lunedì 19 novembre 2012

Provocazioni



Sull’ultimo numero di Fumo di China (il 209 datato ottobre 2012) Ilenio Trevisan lamenta la mancata realizzazione di «autentiche opere d’arte» dopo il 1980, cosa che invece avrebbe potuto riaccendere l’interesse sul fumetto arginandone la crisi mondiale. Al di là di quanto sia discutibile questa affermazione (Watchmen è del 1986), che forse nasce come provocazione, desta un certo stupore la risposta della redazione: è vero che le loro opere più mature sarebbero state realizzate più tardi, ma Art Spiegelmen era attivo già dai primissimi anni ’70 e il suo capolavoro Maus venne iniziato nel 1973. Così come Jacques Tardi realizzò già nel lontano 1972 un fumetto pienamente maturo, Rumeurs sur la Rouergue su testi di Pierre Christin, e di lì a poco sarebbero arrivati tra gli altri Polonius, Adieu, Brindavoine e Adele Blanc-Sec. Tutti prima del fatidico 1980.
Sharaz-De di Toppi, poi, fu iniziata nel 1979 (quindi non risale al 1984...) e Gargantua e Pantagruel di Battaglia ebbe addirittura due edizioni in volume (nel 1980 e nel 1985) dopo essere apparso su Il Giornalino a partire dal 1979, quindi non so a cosa si riferiscano citando una fantomatica prima edizione del 1993 (la versione su Corto Maltese? Però partì nel 1992...).
Non capisco poi cosa c’entri Ian Miller con questi riconosciuti maestri del fumetto. È vero che ha realizzato opere interessanti, ma è principalmente un quotato illustratore e non un fumettista (e ancora una volta i suoi fumetti risalgono a prima del 1980...). A meno che non volessero fare riferimento a quell’altro Miller, quello che copia malamente Alberto Breccia. Di provocazione in provocazione, insomma.

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