Probabilmente avrebbe contenuto un sacco di scenette esilaranti di “vita vissuta” di fumetteria come quelle in appendice a Volt. Sbagliato.
Nerd in Action è in sostanza un depliant pubblicitario (ma venduto a 12 euro) dei due Star Shop di Roma. Vengono quindi fumettate le personalità e le idiosincrasie degli otto protagonisti, o almeno di alcuni di loro visto che le pagine sono in totale 48 e nemmeno tutte a fumetti. C’è il commesso vittima di una bambina terribile che rompe le action figure, l’impiegata con il complesso della primadonna, il boss un po’ esaurito. E viene mostrata anche l’altra metà del cielo, o meglio del bancone: c’è il cliente ossessionato dalle condizioni dei fumetti, il conversatore sfibrante, quello innamorato perdutamente della commessa e soprattutto il ragazzino straniero, che a quanto pare è la peggiore piaga delle fumetterie romane.
Il risultato ricorda un cartellone di laurea: esilarante per chi conosce le persone coinvolte, incomprensibile per chiunque altro. Ma i protagonisti sono anche star del social network (o così viene fatto intendere) quindi sono io a non essere aggiornato. Per me le parti migliori sono state quelle poche vignette in cui, appunto come in Volt, vengono passate in rassegna alcune delle situazioni e delle richieste assurde dei clienti.
Ogni tanto un mezzo sorriso ci scappa, ma è deprimente l’immagine che viene data del settore, con manga, supereroi, carte di Magic ed action figure come unica merce venduta nelle fumetterie. E penso che si tratti di una testimonianza attendibile e non di una concessione al gruppo editoriale e distributivo alle spalle dei negozi: la Star Comics (ammesso che sia direttamente coinvolta con gli Shop) manco pubblica più supereroi, giusto?
Martina Masaya, che firma sia testi che disegni (i primi col contributo di «Animanga S. r. l.»), utilizza uno stile caricaturale un po’ stilizzato che mi è sembrato più interessante e personale che il facile ricorso alle derive “euromanga”. Per il tipo di fumetto che illustra va benissimo.
La confezione è decisamente buona (un 17x24 a colori in carta patinata, e 48 pagine non sono poi così poche) e non ho trovato un refuso che fosse uno, cosa ormai rara anche nel caso di case editrici ben più grandi di Tora Edizioni.
Insomma, una puntata loffia del "Big Bang Theory" (che già fa abbastanza schifo), solo con i nerd e senza la scienza... siamo messi bene.
RispondiElimina"Ma i protagonisti sono anche star del social network"...
Mecojoni !!!
Non ti piace "The Big Bang Theory"? Non era male, dai.
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