Long Wei correva il rischio che l’originalità del
suo assunto di base (spiattellato mesi or sono su internet e su Fumo di China) mettesse in prospettiva
la sua effettiva realizzazione. Grandi aspettative: alla più insignificante
crepa nel prodotto, questo crolla. Non è stato così.
La storia è serratissima (ma con i giusti tempi, vedi la breve sequenza
alla Xaotech International) e molto articolata e probabilmente anche a causa
del ritmo incalzante le battutine cool sono ridotte al minimo, con beneficio
della fluidità della storia e della sua verosimiglianza. La trama la sanno già
tutti quindi è inutile riassumerla, una maggiore discrezione da parte
dell’Aurea avrebbe reso più efficace il prologo ma tant’è.
Nell’editoriale di presentazione si parla di noir metropolitano, ma qui ho
trovato anche molto presenti, oltre alle scene d’azione, degli aspetti da
commedia molto riusciti.
Contrariamente a quello che succede con i prodotti di questa categoria
merceologica, Long Wei (almeno questo
primo episodio) non dà affatto l’impressione di avere stiracchiato una storia
per raggiungere la foliazione canonica, ma anzi si ha la piacevole sensazione
che Cajelli abbia dovuto riassumere alcuni degli elementi di contorno in favore
della compattezza. Ottimo.
Comunque quello che mi ha colpito maggiormente di questo primo numero sono
i disegni di Luca Genovese, che ricordavo per quell’obbrobrio della miniserie
sulle autostrade su Lanciostory.
Sembra veramente un’altra persona, o si tratta veramente di un altro Luca
Genovese o nel frattempo è maturato tantissimo (o magari gli hanno dato gli
$timoli giusti).
Purtroppo il suo elegante segno modulato, i suoi neri pieni e i suoi
tratteggi particolareggiati vengono vanificati da una qualità di stampa ai
minimi storici. Forse è un problema della mia sola copia, ma la Cromografica Roma
S. r. l. è riuscita in un’impresa che ritenevo fisicamente impossibile: nonostante
i neri siano tutti sbiaditi e smangiucchiati, come se mancasse inchiostro, c’è comunque
dell’inchiostro in eccesso che (quando non è finito nella pagina di fronte,
cioè quasi sempre) ha impastato i tratteggi fino a confonderli. Figurarsi quindi
quanto “leggibili” siano i segnali e le insegne che Genovese ha inserito con perizia
nelle sue tavole. Ma magari sono solo stato io sfortunato.
Ah, Genovese si fa pure i balloon e parte del lettering da solo, quindi
almeno in parte questo punto debole storico dell’Eura/Aurea ci viene
risparmiato.
Per il futuro, però, meglio evitare le tavole doppie, dalla fruibilità
ridotta senza smembrare l’albetto.
Molto bella la copertina di LRNZ, anche se un po’ fuorviante: il
protagonista sembra un ragazzino.
questo devo comprarlo subito, lo attendevo, è uscito anche in edicola o solo nelle librerie?
RispondiElimina"dovrebbe" essere uscito nelle edicole, ma io l'ho trovato solo il giorno dopo l'uscita ufficiale e non ce l'avevano nè all'edicola della stazione nè in quella di un centro commerciale!
EliminaTrattandosi dell'Aurea penso che in fumetteria si vedrà tra qualche mese.