deteriorato. Trova una curiosa via di fuga grazie a una ditta che permette di immergere i suoi clienti nel periodo storico preferito, oppure nei momenti migliori della loro vita come sceglie di fare Victor: il suo viaggio nel tempo lo riporterà negli anni ’70, quando incontrò Marianne – e quando anche in Francia i fumetti sembravano essere più popolari.

Catturato dalla ricostruzione storica, Victor avrà delle difficoltà a distinguere tra realtà e finzione.

 

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie

CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

 

DIZIONARIO DEI FILM BRUTTI A FUMETTI

(Italia 2016, © La Rosa/Di Nicola, umorismo)

Davide La Rosa (T), Davide La Rosa e Fabrizio “Pluc” Di Nicola (D)

 

Antologia di film brutti in cui i due autori si alternano a riassumere a fumetti questi capolavori del trash. Il volume inizia con un serrato dialogo tra La Rosa e Di Nicola: il primo ha ideato un siero con trasformerà Vincenzo Mollica, noto per parlare sempre bene di qualsiasi cosa, in un Evil Mollica che sparerà a zero su alcune delle pellicole prese in esame

Il volume ha avuto un seguito nel 2019, con relativo ritorno sulla scena degli autori come presentatori.

 

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie

PARODIE (pag. 67)

 

BRAWL IN THE FAMILY (RISSA IN FAMIGLIA)

(Stati Uniti 1972, in Spoof, © Marvel Comics Group, parodia)

Stu [Stuart] Schwartzberg (T), Henry Scarpelli (D)

 

Parodia della popolare sitcom All in the Family, nota in Italia come Arcibaldo (dopo un primo passaggio come Tutti a Casa). Artie Bunkum e la sua famiglia ricevono la sgradita visita di alcuni hippy e per distrarsi il padrone di casa si tuffa nella pagina dei fumetti del giornale, immaginando se stesso come spalla dei protagonisti od oggetto delle vignette satiriche.


Un colpo al cerchio e uno alla botte, gli ideali dei figli dei fiori vengono stigmatizzati ma gli hippy e altri elementi della controcultura (tra cui riferimenti al fumetto underground) sono messi bene in evidenza sulla copertina del numero 2 di Spoof per attirare qualche lettore in più.

 

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie

METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

 

DIZZY DOG

(Stati Uniti 1950, in Animal Antics, © DC Comics, umorismo)

Sheldon Mayer

 

Le vicende di un cagnolino un po’ irascibile che cerca sempre di farsi bello ma viene ridimensionato dagli altri personaggi, in particolare (nelle prime storie) dal criceto Amster.

 

Senza titolo in Funny Stuff 61 (1951). Sheldon Mayer.

Dizzy Dog legge di gusto i fumetti umoristici pubblicati dalla DC Comics e si accorge che il meccanismo alla base della comicità è creare una coppia di cui un personaggio sia uno stupido sfruttato dall’altro, il più furbo. Quando legge una delle sue stesse avventure in cui fa l’ennesima pessima figura si decide ad assumere una spalla rivolgendosi a una rivista di fumetti (curiosamente il personale della casa editrice è tutto umano nonostante il tipo di rivista su cui viene pubblicata la storia, dedicata ai funny animals). Ma a rispondergli sono proprio i “furbastri” delle altre serie di Funny Stuff e così Dizzy Dog si rassegna a cercare un impiego come spalla scema.

Questo episodio fu ovviamente anche un’occasione per fare un po’ di pubblicità alle altre proposte della casa editrice, che condividevano i personaggi tra le varie testate.

10 commenti:

  1. Ho visto "La belle époque", e devo dire che mi è piaciuto, ho trovato così dolce, così divertente quel mettere in scena fatti del passato o rivivere momenti importanti della propria vita, resta però il problema di riuscire a distinguere realtà e finzione. Interessanti gli aspetti psicologici che si evidenziano, a parer mio.
    Buona giornta

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    1. Eh, sì, io come genere ho messo "commedia fantastica" ma c'è anche un bel po' di dramma...

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  2. Ci vorrebbe veramente un siero in grado di trasformare i tanti Vincenzo Mollica del mondo fumetto italiano!!

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    1. Ma dai che ce n'è uno solo ed è pure in pensione. :D

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    2. Si potrebbe istituire il premio "mollica di pane" per chi riesce, in un anno, a non parlare mai male di una sola opera recensita!

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    3. A suo tempo Cuccolini su Comic Art veniva accusato di essere troppo buono con i volumi che recensiva, tanto che in un numero portò degli esempi di commenti non entusiastici che aveva fatto di alcune uscite. Sempre se non ricordo male...
      Certo, come idea è carina ma sapendo come funziona uno fa solo recensioni positive per vincerlo! :D

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    4. Vincenzo Paperica e Giulio Cesare Rosenberg, bella lotta.

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    5. Giulio Cesare Rosenberg mi giunge nuovo, nè Google mi aiuta a capire il calembour.

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    6. "La diabolica invenzione", speciale Martin Mystere n. 4 (1987). Un acculturatissimo riccone pazzoide costruisce un trasmettitore di onde mentali al fine di estirpare la volgarità e rendere l'uomo medio culturalmente simile a lui. Per un po' funziona ma poi si verifica un feedback e Rosenberg si trasforma in un appassionato di soap operas. Non l'avevo capito ma poi ho letto da qualche parte, forse su Fumo di china, che è basato su Cuccolini.
      Nel fumetto si vede Casertano sottoposto al bombardamento mentale che strappa una tavola esclamando "Fumetti? O i MUSEI VATICANI, o smetto di disegnare!".
      Non trovo neanch'io conferme su Google, se non questo bell'articolo che nella nota (15) menziona Cuccolini-Rosenberg, segno che non me lo sono sognato io tanti anni fa.

      https://24grammata.com/epic-literature-in-comics/

      Magari qualcuno, poplite, crepascolo o chi, potrà confermare.

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    7. Di quello speciale di Martin Mystère ho letto solo la vignetta che hai citato tu, riproposta su Fumo di China insieme a un'altra in cui Sylvester Stallone dichiara di voler recitare solo Shakespeare! (o una cosa così).

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