domenica 31 dicembre 2023

Il Meglio e il Peggio del 2023


Meglio

1

Mattéo Sesto Periodo. Doveva essere un capolavoro e lo è.

2

Torpedo 1972: Un Uomo chiamato Mammola. Abulí e Fernandez al top.

3

Torpedo 1972: Fa male, lo so!. Abulí e Risso al top.

4

E alla fine muoiono. Non è propriamente un fumetto ma un saggio a fumetti, però è molto divertente e documentatissimo.

5

100 Anni con Jacovitti. Un saggio sotto forma di avvincente romanzo, con un sacco di inediti e rarità (almeno per me)

6

49 Storie Brevi. Un piacevole tuffo nel passato.

7

I Grandi Maestri Special 48: New York Blues e altre storie. Meritoria ristampa di alcune opere minori ma comunque eccellenti di Trillo, Saccomanno e Altuna. Alcune lette talmente tanto tempo fa che mi sono sembrate nuove – probabilmente qualcuna non l’avevo proprio mai letta. Stampa accettabile (cosa per nulla scontata) e formato che non mortifica troppo le tavole, soprattutto le ultime pensate con un’altra gabbia in mente.

Peggio

1

Not Simple. Una telenovela disegnata ai livelli di Scozzari e Panebarco. Peccato perché l’incipit e l’idea dell'amico scrittore non erano male.

2

Rise of the Dungeon Master. Un po’ deludente.

3

I Grandi Maestri della Historieta 5: New York Anno Zero. Assurdo pubblicarlo senza gli splendidi colori che fece Zanotto, e oltretutto la stampa lascia a desiderare.

Meglio o Peggio?

1

Nick Carter Story. L’edizione è curata ma l’allestimento lo è di meno. La passione e lo scrupolo sono evidenti dagli approfondimenti, dal recupero di varie chicche, dal ricorso alle tavole originali come base per la stampa, però il risultato non è all’altezza di tante attenzioni.

2

Il bestiario del crepuscolo. Questo volume mi ha fatto venire qualche dubbio che mi ha lasciato spiazzato, tanto che non sono nemmeno riuscito a cavarne una recensione. Daria Schmitt è brava, o meglio abbastanza brava, ma vedere quelle tavole in cui ha cercato di scimmiottare un po’ le incisioni mi ha portato inevitabilmente alla memoria i lavori di Andreas e il paragone è ingrato. Lui poi mica usava il computer per le sequenze a colori.

BUON 2024!

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